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Mercoledì 21 Ottobre 2009 alle ore 17:02

269ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha affrontato la discussione della relazione intermedia sull'attività svolta dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette "morti bianche" ed ha approvato la proposta di risoluzione presentata dal relatore, sen. Tofani (PdL) e la proposta di risoluzione presentata dai sen. Nerozzi (PD) ed altri, con l'eccezione della premessa che imputa al decreto legislativo n. 106 del 2009 il sostanziale peggioramento del sistema sanzionatorio previgente. É risultata invece respinta la proposta di risoluzione presentata dalla sen. Bugnano e dagli altri senatori del Gruppo IdV.

Il Governo si è così impegnato ad assicurare una rapida e completa attuazione del cosiddetto testo unico delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; ad intensificare le azioni di prevenzione, contrasto e vigilanza; a rafforzare la lotta ai fenomeni del lavoro sommerso ed irregolare, nonché dello sfruttamento del lavoro minorile; ad attivarsi affinché i competenti organismi di controllo impartiscano istruzioni precise sulle procedure da seguire e si adoperino per chiarire gli adempimenti di carattere amministrativo; a rafforzare il coordinamento e la collaborazione fra tutti gli enti istituzionali che si occupano della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, sia a livello centrale che locale; ad adoperarsi affinché siano rese disponibili tutte le informazioni esistenti sugli infortuni occorsi nei vari settori produttivi; a favorire la rottamazione e la messa in sicurezza delle macchine ed attrezzature agricole, forestali ed edili; ad assumere iniziative legislative tese ad eliminare il criterio del massimo ribasso d'asta quale parametro di selezione delle offerte nelle gare d'appalto; a completare l'introduzione, nelle scuole di ogni ordine e grado, di moduli didattici relativi ai temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; a rivedere la normativa in materia di assicurazione contro gli infortuni domestici; a valutare la possibilità di destinare alle attività di prevenzione e di contrasto degli infortuni sul lavoro quote più significative di risorse pubbliche, con particolare riferimento agli avanzi di gestione dell'INAIL; a sollecitare una maggiore attenzione delle competenti autorità affinché, nelle indagini sugli incidenti stradali occorsi a lavoratori nell'esercizio della loro attività, siano individuate eventuali violazioni delle disposizioni in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro; ad emanare i decreti attuativi previsti dal decreto legislativo n. 334 del 1999 di attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose; a procedere all'emanazione del decreto ministeriale relativo al Fondo per i lavoratori colpiti da malattie connesse all'uso dell'amianto e a rafforzare l'attività di coordinamento con enti previdenziali e assistenziali per un'attenta gestione del contenzioso amministrativo.

In sede di dichiarazioni di voto finali, il sen. Fosson (UDC-SVP-Aut) ha sottolineato la gravità del fenomeno, maggiore che in altri Paesi industrializzati, sottolineando la necessità di rendere più efficace il sistema ispettivo, di combattere il lavoro nero e di puntare sull'implementazione delle attività di formazione. La sen. Bugnano (IdV) ha lamentato l'assenza nella risoluzione di maggioranza della fondamentale richiesta di ripristinare il sistema sanzionatorio previgente senza il quale è impossibile imporre la cultura della legalità e del rispetto delle norme antinfortunistiche. La sen. Maraventano (LNP) ha espresso il favore del suo partito ad una relazione che propone soluzioni che si inscrivono nel più generale tema della sicurezza. Il sen. Nerozzi (PD) ha evidenziato da una parte l'importanza dell'ampia convergenza manifestatasi su una serie di proposte, fra le quali in particolare l'abrogazione delle cosiddette norme salvamanager, ma nel contempo la distanza ancora esistente tra gli schieramenti politici, in particolare sui temi del lavoro nero, del rispetto delle prerogative delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza e dello svuotamento dei poteri degli organismi di vigilanza. Infine, il sen. Izzo (PdL) ha manifestato apprezzamento per l'impostazione tesa a mettere in campo tutte le iniziative possibili per evitare che si arrivi al momento sanzionatorio, rilevando la necessità che la pubblica amministrazione garantisca ad ogni livello un approccio univoco e coerente al tema della sicurezza sul lavoro.

L'Assemblea è quindi passata all'esame di una serie di ratifiche di accordi internazionali, approvando anzitutto definitivamente il ddl n. 1780 di ratifica ed esecuzione del Protocollo V della Convenzione sulla proibizione o limitazione dell'uso di alcune armi convenzionali che possono essere considerate dannose o aventi effetti indiscriminati (Convention on Certain Conventional Weapons - CCW), fatta a Ginevra il 10 ottobre 1980, relativo ai residuati bellici esplosivi, fatto a Ginevra il 28 novembre 2003, nonché modifiche alla legge 7 marzo 2001, n. 58, recante istituzione del Fondo per lo sminamento umanitario. È risultato conseguentemente assorbito il ddl n. 632, di iniziativa del sen. Peterlini (UDC-SVP-Aut), avente identico contenuto. La particolare importanza del Protocollo è chiaramente emersa negli interventi del Sottosegretario per gli affari esteri Scotti, della relatrice, sen. Marinaro (PD), e dei sen. Pedica (IdV), Peterlini (UDC-SVP-Aut), Alberto Filippi (LNP), Bettamio (PdL) e Perduca (PD), quest'ultimo presentatore di un ordine del giorno accolto dal Governo volto ad assicurare la copertura finanziaria del Fondo per lo sminamento umanitario e ad ampliare l'ambito territoriale di applicazione delle attività da esso finanziate.

Successivamente il Senato ha approvato in prima lettura il ddl n. 1769 di ratifica ed esecuzione dell'Accordo marittimo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica Araba d'Egitto, fatto a Roma il 3 dicembre 2008.

Definitivamente approvato anche il ddl n. 1825 di ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Moldova per l'assistenza giudiziaria e per il riconoscimento e l'esecuzione delle sentenze in materia civile, fatto a Roma il 7 dicembre 2006.

Approvato infine in prima lettura il ddl n. 1770 di ratifica ed esecuzione del Protocollo addizionale alla Convenzione di estradizione tra la Repubblica italiana e la Repubblica argentina del 9 dicembre 1987, fatto a Roma il 31 marzo 2003.

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