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Martedì 14 Ottobre 2008 alle ore 16:30

72ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha avviato l'esame dei ddl n. 1038, di conversione in legge del decreto-legge n. 147 recante disposizioni urgenti per assicurare la partecipazione italiana alla missione di vigilanza dell'Unione europea in Georgia, e n. 1061 di conversione in legge del decreto-legge n. 150 recante proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali per l'anno 2008.

Il sen. Bettamio (PdL), relatore per la 3a Commissione, ha anzitutto evidenziato l'ampio consenso registratosi nelle Commissioni riunite 3a e 4a a favore dell'impegno italiano nelle missioni decise in ambito comunitario, ONU e NATO, tra cui la missione di vigilanza dell'UE in Georgia. In merito alla crisi russo-georgiana la posizione italiana è sempre stata improntata al massimo equilibrio, a sostegno della soluzione diplomatica tradottasi nell'accordo del 12 agosto, ma nel contempo con la condanna del riconoscimento da parte russa dell'indipendenza dell'Ossezia del Sud e dell'Abkazia. L'Italia auspica un percorso di normalizzazione della crisi che transiterà per la Conferenza internazionale di pace di Ginevra cui seguirà l'organizzazione di una successiva Conferenza internazionale a Roma. La missione di vigilanza dell'UE denominata "EUMM Georgia" prevede una prima fase di spiegamento delle forze e una fase operativa destinata ad iniziare entro l'ottobre 2008. L'azione comune prevede la partecipazione di personale distaccato dagli Stati membri ai quali si chiede di sostenere i costi connessi, incluse le spese di viaggio, gli stipendi, la copertura sanitaria e tutte le indennità. In tale contesto il Governo italiano procederà all'invio di 40 osservatori (36 militari e 4 civili) oltre all'impiego di veicoli e apparati di telecomunicazione.

Il sen. Ramponi (PdL), relatore sul ddl n. 1061, su mandato delle Commissioni riunite ha riferito favorevolmente sulla proroga fino al 31 dicembre 2008 della partecipazione del personale delle Forze armate e di polizia alle missioni internazionali UNIFIL, compresa la componente navale EUROMARFOR, ALTHEA, EUFOR Tchad/RCA, MINUSTAH, nonché alla missione in Libia. Inoltre il decreto consente la partecipazione di personale militare alla missione di osservatori militari dell'OSCE in Georgia ed autorizza ulteriori spese per le esigenze sopravvenute nell'ambito delle missioni in Afghanistan, Mediterraneo, Kosovo e Iraq.

In sede di discussione generale congiunta è stata ribadita la sostanziale unanimità sull'opportunità di approvare i decreti-legge in esame, ma da parte dei senatori di opposizione sono venute alcune raccomandazioni e qualche critica. I sen. Del Vecchio, Serra, Livi Bacci, Di Giovan Paolo, Cabras e Marcenaro (PD) hanno sottolineato la delicatezza della vicenda russo-georgiana, una crisi sopita ma non risolta, e la necessità che l'Italia mantenga il ruolo politico-diplomatico ispirato alla ricerca di soluzioni equilibrate, senza cedimenti in favore della potenza russa in ragione di un possibile ricatto sul fronte dell'approvigionamento energetico. E' stata inoltre rilevata la situazione di stallo che si manifesta in Afghanistan, cui occorre ovviare rilanciando una nuova fase negoziale tra tutte le parti in causa, così come interventi più incisivi andranno garantiti rispetto al destino dei profughi. Il sen. Pedica (IdV) ha invece stigmatizzato il fatto che parte della copertura finanziaria dei provvedimenti sia stata garantita a scapito di impegni su cui molto aveva insistito la propaganda elettorale del centro-destra, come l'abolizione dell'ICI, la rinegoziazione dei mutui e le misure di incentivazione della produttività.

Nel rilevare la tempestività e l'incisività che hanno caratterizzato l'azione del Governo italiano nel corso della crisi russo-georgiana della scorsa estate, la sen. Allegrini (PdL) ha ammonito circa la necessità di continuare l'opera di monitoraggio delle istituzioni governative georgiane e ha sottolineato la valenza umanitaria delle missioni di cui si chiede il rifinanziamento. Infine, il sen. Compagna (PdL) ha raccomandato che il contingente italiano in Libano interpreti il principio di equidistanza tra le forze in campo considerando sempre l'imprescindibile differenza tra eserciti regolari e formazioni terroristiche. Il seguito della discussione generale congiunta è stato quindi rinviato a domani.

In una riunione dei Capigruppo di Camera e Senato si è decisa la convocazione ad oltranza del Parlamento in seduta comune e della Commissione RAI, rispettivamente per l'elezione di un giudice della Corte costituzionale e del Presidente dell'organo di vigilanza e indirizzo. A tale scopo sono state fissate riunioni quotidiane per i giorni di giovedì 16, venerdì 17 e per i successivi lunedì 20 e martedì 21 ottobre. Di conseguenza, l'attività dell'Assemblea sarà limitata all'esame dei decreti in scadenza ed il Senato non terrà seduta domani pomeriggio e giovedì.

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