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Martedì 3 Novembre 2009 alle ore 11:13

270ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

In apertura di seduta il Presidente del Senato Schifani ha celebrato la figura di Giuliano Vassalli, scomparso il 21 ottobre scorso all'età di 94 anni, ricordandone gli straordinari meriti acquisiti nei diversi ambiti di esperienza e di attività. Padre della Repubblica, grazie alla sua intensa e coraggiosa partecipazione alla Resistenza, Vassalli ha affiancato ad una straordinaria attività di giurista, accademico e avvocato insigne, un grande impegno istituzionale e politico che lo ha condotto a rivestire i ruoli di Ministro della giustizia, di membro di entrambi i rami del Parlamento, di giudice costituzionale e di Presidente della Corte costituzionale. Il suo nome resta in particolare legato alla riforma del codice di procedura penale.

Alle espressioni di cordoglio del Presidente Schifani si sono associati, anch'essi ricordando i tratti essenziali della storia umana, politica, istituzionale e accademica di Vassalli, i sen. Li Gotti (IdV), Mazzatorta (LNP), Zanda (PD) e Quagliariello (PdL). Il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali Sacconi ha infine sottolineato lo straordinario contributo che Vassalli ha offerto alla storia del Partito socialista italiano.

L'Assemblea ha quindi avviato l'esame del ddl n. 1784 di conversione in legge del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee.

Il relatore, sen. Malan (PdL), ha evidenziato come il decreto risponda alla necessità di adempiere ad obblighi comunitari già giunti in scadenza e che hanno formato oggetto di numerose procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea nei confronti dello Stato italiano. Oltre agli interventi specificamente riferiti a detti obblighi, il decreto attribuisce al Presidente del Consiglio o al Ministro delle politiche comunitarie il potere di proposta di appositi provvedimenti normativi, anche urgenti, nel caso in cui la scadenza di obblighi statali di adeguamento sia anteriore alla data di presunta entrata in vigore della legge comunitaria relativa all'anno in corso. Il relatore ha infine sottolineato l'importanza della nuova disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica che viene introdotta con l'articolo 15 del decreto-legge.

Respinte le pregiudiziali di costituzionalità illustrate dai sen. Ceccanti (PD) e Li Gotti (IdV), contro le quali è intervenuto il sen. Boscetto (PdL), in sede di discussione generale sono intervenuti i sen. Adamo (PD) e Lannutti (IdV). Il seguito della discussione è stato rinviato alla seduta pomeridiana.

Il Ministro della giustizia Alfano ha quindi reso un'informativa sul decesso del signor Stefano Cucchi avvenuto presso il reparto penitenziario dell'ospedale Sandro Pertini di Roma. Il Ministro ha affermato in premessa che Stefano Cucchi non doveva morire e che occorreva evitare che morisse ed ha dichiarato che il Governo è in prima linea per accertare celermente la verità e le eventuali responsabilità. Il Ministro Alfano ha quindi fornito tutte le informazioni disponibili sull'andamento dell'intera vicenda, dall'arresto fino alla drammatica conclusione, assicurando che le indagini amministrative e giudiziarie già avviate tenderanno in particolare ad accertare le cause delle lesioni subite da Stefano Cucchi e le ragioni dell'eventuale mancata alimentazione forzata.

I sen. Poli Bortone (UDC-SVP-Aut), Pedica (IdV), Mazzatorta (LNP), Finocchiaro (PD) e Gasparri (PdL) hanno apprezzato gli elementi di informazione offerti dal Ministro e l'impegno assunto a favore di un accertamento immediato della verità, di cui hanno diritto la famiglia, i cittadini e le istituzioni coinvolte. Si è inoltre evidenziato come il caso in esame debba spingere il Governo ad intervenire per migliorare la situazione carceraria, a partire dai necessari interventi di edilizia carceraria e dall'istituzione del Garante nazionale dei detenuti.

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