Senato TV

Martedì 9 Giugno 2009 alle ore 17:03

218ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea ha dedicato la seduta alla discussione di una serie di mozioni.

Sono state trattate per prime le mozioni n. 73 dei sen. Soliani ed altri (PD), n. 136 dei sen. Bettamio ed altri (PdL), e n. 138 (testo 2) dei sen. Pedica ed altri (IdV) sulla situazione in Birmania. I primi firmatari hanno illustrato le condizioni di assenza di democrazia che gravano sul Paese asiatico, simboleggiata dalla privazione di libertà imposta al premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, da 13 anni agli arresti domiciliari ed ora oggetto di un ulteriore processo di fronte al tribunale speciale che si sta svolgendo a porte chiuse. Le mozioni chiedono al Governo di impegnarsi ad assumere tutte le iniziative finalizzate alla difesa dei diritti umani e all'affermazione delle libertà democratiche, agendo di concerto con i partner dell'Unione europea anche per rafforzare il sistema sanzionatorio già in vigore, promuovendo iniziative di sostegno umanitario e di cooperazione allo sviluppo nonché le organizzazione democratiche birmane in esilio, favorendo il dialogo tra le diverse componenti della società birmana, chiedendo la liberazione dei detenuti politici, invitando le massime autorità morali dell'umanità a far sentire la loro voce, sollecitando Cina, India e Russia, che hanno relazioni privilegiate con Rangoon, a favorire migliori condizioni di vita per la popolazione birmana.

Agli interventi dei sen. Musso, Malan, Bettamio (PdL), Perduca, Di Giovan Paolo, Marcenaro (PD), Boldi (LNP), Fosson (UDC-SVP-Aut) e Pedica (IdV) ha fatto riscontro l'intervento del Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Scotti che, accogliendo le tre mozioni, ha informato circa le ultime evoluzioni delle attività del Governo birmano che, malgrado alcune formali aperture alla cooperazione con l'ONU, non mostra segnali sostanziali di miglioramento di una condizione che configura una delle più gravi tragedie umane e politiche. Alla luce delle non rassicuranti notizie relative al nuovo processo cui viene sottoposta Aung San Suu Kyi, il Governo italiano ha già convocato l'incaricato d'affari birmano invitandolo a fornire informazioni e auspicando la liberazione in tempi brevi del premio Nobel e degli altri detenuti politici.

La Sottosegretario per il lavoro, la salute e le politiche sociali Roccella ha quindi accolto la mozione 1-00089 (testo 2), prima firmataria la sen. Boldi (LNP) ma sottoscritta da senatrici di tutti i Gruppi, sugli aiuti internazionali alla salute riproduttiva. La Sottosegretario ha inoltre dettagliatamente illustrato l'azione del Governo italiano per migliorare la salute materna e infantile nei Paesi più poveri. In sede di discussione e di dichiarazioni di voto, i sen. Carlino, Bugnano (IdV), Baio, Bianchi (PD) Fosson (UDC-SVP-Aut) e Bianconi (PdL) hanno sottolineato l'importanza degli impegni assunti dal Governo e solo i sen. Poretti e Perduca, della componente radicale del Gruppo PD, hanno dichiarato la loro astensione manifestando insoddisfazione per la disattenzione nei confronti delle morti causate dalle pratiche abortive e in generale per il modo in cui viene trattato il tema della emancipazione femminile.

Il Presidente dell'Assemblea ha quindi avvertito che la discussione delle mozioni nn. 116, 135 e 137 sul parto cesareo è stata rinviata alla seduta antimeridiana di domani e che la Conferenza dei Capigruppo, con la sola contrarietà del Gruppo IdV, ha deliberato di non tenere sedute nella giornata di giovedì prossimo, in occasione del discorso che il Presidente dell'Unione Africana Gheddafi terrà all'Assemblea. Contro quest'ultima decisione hanno manifestato, con diverse motivazioni, il loro dissenso i sen. Perduca, Carloni, Poretti (PD), Pedica (IdV) e Divina (LNP), mentre il sen. Vitali (PD) ha ribadito l'esigenza di conoscere dal leader libico la verità sulle cause della tragedia di Ustica.

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