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Giovedì 5 Febbraio 2009 alle ore 09:32

143ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Con 154 voti favorevoli e 114 contrari, il Senato ha approvato in prima lettura il ddl n. 733 recante disposizioni in materia di sicurezza pubblica, nel testo profondamente modificato dalle Commissioni riunite e ulteriormente emendato nel corso dell'esame da parte dell'Assemblea.

In sede di dichiarazioni di voto finali, il sen. Pistorio (MPA) ha annunciato un convinto voto favorevole ad un provvedimento che rappresenta l'adempimento puntuale di un preciso punto del programma di Governo e che è risultato perfino migliorato a seguito dell'esame parlamentare. La materia oggetto del ddl coinvolge ovviamente le problematiche relative al Mezzogiorno, gravato da una invasiva ed aggressiva presenza della criminalità organizzata, ma il Governo, premiato da un forte e decisivo consenso elettorale nel Meridione, dovrebbe dare corso con la stessa sollecitudine alla piena realizzazione dell'impegno programmatico volto allo sviluppo del Sud d'Italia.

Con amarezza e profondo rammarico, il sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut) ha dichiarato voto contrario al provvedimento che, pur apprezzabile in molte parti, è frutto di un modo caotico di legiferare ispirato spesso a finalità propagandistiche e dimostra il ruolo egemone della Lega Nord all'interno del Governo. Se convicono le misure di contrasto alla criminalità mafiosa, di inasprimento del regime di cui all'articolo 41-bis dell'Ordinamento penitenziario, di prevenzione nei riguardi dell'associazionismo contiguo al terrorismo e di contrasto all'uso distorto e criminogeno di alcuni social network su internet, forte contrarietà suscitano invece le misure demagogiche sull'uso dei militari, il modo disarmonico ed irrazionale con cui è stato ampliato il novero dei reati per cui è prevista la detenzione preventiva obbligatoria in carcere, l'inutile e crudele istituzione del reato di immigrazione clandestina che intaserà gli uffici giudiziari.

Anche per il sen. Li Gotti (IdV) la presenza di alcune norme apprezzabili non permette di modificare il giudizio fortemente negativo sul ddl, che riceverà il voto negativo del Gruppo. Il provvedimento ferisce la civiltà giuridica con l'introduzione del reato di immigrazione clandestina, produce costi enormi per l'aggravio di lavoro che si abbatterà sugli uffici giudiziari, moritifica i corpi di polizia che non ricevono risorse malgrado l'emergenza causata dal recente taglio del 40 per cento e nega l'assistenza sanitaria ai bambini stranieri.

L'approvazione del ddl, a pochi giorni da quella del provvedimento sul federalismo fiscale, costituisce per il sen. Bricolo (LNP) un grande successo della Lega Nord che i senatori del Gruppo dedicano ai tanti militanti impegnati sul territorio proprio in direzione del contrasto all'immigrazione clandestina e alla criminalità organizzata e diffusa. Si abbandona finalmente il buonismo che ha consentito finora l'ingresso indiscriminato nel territorio nazionale dei clandestini e le facili scarcerazioni di accusati di efferati delitti. La Lega Nord ritiene di avere conseguito un grande successo nell'interesse dei cittadini italiani onesti ed anche gli immigrati regolari che intendono integrarsi nel rispetto delle regole e della legalità avranno tutto da guadagnare dalle misure contenute nel provvedimento.

Il sen. Latorre (PD) ha dichiarato il voto contrario del Gruppo, non perché manchi la consapevolezza che il tema della sicurezza è fondamentale per il Paese e costituisce un dovere politico al di là degli schieramenti, ma perché il provvedimento contiene, insieme ad alcuni opportuni interventi in tema di contrasto alla mafia e al terrorismo, una serie di norme propagandistiche che incidono, in modo a volte malvagio, su valori fondamentali come la dignità dell'uomo e la solidarietà. D'altra parte è l'insieme delle politiche sulla sicurezza volute dal Governo nei nove mesi di legislatura che attesta il loro fallimento, stante l'incremento del numero dei reati e della paura diffusa e soprattutto l'incredibile aumento degli sbarchi dei clandestini. Il contrasto all'integrazione e l'incoraggiamento della criminalità costituiscono il vero saldo finale di operazioni che ledono diritti costituzionalmente garantiti e pongono sullo stesso piano badanti e criminali.

Il voto favorevole del Gruppo PdL è stato infine dichiarato dal sen. Gasparri, che ha sottolineato come il ddl costituisca un caposaldo della lotta alla mafia, il che rende inquietante la contrarietà dell'opposizione. Il provvedimento introduce un grande numero di misure che consentiranno un contrasto finalmente efficace non solo alla criminalità organizzata, ma anche alla criminalità comune e all'immigrazione clandestina e garantirà maggiore vigilanza sul territorio, anche grazie al meritorio apporto delle forze armate, rispondendo con chiarezza alla domanda di sicurezza che giustamente sale dai cittadini. Fra gli obiettivi che verranno conseguiti ci sarà una vera tutela dei minori, togliendo la potestà genitoriale a chi li costringe all'accattonaggio e potenziando le misure atte ad evitare che siano vittime di violenza. Il ddl dimostra come il centrodestra nel suo complesso consideri l'Italia un Paese accogliente dove viene garantita un'esistenza civile a chi ha diritto ad essere ospitato ma anche dove la priorità per i cittadini italiani va rivendicata con orgoglio.

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