Senato TV

Giovedì 2 Ottobre 2008 alle ore 16:00

65ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea ha dedicato la seduta allo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (question time).

Il Ministro degli affari esteri Frattini ha definito il Trattato di amicizia tra l'Italia e la Libia una svolta storica nei rapporti bilaterali poiché chiude un lunghissimo contenzioso avviato con l'espulsione di aziende e cittadini italiani dal territorio libico. Il Trattato, avendo la dimensione di accordo quadro, necessita di relazioni esplicative che sono in fase di redazione, ma certamente verrà presto sottoposto alla ratifica del Parlamento proprio per dare effettività agli impegni assunti dalle parti. Il Trattato, che in nessuna previsione, tanto meno rispetto all'uso delle basi militari, è in contrasto con il Trattato NATO, consente agli italiani espulsi di fare ritorno in Libia già a partire dallo scorso 30 agosto, mentre per quanto attiene ai crediti vantati dalle aziende italiane il negoziato prosegue, anche se già sono stati effettuati notevoli passi avanti. Uno dei pilastri dell'Accordo riguarda la lotta all'immigrazione clandestina, che si fonderà essenzialmente sulla collaborazione italiana per il pattugliamento comune delle coste libiche e per il controllo delle frontiere desertiche meridionali.

Totalmente soddisfatto il sen. Pisanu (PdL) per la chiusura dello storico capitolo della colonizzazione e per l'azione del Governo che auspica possa presto concretizzarsi con la ratifica da parte del Parlamento. Solo parzialmente soddisfatto il sen. Barbolini (PD), stante la mancata conclusione della vicenda dei crediti vantati dalle aziende italiane nei cui confronti il Governo potrebbe nel frattempo aprire altre forme di accesso al credito. La sen. Maraventano (LNP) ha espresso apprezzamento per l'impegno del Governo ma ha ammonito di vigilare circa le reali intenzioni libiche di rinunciare all'arma di ricatto costituita dal mancato controllo delle coste. Deluso il sen. Belisario (IdV) per il perdurante mistero che avvolge il testo del Trattato su numerosi e delicati aspetti, soprattutto con riferimento alle giuste preoccupazioni mostrate da alcuni Paesi membri della NATO. Infine, il sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut) ha giudicato parziale la risposta del Ministro, anche in considerazione della distanza tra le affermazioni del Governo italiano e le posizioni assunte su alcuni punti del Trattato dal leader libico e dalla Lega Nord.

Il Ministro per i rapporti con il Parlamento Vito ha quindi fornito dati e risposte alle domande formulate in relazione all'impatto ambientale delle stazioni petrolifere nel Mare Adriatico, assicurando che le attività in essere non compromettono né la tutela ambientale né la sicurezza dei cittadini. Seppure ovviamente interessato alle attività di estrazioni petrolifere programmate, infatti, il Governo sta vigilando sull'assoluto rispetto delle normative di impatto ambientale, in particolare con riferimento al fenomeno della subsidenza oggetto di specifico monitoraggio. Il Governo ritiene inoltre che sia opportuno tenere conto, in sede di legge finanziaria, dell'apporto che le Regioni interessate stanno fornendo al quadro energetico nazionale.

Soddisfatto il sen. Viceconte (PdL), in particolare per l'intendimento del Governo di ricercare il consenso sociale delle popolazioni coinvolte. Il sen. Legnini (PD) si è invece dichiarato totalmente insoddisfatto stante l'assenza di risposte rispetto alle specifiche necessità delle coste della Regione Abruzzo. Il sen. Stiffoni (LNP) ha manifestato preoccupazione alla luce della particolare fragilità del territorio veneto. Anche il sen. Pardi (IdV) ha insistito sulla necessità di vigilare sulle iniziative che interessano l'area di Venezia. Una raccomandazione a garantire la sicurezza e la tutela dell'ambiente è infine venuta dal sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut).

Sempre il Ministro per i rapporti con il Parlamento Vito ha fornito risposta alle interrogazioni sui siti sequestrati in Provincia di Crotone realizzati con materiali tossici. Il Ministro ha dato dettagliatamente conto degli atti amministrativi susseguitisi nel tempo, a partire dalla dichiarazione di stato di emergenza con riferimento alla situazione ambientale della Regione Calabria fino ai provvedimenti adottati a seguito della vicenda oggetto di interrogazione.

La sen. Bianchi (PD) si è dichiarata insoddisfatta in particolare per il protrarsi della situazione che sta impedendo di procedere alla bonifica dell'area di Crotone. Per il sen. Li Gotti (IdV) le risposte del Ministro attestano l'inefficienza almeno degli ultimi tre Governi su materie delicatissime che attengono alla salute pubblica. Anche il sen. D'Alia lamenta una sottovalutazione dell'impatto sanitario della questione e auspica controlli serrati e interventi duri al posto dell'atteggiamento puramente burocratico finora seguito.

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