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Giovedì 17 Luglio 2008 alle ore 09:36

41ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha definitivamente convertito in legge, con modificazioni, il decreto-legge n. 93 del 2008 (ddl n. 866), recante disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie. Respinti tutti gli emendamenti, il Governo ha accolto alcuni ordini del giorno, impegnandosi tra l'altro a concorrere agli obiettivi fissati dalla strategia di Lisbona con particolare attenzione ai molteplici aspetti che attengono alla condizione femminile nel mondo del lavoro, a valutare l'opportunità di estendere alle società giuridiche le norme relative alla rinegoziazione dei mutui e di ampliare la platea di soggetti cui si riconosce facoltà di autenticazione di atti relativi a diritti su beni immobili finalizzati all'erogazione di finanziamenti, a ripristinare le risorse destinate in particolare alla realizzazione di infrastrutture in Sicilia e Calabria, a garantire la partecipazione del Presidente della Regione Siciliana al Consiglio dei Ministri nei casi costituzionalmente previsti, ad adottare misure di sostegno economico e fiscale per le popolazioni colpite dagli eventi sismici verificatisi nelle province di Campobasso e Foggia, a promuovere interventi sanitari a favore delle popolazioni migranti e contro le malattie della povertà, a ripristinare le disponibilità finanziarie dell'INAIL finalizzate ad investimenti immobiliari, a individuare fonti alternative di finanziamento per evitare di penalizzare le Accademie di Belle Arti non statali

A favore della conversione del decreto si sono espressi il sen. Pistorio (MPA) che ha sottolineato l'importanza dell'impegno del Governo a colmare il gap infrastrutturale che grava su Sicilia e Calabria, il sen. Massimo Garavaglia (LNP) che ha rilevato come le misure previste, che pure andranno rivisitate alla luce della non più rinviabile introduzione del federalismo fiscale, vadano incontro alle aspettative e alle esigenze di larghe fasce di cittadini meno abbienti e il sen. Latronico (PdL) che ha esaltato l'impianto programmatico del decreto, volto a coniugare la crescita con l'equità sociale grazie ad interventi a sostegno delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese e all'avvio di una nuova stagione nel rapporto tra cittadini e istituti bancari.

Voto contrario è stato invece dichiarato dal sen. Cuffaro (UDC-SVP-Aut), che ha rilevato l'incongrua e ingiusta sottrazione di risorse a Sicilia e Calabria che finiscono sostanzialmente per pagare l'abolizione dell'ICI per tutte le famiglie italiane, il sen. Lannutti (IdV) che ha evidenziato l'inadeguatezza delle misure adottate rispetto alla drammatica situazione economica del Paese ormai avviato verso la stagflazione e il sen. Legnini (PD) che ha segnalato l'inefficacia delle norme varate che, oltre ad essere in gran parte finanziariamente scoperte, finiscono per dimenticare proprio i cittadini più bisognosi come dimostra l'assenza di misure volte a riformare la materia degli affitti.

Il Senato ha inoltre convertito definitivamente in legge, con modificazioni, il decreto-legge n. 95 del 2008, recante disposizioni urgenti relative al termine per il riordino del ruolo e delle funzioni della magistratura onoraria (ddl n. 867). Il relatore sen. Benedetti Valentini (PdL) ha spiegato che il decreto si è reso necessario al fine di consentire la prosecuzione delle funzioni dei magistrati onorari fino al 31 dicembre 2009 in attesa che si proceda ad una riforma organica della magistratura onoraria.

Sostegno al provvedimento, apprezzamento per l'attività resa dai magistrati onorari e condivisione della necessità di una riforma organica sono stati manifestati da tutte le forze politiche. Voto favorevole è stato dichiarato dai sen. Mazzatorta e Divina (LNP), che hanno auspicato che si giunga all'elezione dei magistrati onorari da parte dei cittadini, nonché dai sen. D'Alia (UDC-SVP- Aut), Galperti, Chiurazzi (PD), Balboni (PdL) e Li Gotti (IdV).

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