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Mercoledì 22 Aprile 2009 alle ore 16:32

192ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea del Senato ha dedicato la seduta pomeridiana alla discussione di una serie di mozioni. Sono state affrontate anzitutto le mozioni presentate sulle mine antipersona che i primi firmatari, rispettivamente i sen. Amati (PD), Contini (PdL) e Caforio (IdV), hanno ritirato per confluire su un unico ordine del giorno, accolto dal Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Mantica ed approvato dall'Assemblea, che impegna il Governo ad adoperarsi per reperire risorse in favore dello sminamento umanitario da realizzare secondo le modalità e con le finalità disposte dalla legge n. 58 del 2001 che istituisce l'apposito Fondo, a ratificare in tempi brevi il Trattato di Oslo permettendo così all'Italia di essere tra i primi 30 Paesi che consentiranno l'entrata in vigore del Trattato stesso, infine ad un'azione politica atta a sollecitare in tutti i luoghi della diplomazia internazionale, delle istituzioni europee e all'ONU i Paesi che non lo hanno ancora fatto a sottoscrivere i due trattati di Ottawa e di Oslo. A favore dell'ordine del giorno si sono espressi in sede di dichiarazione di voto i sen. Fosson (UDC-SVP-Aut) e Torri (LNP).

Sono quindi state esaminate le numerose mozioni presentate sui trasporti ferroviari nel Mezzogiorno. In sede di illustrazione, il sen. Gallo (PdL) ha sollecitato il potenziamento e la velocizzazione della linea ad alta velocità e alta capacità (AV/AC) Napoli-Benevento-Bari-Lecce, chiedendo al Governo di vigilare affinché, in fase di realizzazione delle opere, il gruppo Ferrovie dello Stato non riduca l'entità e la qualità dei servizi attualmente offerti agli utenti.

Il sen. Marco Filippi (PD) ha chiesto al Governo di ripristinare integralmente le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate sottratte alla loro naturale destinazione per finanziare provvedimenti legislativi di diversa natura adottati nel corso della legislatura, di realizzare con priorità le opere incluse nel Programma operativo nazionale trasporti, i Corridoi paneuropei nn. 1 (Palermo-Berlino) e 8 (Bari-Sofia) e la tratta AV/AC Napoli-Bari, infine di finanziare il completamento della A3 Salerno-Reggio Calabria e gli itinerari ferroviari Messina-Palermo e Bivio Salerno-Battipaglia-Reggio Calabria.

Il sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut) ha sollecitato il Governo ad impegnarsi a predisporre un piano generale di mobilità, d'intesa con le regioni interessate ed il gruppo Ferrovie dello Stato, onde adeguare il trasporto pubblico, ed in particolare quello ferroviario, anche nel Mezzogiorno per garantire il recupero del gap infrastrutturale, ormai atavico con il resto d'Italia, e consentire il rilancio economico e sociale del Meridione, contemporaneamente alla crescita del livello generale di produttività e di competitività del "sistema Italia" sul mercato internazionale.

Il sen. De Toni (IdV) ha illustrato le numerose richieste contenute nella mozione recante la sua firma, a partire dalla riduzione dei disagi patiti dai lavoratori pendolari attraverso una programmazione dei servizi da assumere d'intesa con le Regioni, l'acquisto di nuovi treni, il rinnovo dei contratti di servizio, adeguati investimenti per la sicurezza e il rinnovo del parco mezzi. Il servizio di trasporto nel Mezzogiorno va adeguato ai moderni standard di sicurezza, efficienza e qualità, anche realizzando le necessarie infrastrutture. Occorre poi rifinanziare la tratta ferroviaria Avezzano-Roma, adeguare la linea Roma-Pescara, realizzare la tratta AC Napoli-Bari, estendere la rete AC/AV da Napoli verso Salerno, Battipaglia, Reggio Calabria e fino alla Sicilia. E' anche opportuno redigere uno studio di fattibilità della realizzazione di nuove stazioni ferroviarie in prossimità della linea AV, vigilando affinché il gruppo Ferrovie dello Stato assicuri un servizio equilibrato su tutto il territorio nazionale.

Infine, il sen. Mura (LNP) ha chiesto al Governo di completare il progetto della nuova ferrovia da Milano a Verona, con proseguimento in direzione di Padova e Venezia, che costituisce una delle sezioni del collegamento ferroviario ad alta velocità che, nell'ambito del Corridoio plurimodale n. 5, dovrebbe collegare Lione a Trieste e proseguire poi verso est in direzione di Lubiana e Budapest.

In discussione generale e in sede di dichiarazioni di voto finali sono intervenuti i sen. Garraffa, Donaggio, Papania, Finocchiaro (PD), Izzo, Gallo (PdL) e D'Alia (UDC-SVP-Aut), mentre il Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Castelli ha richiamato le opere avviate dai precedenti Governi Berlusconi ed ormai realizzate ed ha rivendicato la coerenza dell'azione dell'attuale Governo con il Piano generale delle infrastrutture strategiche, azione che ha dovuto fare i conti sia con la straordinaria gravità della crisi economica mondiale in atto, sia con le urgenze che peraltro interessano tutte le zone del Paese, sia con le effettive disponibilità economiche, il che spiega il ricorso alle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate anche alla luce del forte ritorno in termini di incremento dell'occupazione che gli investimenti nelle infrastrutture garantiscono. Il Sottosegretario ha anche illustrato le iniziative assunte con successo per convogliare fondi privati destinati alla realizzazione di grandi opere, soluzioni praticabili per ora per lo più al Nord. Castelli ha espresso infine un parere articolato accogliendo in tutto o in parte le mozioni presentate.

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