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Giovedì 12 Marzo 2009 alle ore 09:34

171ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea del Senato ha svolto un ampio dibattito in materia di ammortizzatori sociali, approvando, con modificazioni, le mozioni nn. 100, presentata dalla maggioranza, e 101, d'iniziativa di senatori delle componenti MPA, Autonomie e dei Gruppi PdL e Misto. Respinte invece le mozioni delle opposizioni nn. 95, 97 e 99.

Il Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali Viespoli ha rivendicato la tempestività delle iniziative già assunte dal Governo grazie alle quali è in funzione un sistema di tutele da cui restano escluse solo alcune categorie di lavoratori con contratti di lavoro atipici. Il Governo peraltro è intenzionato a proseguire in questo sforzo improntato a coesione sociale e a mobilitazione istituzionale, con il coinvolgimento in particolare delle organizzazioni sindacali con le quali si intravedono già spazi di intesa. Non si ravvede pertanto la necessità di iniziative volte ad introdurre l'assegno di disoccupazione o nuovi interventi in materia previdenziale. Nell'esprimersi a favore delle mozioni nn. 100 e 101, il Sottosegretario ha suggerito alcune modifiche ad entrambi i testi che sono state accolte dai presentatori.

I sen. Treu, Ghedini, Roilo e Marini (PD) hanno sottolineato la necessità di intervenire con misure urgenti ed eccezionali per evitare nell'immediato che gli effetti della crisi economica gravino oltre misura sulle fasce più deboli della popolazione, nel contempo predisponendo proposte organiche di riforma degli ammortizzatori sociali così da dotare finalmente l'Italia di un sistema universale di sostegno ai disoccupati, alle imprese e ai consumi. Le iniziative del Governo appaiono finora insufficienti e quelle future dovranno ispirarsi alla tutela del patrimonio produttivo del Paese, dei redditi da lavoro e delle categorie più deboli. Occorre poi sostenere la domanda interna e il credito alle imprese, nonché promuovere l'emersione dell'economia sommersa. Infine, bisogna corrispondere alla domanda tutt'altro che demagogica che viene dal Paese di un'iniziativa di reale solidarietà da parte dei cittadini più ricchi a favore delle classi meno abbienti.

I sen. Bugnano, Carlino e Mascitelli (IdV) hanno evidenziato come l'indifferibile riforma organica degli ammortizzatori sociali debba essere accompagnata da misure a sostegno delle piccole e medie imprese, con il coinvolgimento dei sindacati e delle parti sociali con cui il Governo dovrebbe sottoscrivere un patto strategico per mantenere il livello di occupazione, anche al fine di non disperdere il patrimonio professionale delle imprese. Oltre che di una riforma che punti a trattamenti di integrazione salariale in grado di conservare il potere d'acquisto delle famiglie e di scongiurare i licenziamenti, c'è bisogno di un fondo per il sostegno dei disoccupati da finanziare con il ripristino delle misure contro l'elusione e l'evasione fiscale.

I sen. Castro, Baldassarri e Giuliano (PdL) hanno evidenziato l'efficacia dell'azione del Governo, a partire dalla felice intuizione di anticipare la manovra finanziaria cui ha fatto seguito un insieme di misure e di strumenti che hanno attenuato gli effetti della crisi economica. La piena e tempestiva attuazione delle misure già messe in campo dovrà avvenire in un quadro di semplificazione e di chiarezza in modo da evitare nuove forme di assistenzialismo ed usi impropri degli ammortizzatori sociali. In un quadro di rapporti sociali improntati alla collaborazione, occorrerà proseguire nel percorso riformatore già avviato, predisponendo sollecitamente i decreti attuativi della legge delega Brunetta e varando il Libro bianco sul welfare.

Il sen. Pistorio (MPA) ha osservato come la spesa, oggi sbilanciata su pensioni e sanità, debba essere maggiormente orientata in favore di nuove politiche a tutela dei soggetti più deboli ed ha raccomandato misure in grado di ottemperare alle peculiari esigenze del Mezzogiorno.

I sen. Valli, Maraventano e Mauro (LNP) hanno sottolineato il ruolo centrale delle piccole e medie imprese, in particolare di quelle artigiane, che vanno sostenute al fine di creare ricchezza da redistribuire, evitando però ogni tentazione assistenzialistica, in particolare nel Meridione. La necessaria riforma degli ammortizzatori sociali deve partire altresì dalla funzione delle famiglie, primo vero nucleo di sotegno ai lavoratori, di cui vanno sostenuti i consumi.

Il sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut) ha evidenziato l'opportunità di concentrarsi sulle misure atte a fronteggiare la gravissima crisi economica in atto, il che comporta anche il tentativo di invertire la tendenza relativa ai riflessi della crisi stessa sul fronte occupazionale. In particolare va rivisitato integralmente il sistema del welfare, prevedendo un patto generazionale che implichi una tempestiva riforma del sistema previdenziale oltre che degli ammortizzatori sociali, contrastando l'inefficienza della pubblica amministrazione e liberalizzando i servizi pubblici locali.

L'Assemblea ha infine approvato tre ddl di ratifica di accordi internazionali. Sono stati definitivamente approvati il ddl n. 1406 di ratifica ed esecuzione del Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione fra la Repubblica italiana e la Repubblica dell'Iraq, fatto a Roma il 23 gennaio 2007 e il ddl n. 1408 di ratifica ed esecuzione dei seguenti atti internazionali: a) Strumento così come contemplato dall'articolo 3(2) dell'Accordo di estradizione tra gli Stati Uniti d'America e l'Unione europea firmato il 25 giugno 2003, in relazione all'applicazione del Trattato di estradizione tra il Governo degli Stati Uniti d'America e il Governo della Repubblica italiana firmato il 13 ottobre 1983, fatto a Roma il 3 maggio 2006; b) Strumento così come contemplato dall'articolo 3(2) dell'Accordo sulla mutua assistenza giudiziaria tra gli Stati Uniti d'America e l'Unione europea firmato il 25 giugno 2003, in relazione all'applicazione del Trattato tra gli Stati Uniti d'America e la Repubblica italiana sulla mutua assistenza in materia penale firmato il 9 novembre 1982, fatto a Roma il 3 maggio 2006.

Approvato invece in prima lettura il ddl n. 1317 di ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Belarus per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo aggiuntivo, fatta a Minsk, l'11 agosto 2005.

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