Senato TV

Mercoledì 11 Febbraio 2009 alle ore 16:33

149ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea del Senato ha avviato la discussione del disegno di legge n. 1306 di conversione in legge del decreto-legge n. 208 recante misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente. Il relatore, sen. D'Alì (PdL), ha dato conto dei lavori svolti in Commissione, dove sono state messe a punto modifiche migliorative grazie all'aperto e approfondito confronto fra tutti i Gruppi parlamentari. Il decreto proroga le Autorità di bacino fino all'entrata in vigore del DPCM relativo alle nuove Autorità; introduce una forma di risoluzione stragiudiziale del contenzioso riferito alle procedure di rimborso delle spese di bonifica e ripristino di aree contaminate e al risarcimento del danno ambientale; prevede norme per la funzionalità dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e per la continuità operativa della commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale; interveniene sulle norme che disciplinano la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti urbani, i rifiuti ammessi in discarica e la gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche; prevede infine il finanziamento della spesa di 100 milioni di euro per fronteggiare le situazioni di emergenza a seguito dei fenomeni alluvionali verificatisi nel mese di dicembre. La Commissione ha ritenuto necessario approvare una serie di emendamenti di carattere aggiuntivo, finalizzati ad inserire disposizioni volte a rafforzare l'azione delle pubbliche autorità a salvaguardia dell'ambiente, a promuovere iniziative e progetti di educazione ambientale nella scuola superiore e nelle università, a valorizzare il mercato dell'usato nella prospettiva fondamentale della prevenzione e riduzione dei rifiuti, ad agevolare la realizzazione di interventi di recupero ambientale di siti.

In discussione generale sono intervenuti i sen. Della Seta, Mazzuconi, Soliani (PD), Russo (IdV), Monti (LNP) e Fluttero (PdL). Premesso che provvedimenti legislativi di proroga di disposizioni vigenti impediscono certezza del quadro normativo, l'opposizione ha sottolineato il carattere di provvedimento omnibus in materia ambientale del decreto, rispondente più ad esigenze di controllo politico dell'Esecutivo che a reale urgenza e dove peraltro non trovano collocazione misure pur necessarie quali quelle legate ai gravi eventi alluvionali che hanno colpito recentemente il Paese; così come i temi del dissesto idrogeologico, della protezione ambientale e della protezione civile non ricevono l'attenzione che meriterebbero, né si introducono previsioni di prospettiva volte, ad esempio, a ridurre la produzione di rifiuti.

Esaurito l'esame degli emendamenti riferiti ai primi sette articoli del decreto, la seduta si è interrotta sulla votazione dell'emendamento 7.1 a causa della mancanza del numero legale. Il seguito della discussione del provvedimento è stato rinviato alla seduta antimeridiana di domani.

Fine pagina

Vai a: