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Martedì 17 Marzo 2009 alle ore 16:33

173ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha approvato in prima lettura il disegno di legge n. 1078 recante disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2008. Il testo licenziato dal Senato, ulteriormente emendato dall'Assemblea, è quello proposto dalla 14a Commissione, che aveva fortemente modificato la versione originaria del Governo introducendo numerosi articoli. Il provvedimento presenta un consistente numero di deleghe al Governo su diverse materie e propone il recepimento di direttive, regolamenti e decisioni quadro, nonché molte norme necessarie a dare esecuzione a sentenze della Corte di giustizia o a risolvere procedure di infrazione. Approvata anche la proposta di risoluzione favorevole alla relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2007 (doc. LXXXVII, n. 1).

In sede di dichiarazioni di voto finali, il sen. Pinzger (UDC-SVP-Aut) ha annunciato voto di astensione, lamentando il mancato intervento in tema di parificazione dell'età pensionabile tra uomini e donne e in generale il colpevole ritardo con cui si approva la legge comunitaria, per di più in presenza di un'inclinazione dell'Italia a subire procedure di infrazione e le conseguenti pesanti sanzioni pecuniarie.

Il sen. Pedica (IdV) ha dichiarato il voto favorevole del Gruppo, soprattutto in virtù dell'ottimo lavoro svolto in un clima di concordia in sede di 14a Commissione, anche se, insieme ai molti motivi di soddisfazione, non mancano elementi di perplessità con riferimento ad alcune tematiche specifiche, ad esempio rispetto al contrasto alla criminalità organizzata, alla vicenda dell'emittente televisiva Italia 7 o ancora all'ordine pubblico.

Voto favorevole è stato dichiarato dal sen. Pittoni (LNP), che ha sottolineato i numerosi interventi positivi che discenderanno dalla legge comunitaria, soprattutto attraverso l'attuazione di importanti direttive europeee, ad esempio in tema di parità di trattamento tra lavoratrici e lavoratori, di contratti di credito ai consumatori, di reciproco riconoscimento delle sentenze penali e di possibilità di scontare le pene detentive nei Paesi d'origine.

La sen. Marinaro (PD) ha dichiarato il voto favorevole del Gruppo, malgrado l'atteggiamento del Governo e della maggioranza che non hanno saputo valorizzare il ruolo del Parlamento né interpretare il momento di grave difficoltà economica che necessita di una partecipazione più efficace al processo di elaborazione e contrattazione comunitaria, in un rinnovato sforzo di compattezza e unità europea attraverso l'esercizio continuo della mediazione e dell'integrazione tra interesse nazionale e interesse comune europeo.

Infine, il sen. Santini (PdL) ha espresso il convinto voto favorevole del Gruppo alla legge comunitaria, peraltro occasione annuale di verifica del processo di integrazione e coesione europea; al riguardo va segnalata la necessità di recuperare un ruolo più credibile dello Stato italiano, indebolito dall'atteggiamento delle Regioni che ambiscono a partecipare direttamente al procedimento legislativo europeo, rendendo necessaria un'azione moralizzatrice del Governo italiano per invitare alla chiusura delle costose, inutili e controproducenti sedi regionali di rappresentanza a Bruxelles.

L'Assemblea ha quindi affrontato l'esame delle mozioni nn. 93, 102 e 105 sulla lotta contro l'Aids. Dopo le illustrazioni dei sen. Tomassini (PdL), Bianchi (PD) e Mascitelli (IdV), in discussione sono intervenuti i sen. Perduca, Bosone (PD), Fosson (UDC-SVP-Aut), Boldi (LNP) e Rizzotti (PdL)

Il dibattito ha evidenziato la comune considerazione del tema come grave minaccia per la salute pubblica, sia nei Paesi svantaggiati dove il virus costituisce un vero flagello in particolare per bambini e adolescenti cui non vengono assicurate cure adeguate, sia in Occidente e in particolare in Italia dove, pur diminuendo fortunatamente le vittime, aumenta il numero dei contagi e si allargano le fasce di età e le categorie colpite, compresi ormai in maniera massiccia anche gli eterosessuali e le donne. L'insufficiente condizione di accesso ai test e l'inadeguatezza della prevenzione, rispetto alla quale è stata sottolineata la necessità di indirizzare maggiormente i giovani verso rapporti sessuali protetti, hanno incrementato il numero dei soggetti ignari di aver contratto il virus, il che costituisce ulteriore volano per la sua ulteriore diffusione.

Il Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali Fazio ha ricordato che il Governo ha ricostituito la Commissione nazionale per la lotta contro l'Aids dove verranno esaminate tutte le proposte, di cui si riconosce l'utilità, in tema di Linee guida nazionali per l'accesso ai test, sistema di diagnosi precoce, lotta a ogni forma di dscriminazione nell'accesso alle cure, sviluppo della ricerca, informazione ai cittadini e procedure standard per i ricoveri ospedalieri.

Le dichiarazioni di voto finali sono state rinviate a domani.

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