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Martedì 3 Novembre 2009 alle ore 16:07

271ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea del Senato ha proseguito l'esame del ddl n. 1784 di conversione in legge del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee.

Il Ministro per le politiche europee Ronchi ha richiamato le linee guida del decreto-legge, dal riassetto del settore dei servizi pubblici locali alle norme per l'indicazione d'origine dei prodotti e la lotta alla contraffazione, dalla soluzione dell'annoso problema del recupero degli aiuti di Stato in favore di imprese di servizi pubblici a prevalente capitale pubblico all'intervento sulle farmacie comunali, di cui il Governo intende riconsiderare la normativa sulla gestione con l'obiettivo di ricondurre tali presidi alle loro funzioni originarie, evitando che l'affidamento si possa tramutare in una sorta di speculazione.

Alla discussione generale hanno preso parte i sen. Bodega, Divina, Vallardi (LNP), Di Giovan Paolo, Vitali, Sanna, Marinaro (PD), Germontani, Saro (PdL), De Toni e Bugnano (IdV). Da parte della maggioranza è stato evidenziato come il blocco delle procedure di infrazione comporti risparmi immediati per le casse dello Stato e, in prospettiva, benefici per i lavoratori e le imprese dei settori considerati, soprattutto nel comparto tessile dove viene posto un argine contro il dilagante fenomeno della contraffazione. La vocazione ecologista che caratterizza alcune delle norme introdotte si manifesta in particolare nelle misure per l'armonizzazione delle imprese con le direttive europee in tema di riduzione delle emissioni, con la previsione di impegni di riduzione differenziati delle emissioni di C02 da Paese a Paese.

L'opposizione ha invece ribadito le riserve sulla costituzionalità del decreto già espresse nel corso della seduta antimeridiana, specie con riferimento alla eterogeneità di alcune norme rispetto ai contenuti propri del decreto stesso. Inoltre è stata sottolineata l'opportunità di modificare il Regolamento del Senato onde riconoscere alla 14a Commissione un primato rispetto ai temi trattati nel decreto. Anche con riferimento ai numerosi emendamenti presentati dalla Commissione, è stato stigmatizzato l'atteggiamento della maggioranza e del Governo che sostengono misure chiaramente incompatibili con i principi federalisti cui dicono di ispirarsi. Inaccettabile infine l'inclusione del servizio idrico nell'ambito delle norme relative alla privatizzazione di servizi di interesse economico.

L'Assemblea ha quindi avviato l'esame dell'articolato, modificato in più parti in virtù dell'approvazione di numerosi emendamenti presentati dalla Commissione. In precedenza il Governo aveva accolto due ordini del giorno, a firma rispettivamente dei sen. D'Alì (PdL) e Divina (LNP), impegnandosi da una parte a provvedere affinché vengano osservati i principi comunitari di giusto processo e sia garantito il diritto ad ottenere la liquidazione delle somme riconosciute quale equa riparazione per l'irragionevole durata del processo, dall'altra ad adottare provvedimenti nei confronti della Provincia autonoma di Trento affinché si uniformi alle direttive comunitarie in tema di riconoscimento dei titoli per l'esercizio della professione di maestro di sci. Un ordine del giorno a prima firma del sen. Cursi (PdL) è stato rinviato a domani. Concluso l'esame degli emendamenti riferiti ai primi quattordici articoli, le votazioni degli emendamenti all'articolo 15 sono state rinviate alla seduta antimeridiana di domani.

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