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Giovedì 31 Luglio 2008 alle ore 16:04

53ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea ha proseguito la discussione generale, avviata nel corso della seduta antimeridiana, sulla questione di fiducia posta sull'emendamento interamente sostitutivo dell'articolo unico del ddl n. 949, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, gia approvato dalla Camera dei deputati e collegato alla manovra finanziaria.

Dai banchi dell'opposizione sono intervenuti i sen. Nerozzi, Scanu, Lumia, Donaggio, Armato, Bassoli, Adamo, Andria, Rusconi, Vimercati, Vittoria Franco, Ghedini, Milana, Leddi, Barbolini, Carloni, Della Seta, Pignedoli, Poretti (PD), Pedica, Lannutti, Pardi e Li Gotti (IdV). Oltre a lamentare la totale chiusura della maggioranza e del Governo rispetto alle proposte migliorative dell'opposizione e la mancata partecipazione al dibattito del Ministro Tremonti, l'opposizione ha rivolto particolari critiche ai forti tagli inflitti ad interi settori della pubblica amministrazione e in particolare ai danni degli enti locali. Pesantissimi quelli perpetrati ai danni del settore della giustizia a dispetto delle roboanti affermazioni circa il suo valore strategico e l'assoluta necessità di riformarlo. Altrettanto contraddittori i tagli previsti per il settore della difesa e della sicurezza, che stanno provocando le giuste rimostranze delle Forze dell'ordine e delle Forze armate, che pure era stato uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale del centrodestra. Anche la diminuzione di risorse per il settore della sanità avrà effetti deprimenti sulla spesa sanitaria, così come deleteri vanno considerati i tagli ai danni dei comparti agroalimentare e della pesca e quelli ai settori della casa e dei trasporti. Forti critiche sono state rivolte alle misure previste per la scuola e l'università, sia per l'esiguità delle risorse destinate sia perché norme ordinamentali destinate a modificare radicalmente la scuola italiana vengono introdotte mediante decreto-legge.

Altrettanto negativa è l'assenza di previsioni nei riguardi di comparti che invece necessitano di investimenti ed interventi normativi. Grandi sono le preoccupazioni per la completa rimozione dei bisogni e dei desideri delle donne, per le quali non solo non si prevedono misure in grado di incrementarne il livello di occupazione, ma anzi si reintroducono norme disciminatorie e tali da aumentare il precariato, nell'ambito peraltro di più generali misure di deregolamentazione del mondo del lavoro che di fatto impediscono ogni progetto di vita alle giovani generazioni e alle fasce meno abbienti. Mancano altresì politiche fiscali sui redditi da lavoro, così come non si intravvedono adeguate politiche ambientali. Stigmatizzata anche la totale assenza di politiche a sostegno del Mezzogiorno, già duramente colpito da precedenti provvedimenti governativi. Lamentata infine la cancellazione delle più importanti misure di contrasto all'evasione fiscale.

Di diverso tenore gli interventi dei senatori di maggioranza. I sen. Sanciu, Musso, Poli Bortone, Gramazio, Valditara, Izzo, Vicari (PdL), Rizzi, Alberto Filippi, Aderenti e Pittoni (LNP) hanno sottolineato come il decreto costituisca una risposta urgente e necessaria ai bisogni del Paese, in coerenza con gli impegni assunti di fronte all'elettorato, nonché l'avvio responsabile di una revisione culturale e finanziaria di abitudini conseguenti ad anni di politiche lassiste e assistenzialiste, revisione tanto più necessaria in vista della prossima riforma federalista dello Stato. Il provvedimento interviene tempestivamente per razionalizzare spese ed investimenti in diversi settori dell'amministrazione. Particolare interesse rivestono le norme per l'università, per la quale si prevedono misure in grado di incrementarne l'efficienza. Anche per la sanità, oltre ai vantaggi di cui i cittadini godranno in virtù dell'abolizione dei ticket, il Governo si sta impegnando per l'accorciamento delle liste d'attesa, per la revisione dei livelli essenziali di assistenza, per l'accesso delle fasce meno abbienti alle cure odontoiatriche. Positivo il giudizio anche sulla Robin tax e sull'introduzione della carta sociale. Finalmente vengono introdotte misure che consentono una maggiore responsabilizzazione degli amministratori locali e si evita l'elargizione degli assegni sociali agli extracomunitari ultrassessantacinquenni ricongiunti con meno di dieci anni di residenza in Italia.

Pur esprimendo un giudizio positivo sul provvedimento, il sen. Butti (PdL) ha stigmatizzato la cancellazione dei contributi diretti all'editoria ed espresso perplessità su alcune delle procedure stabilite in vista dell'Expo di Milano del 2015, mentre il sen. Saltamartini (PdL) ha contestato i tagli al comparto della sicurezza e della difesa e quelli per l'università e la ricerca.

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