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Martedì 25 Novembre 2008 alle ore 17:07

100ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha proseguito l'esame del ddl n. 1175 di conversione in legge del decreto-legge n. 171 recante misure urgenti per il rilancio competitivo del settore agroalimentare. La discussione generale ha offerto l'occasione ai sen. Bertuzzi, Mongiello, De Castro (PD), Spadoni Urbani, Sanciu (PdL), Pinzger (UDC-SVP-Aut), Di Nardo (IdV) e Vallardi (LNP) di esprimersi sui problemi aperti in un settore colpito, come unanimemente riconosciuto, da una grave crisi congiunturale. Ne è emerso un giudizio sostanzialmente positivo sul decreto anche da parte dei Gruppi di opposizione, che ne hanno riconosciuto il carattere di completamento del percorso legislativo avviato nella scorsa legislatura dal Governo Prodi. Positivo in particolare il giudizio sull'introduzione, per alcune categorie di imprese, di un credito d'imposta per gli anni 2008 e 2009 nella misura del 50 per cento del valore degli investimenti in attività dirette in altri Stati membri o Paesi terzi; anzi, è emerso un generale auspicio all'estensione del credito d'imposta a tutte le imprese agricole del Paese.

L'opposizione ha avanzato numerose proposte proposte emendative: l'esclusione dell'assoggettabilità all'ICI di tutti i fabbricati in possesso dei requisiti di ruralità, il rafforzamento del sostegno a favore dei consorzi di tutela, l'incentivazione della produzione di biomasse come materie alternative al petrolio ed ai suoi derivati, il ripristino dell'IVA al 10 per cento sull'acquisto di animali vivi, le agevolazioni in materia contributiva relativa alla previdenza per le aree svantaggiate, il finanziamento dei piani irrigui, la ristrutturazione del settore della pesca, il rinnovo dei fondi di solidarietà attraverso il reperimento della copertura finanziaria necessaria. Sono state inoltre sollecitate misure di reale sostegno al made in Italy penalizzato dalla crescente divaricazione della forbice tra prezzi all'origine e prezzi al consumo, come peraltro richiesto dalle associazioni dei produttori che denunciano il rischio di un crollo della produzione agroalimentare italiana e, specularmente, una vera e propria invasione di prodotti esteri, sulla cui origine e sicurezza alimentare molto spesso c'è da dubitare.

Il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Zaia ha sottolineato l'importanza strategica del decreto-legge; competitività e sviluppo sono alla base del provvedimento, così come sono alla base del negoziato condotto la scorsa settimana a Bruxelles e con il quale l'Italia ha raggiunto risultati straordinari. Ad avviso del Ministro, la crisi economico-finanziaria mondiale rischia di avere riflessi negativi anche sul settore agricolo, per le maggiori difficoltà di accesso al credito, per la sostanziale fragilità dei prodotti (spesso non protetti da dazi adeguati), per il rallentamento degli investimenti e, soprattutto, per il calo dei consumi da parte delle famiglie. Alla luce dell'evidente fallimento delle previsioni su cui l'Europa ha costruito le sue politiche, oggi è fondamentale l'azione del Governo e delle istituzioni locali per il controllo dei prodotti alimentari contro le frodi e le contraffazioni. Sottolineato come il sistema agroalimentare italiano abbia tutte le carte in regola per giocare un ruolo di leader in Europa e nei mercati internazionali, il Ministro ha annunciato misure volte a difendere il comparto tabacchicolo nazionale.

L'Assemblea ha esaminato gli emendamenti riferiti agli articoli del decreto-legge, ad eccezione di alcuni emendamenti accantonati per i quali si è reso necessario un approfondimento da parte della Commissione bilancio. Il seguito della discussione è stato rinviato a domani.

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