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Mercoledì 4 Marzo 2009 alle ore 16:34

165ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha proseguito l'esame del ddl n. 1367 di conversione in legge del decreto-legge n. 4 del 2009, recante misure urgenti in materia di produzione lattiera e rateizzazione del debito nel settore lattiero-caseario.

Il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Zaia ha sottolineato l'importanza del decreto che, dopo l'incremento delle quote latte ottenuto in novembre dall'Italia a parziale compensazione del disastroso negoziato che 25 anni fa portò ad accettare un livello di quote pari a meno della metà del fabbisogno del Paese, consente di dare nuova linfa ad un settore in grave difficoltà e di guardare con fiducia al futuro. Il decreto si fonda anzitutto sul presupposto di non aumentare la produzione di latte, non costituisce una sanatoria a vantaggio dei produttori che non hanno pagato le multe perché prevede una rateizzazione del debito caratterizzata da forti vincoli e garanzie, consente di evitare il pagamento di nuove multe per il futuro e, attraverso la costituzione di un apposito fondo di garanzia, rivolge la massima attenzione ai bisogni dei produttori indebitatisi per l'acquisto di quote latte nel rispetto della legge. Il Governo ha peraltro già presentato alcuni emendamenti, fra cui misure di ulteriore aggiustamento del regime di rateizzazione al fine di evitarne ogni possibile configurazione quale aiuto di Stato.

In precedenza il relatore, sen. Scarpa Bonazza Buora (PdL), richiamando il profondo lavoro svolto in Commissione che ha permesso di concordare tra le forze politiche ed il Governo una serie di modifiche che migliorano l'originaria versione del decreto, ha osservato come, alla luce delle riserve manifestate da una parte seppur minoritaria del mondo agricolo e di alcune osservazioni emerse nel corso della discussione in Assemblea, il testo potrà essere ulteriormente migliorato dalla Camera dei deputati.

L'Assemblea ha anzitutto respinto una proposta di non passaggio all'esame degli articoli avanzata dal sen. Morando (DS) in ragione del mancato inserimento nel bilancio dello Stato della cifra corrispondente al debito di cui si propone la rateizzazione, così determinando uno scostamento di enormi dimensioni tra le entrate previste a legislazione vigente e quelle effettivamente inserite a bilancio. A tali considerazioni, il sen. Azzollini (PdL) ha tuttavia risposto sottolinenando come il bilancio dello Stato sia stato correttamente redatto posto che tali somme fanno riferimento esclusivamente al conto di tesoreria che attiene al fabbisogno ed è solo rispetto a quest'ultimo che il Governo ha stabilito, sulla base di una valutazione prudenziale, di non considerare il debito oggetto di rateizzazione.

Nel corso dell'esame dell'articolato, sono stati approvati emendamenti proposti dal Governo e dalla Commissione ed è stato accantonato l'articolo 4. Il seguito dell'esame del provvedimento è stato quindi rinviato a domani.

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