Senato TV

Mercoledì 25 Febbraio 2009 alle ore 16:31

159ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea ha proseguito la discussione del testo modificato dalle Commissioni riunite 1a e 2a del ddl n. 1082, già approvato dalla Camera e originato da stralci alla legge finanziaria. Il ddl introduce norme per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività e il processo civile. Dopo la discussione generale, nella quale sono intervenuti i sen. Zanda e Galperti (PD), Li Gotti e Pardi (IdV), Bodega e Divina (LNP) e Berselli (PdL), e le repliche dei relatori Malan e Delogu (PdL) e del Governo, l'esame dell'articolato è stato rinviato alla seduta antimeridiana di domani.

L'opposizione ha contestato il provvedimento tanto dal punto di vista del metodo quanto dal punto di vista del merito. Sotto il primo profilo, i senatori del centrosinistra hanno rilevato che il testo in esame affronta materie eterogenee, è stato via via implementato con argomenti ulteriori, rischia, su impulso dell'azione emendativa maggioranza, di estendere ancora i campi di intervento, contiene un gran numero di deleghe prive di un apprezzabile quadro di principi e criteri a delimitare l'azione dell'Esecutivo, cui di fatto viene dato un mandato in bianco a legiferare anche in materie molto complesse, quale quella ambientale o addirittura la riforma del processo amministrativo. La reiterazione di provvedimenti come quello all'esame o il milleproroghe, il continuo ricorso alla decretazione d'urgenza, alla delegazione legislativa ed alla blindatura dei testi con il voto di fiducia hanno ormai alterato i rapporti tra Legislativo ed Esecutivo. Dal punto di vista del merito, l'opposizione ha criticato la disorganicità delle modifiche apportate al processo civile, molte delle quali, peraltro, copiate da proposte che il centrosinistra aveva inserito in progetti organici di riforma.

La maggioranza ha respinto le accuse: il filo comune che lega le norme contenute nel provvedimento e che si rispecchia nella filosofia che anima l'azione del Governo è il raggiungimento di risultati concreti, efficaci e rapidi per la soluzione dei gravi problemi che il Paese deve affrontare e che non sono imputabili all'attuale maggioranza. Le Commissioni riunite, del resto, hanno lavorato proficuamente e migliorato in modo sensibile, con l'apporto dell'opposizione, il testo approvato dalla Camera. La semplificazione e la velocizzazione del processo civile sono un'esigenza riconosciuta e le norme proposte hanno raccolto l'apprezzamento anche dell'Associazione nazionale magistrati: sono state segnalate in particolare le norme che valorizzano le procedure conciliative, introducono un filtro per valutare l'ammissibilità dei ricorsi in Cassazione, ammettono la prova scritta sulla base di un accordo tra le parti, mirano alla semplificazione e alla riduzione dei riti. Per il Governo, il sottosegretario alla giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati ha sottolineato l'impatto negativo delle disfunzioni e dell'inefficienza della giustizia civile sull'economia e sulle possibilità di crescita del Paese.

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