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Martedì 21 Aprile 2009 alle ore 16:40

190ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha avviato la discussione del ddl n. 1505 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 11 recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori, nel testo approvato dalla Camera dei deputati.

Il relatore, sen. Centaro (PdL), ha illustrato i contenuti del provvedimento, che prevede tra l'altro l'applicazione di un'aggravante speciale quando il delitto di omicidio avvenga in occasione della commissione del delitto di violenza sessuale, di atti sessuali con minorenne o di violenza sessuale di gruppo, nonché da parte dell'autore del delitto di atti persecutori. Si amplia il novero dei reati per i quali, in presenza di gravi indizi di colpevolezza, è obbligatorio disporre la misura della custodia cautelare in carcere e si prevede l'arresto obbligatorio in flagranza per la violenza sessuale (esclusi i casi di minore gravità) e la violenza sessuale di gruppo. Si rende più difficile ai condannati per taluni delitti a sfondo sessuale l'accesso ai benefici penitenziari, mentre si consente alla persona offesa da taluni reati a sfondo sessuale l'accesso al patrocinio a spese dello Stato, anche in deroga ai limiti di reddito ordinariamente previsti. Si prevede un piano straordinario di controllo del territorio, disponendo la riassegnazione immediata di parte delle somme confiscate alla criminalità organizzata al Ministero dell'interno e al Fondo nazionale contro la violenza sessuale. Si autorizzano inoltre i Comuni ad impiegare sistemi di videosorveglianza nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. L'Arma dei carabinieri è autorizzata a procedere, nell'anno 2009, all'immissione in servizio degli ufficiali in ferma prefissata che conseguono tre anni di servizio a tempo determinato entro il 31 dicembre 2009.

Viene quindi introdotto nel codice penale il delitto di stalking, per la cui sussistenza si richiede la ripetitività della condotta di minaccia o molestia, nonché l'idoneità dei comportamento a provocare nella vittima un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero a ingenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona alla medesima legata da relazione affettiva ovvero a costringere la stessa ad alterare le proprie abitudini di vita. La pena è della reclusione da sei mesi a quattro anni e sono previste alcune circostanze aggravanti nonché la procedibilità a querela della persona offesa.

Sono poi state apportate modifiche al codice di procedura penale, tra cui il divieto di avvicinamento dell'imputato ai luoghi frequentati dalla persona offesa e una serie di misure processuali a tutela del minore. Viene inoltre prolungata la durata degli ordini di protezione contro gli abusi familiari e si prevede l'obbligo per le forze dell'ordine, i presidi sanitari e le istituzioni pubbliche che ricevono dalla vittima notizia di reato di stalking di fornire tutte le informazioni relative ai centri antiviolenza presenti sul territorio ed eventualmente di metterla in contatto con tali strutture. Viene istituito presso il Dipartimento per le pari opportunità un numero verde nazionale a favore delle vittime di stalking, con compiti di assistenza psicologica e giuridica, nonché di comunicare gli atti persecutori segnalati alle forze dell'ordine, nei casi d'urgenza e su richiesta della persona offesa. Si esclude il personale delle Forze di polizia e delle Forze armate dall'applicazione delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e viene posticipato il termine a partire dal quale gli operatori di telefonia saranno obbligati a conservare i dati relativi alle chiamate senza risposta.

Dopo la reiezione di questioni pregiudiziali avanzate dai senatori della delegazione radicale del PD Perduca e Poretti, i quali hanno lamentato l'assenza dei requisiti costituzionali di straordinaria necessità e urgenza e l'incompatibilità di alcune delle norme contenute nel decreto con il carattere rieducativo delle pene, in sede di discussione generale sono intervenuti i sen. Mazzatorta, Vallardi, Bodega, Divina (LNP) Vittoria Franco, Magistrelli, Adamo, Carofiglio (PD), Li Gotti, Bugnano (IdV), Bianconi (PdL). In particolare, da parte dei senatori del Gruppo LNP sono venute critiche per la soppressione da parte della Camera dei deputati delle norme relative al volontariato di sicurezza, le cosiddette ronde, mentre le opposizioni hanno apprezzato soprattutto l'istituzione del delitto di stalking.

Il Ministro per le pari opportunità Carfagna ha sottolineato l'importanza e l'urgenza che il decreto assume per il Governo che intende garantire sicurezza e libertà alle donne come prerequisito per ogni ulteriore passo nel percorso di parità nel lavoro, nella politica, nelle famiglie e in generale nella società. Oltre ai dati relativi ai primi due mesi di vigenza del reato di stalking, che ne attestano l'assoluta necessità, vanno registrati gli sforzi che il Governo sta già effettuando in termini di campagne di sensibilizzazione e di incremento delle risorse del Fondo antiviolenza.

L'Assemblea ha respinto tutti gli emendamenti presentati ai primi dieci articoli del decreto-legge. La votazione degli emendamenti riferiti ai successivi articoli è stata rinviata a domani.

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