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Martedì 6 Ottobre 2009 alle ore 16:11

263ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Ministro dell'economia e delle finanze Tremonti ha esposto in Senato la situazione economico-finanziaria in vista della discussione della Nota di aggiornamento al DPEF relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2010-2013. In considerazione dell'incerto quadro economico nazionale e internazionale e in attesa di determinazioni comuni europee per uscire dalla crisi, il Ministro ha illustrato la strategia improntata all'ordinarietà e alla prudenza che il Governo ha inteso assumere nella gestione dei conti pubblici, anche per evitare che impegni troppo stringenti di natura pluriennale possano risultare controproducenti. In una congiuntura che fa intravedere i primi segnali positivi, anche in Italia dove migliora l'andamento di tutti i dati economici, di finanza pubblica, di gettito fiscale e di mercato, il Governo riconferma i propri obiettivi finanziari, avendo peraltro, come già lo scorso anno, anticipato all'estate una parte significativa della manovra di finanza pubblica, nella consapevolezza dell'importanza di adeguare i tempi della politica a quelli dell'economia e della società. Il Ministro ha concluso la sua esposizione osservando che le potenzialità della manovra non sono circoscritte ad uno spazio temporale definito e che potranno essere potenziate qualora l'emergere di maggiore gettito renda disponibili risorse finanziarie da destinare alle priorità sociali più urgenti.

Su invito del Presidente Schifani, l'Assemblea ha quindi osservato un minuto di silenzio in segno di lutto, di cordoglio e di vicinanza ai familiari delle vittime degli eventi alluvionali verificatisi nella Provincia di Messina. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Bertolaso ha dato conto delle dimensioni del disastro e degli interventi urgenti già effettuati, fissando in 25 il numero delle vittime accertate e in 10 quello dei dispersi tra i quali ha escluso la ragionevole possibilità di trovare ancora dei superstiti. Bertolaso ha fornito la ricostruzione degli atti di allarme e di avvertimento agli enti locali interessati susseguitisi nelle ore precedenti il disastro ed ha informato della costituzione presso la Prefettura di Messina di un Centro operativo interforze e della nomina del Presidente della Regione Siciliana a Commissario straordinario per la ricostruzione. Dato atto dell'eccezionale impegno profuso da uomini e istituzioni coinvolti nella fase di soccorso e di emergenza, il Sottosegretario ha puntato il dito contro una cultura che considera la manutenzione del territorio un ostacolo allo sviluppo, sottolineando come l'abusivismo edilizio debba essere individuato come una delle cause principali del disastro nel Messinese. Bertolaso ha concluso sollecitando la predisposizione di un grande piano d'azione per la messa in sicurezza del territorio sotto il profilo del rischio idrogeologico e sismico e per la realizzazione delle necessarie infrastrutture.

Nel corso del successivo dibattito, i sen. Oliva (MPA-AS), D'Alia (UDC-SVP-Aut), Giambrone (IdV), Leoni (LNP) e Nania (PdL) hanno richiamato, al di là dell'accertamento di eventuali responsabilità penali, la necessità di spiegare le ragioni che hanno impedito di evitare un disastro le cui avvisaglie si erano già manifestate due anni fa, quando venne dichiarato per quella zona lo stato di calamità naturale senza però che a ciò abbia fatto seguito alcun intervento serio di messa in sicurezza del territorio. In particolare, l'opposizione ha anche sottolineato l'inopportunità di avviare progetti faraonici, come il Ponte sullo Stretto, prima di aver risolto i problemi che gravano sulla sicurezza dei cittadini, mentre il sen. Nania ha invitato il Sottosegretario Bertolaso a chiarire alcuni malfunzionamenti nella catena di allertamento della Protezione civile piuttosto che alimentare, evocando l'alibi dell'abusivismo edilizio, una campagna denigratoria nei confronti di cittadini colpiti da una così grave calamità naturale. Anche il Presidente Schifani ha paventato il rischio di discriminazioni fra cittadini ugualmente e drammaticamente colpiti da eventi calamitosi, dicendosi però convinto che il Paese saprà stringersi attorno alle vittime dell'alluvione nella Provincia di Messina.

Il Senato ha quindi reso omaggio alla figura di Gino Giugni, recentemente scomparso, di cui il Presidente Schifani ha ricordato lo straordinario percorso politico ed accademico che lo vede anzitutto come riconosciuto padre dello Statuto dei lavoratori. Oltre al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali Sacconi che ha annunciato che a Giugni sarà dedicato un idoneo spazio all'interno del Ministero, al ricordo dell'illustre giuslavorista scomparso si sono associati, con interventi di forte partecipazione emotiva, i sen. Fosson (UDC-SVP-Aut), Belisario (IdV), Mauro (LNP), Ichino (PD) e Bonfrisco (PdL).

Con gli interventi del relatore, sen. Massimo Garavaglia (LNP), e del relatore di minoranza, sen. Legnini (PD), l'Assemblea ha infine avviato la discussione della Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2010-2013. Al termine della discussione generale, nel corso della quale sono intervenuti i sen. Morando (PD), Lannutti, Carlino, Mascitelli (IdV) e Pichetto Fratin (PdL), il Vice Ministro dell'economia e delle finanze Vegas ha dichiarato, a nome del Governo, di accogliere la proposta di risoluzione n. 3, primo firmatario il sen. Gasparri (PdL).

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