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Giovedì 21 Maggio 2009 alle ore 09:34

212ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea ha approvato, con modificazioni, il ddl n. 1534 di conversione in legge del decreto-legge recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo.

Nel corso dell'esame odierno degli articoli, l'Assemblea ha approvato numerose proposte di modifica. In particolare, sono stati accolti emendamenti della Commissione che garantiscono, tramite un contributo statale a fondo perduto, la copertura integrale delle spese per la ricostruzione o la riparazione degli immobili adibiti ad abitazione principale, distrutti, inagibili o danneggiati; istituiscono un contributo per la riparazione di danni di lieve entità subiti da unità immobiliari adibite ad abitazione principale; prevedono la possibilità di individuare zone franche urbane; affidano ai sindaci la predisposizione di piani di ricostruzione dei centri storici; includono gli edifici adibiti ad uso scolastico nel piano di interventi per il ripristino degli immobili pubblici; affiancano gli interventi di ricostruzione con quelli di messa in sicurezza; estendono la misura di sospensione dei processi ai procedimenti di competenza delle giurisdizioni speciali, con eccezione del tribunale dei minorenni; prevedono un programma per ripristinare la funzionalità dei servizi idrici, degli scarichi urbani e degli impianti di depurazione.

Un emendamento presentato dal relatore ha sostituito l'articolo 11 del decreto-legge, che autorizzava la realizzazione di un piano di verifiche e di interventi per la riduzione del rischio sismico, con un testo che istituisce un fondo per la prevenzione del rischio sismico.

Nelle dichiarazioni di voto finali sono intervenuti i sen. Leoni (LNP) e Piccone (PdL), che hanno annunciato un voto favorevole, e i sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut), Mascitelli (IdV) e Legnini (PD), che hanno annunciato un voto di astensione. Gli oratori dell'opposizione hanno sottolineando il carattere parziale del provvedimento e hanno espresso perplessità sulle modalità di copertura finanziaria e sulla quantificazione delle risorse necessarie, paventando il rischio che siano vanificati i miglioramenti apportati al testo originario con il contributo della minoranza. Il decreto-legge, infatti, non predispone una cornice rigorosa per le ordinanze, non offre risposte al mondo produttivo, ignora la ricostruzione delle seconde case e del patrimonio storico-artistico, disegna un modello monocratico e centralista di gestione dell'emergenza. Gli oratori della maggioranza hanno invece posto l'accento sull'efficienza del Governo nel fronteggiare l'emergenza e sulla novità rappresentata dalla previsione esplicita dei criteri di qualità, innovazione tecnologica, risparmio energetico e sostenibilità ambientale cui ci si dovrà attenere nella costruzione delle unità abitative.

Al termine della seduta il Presidente Schifani ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto con responsabilità e spirito di solidarietà dal Senato della Repubblica.

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