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Venerdì 13 Novembre 2009 alle ore 15:06

282ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha approvato in prima lettura i ddl nn. 1791 e 1790, recanti rispettivamente "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012" e "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2010)", in un testo comprendente le modifiche apportate dalla Commissione, nonché le modifiche approvate in Aula. Approvata altresì la relativa Nota di variazioni.

In sede di dichiarazioni di voto finali congiunte, il sen. Pistorio (MPA-AS) ha motivato il voto di astensione, che in Senato equivale a voto contrario, con la totale disattenzione della maggioranza e del Governo verso tutte le proposte avanzate dal Movimento per le autonomie, tanto da configurare ormai un serio problema di rapporti con il Partito della Libertà.

Il voto contrario del Gruppo è stato invece dichiarato dal sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut), che ha denunciato l'inutilità della manovra finanziaria del Governo rispetto all'andamento economico e alla situazione sociale del Paese, giacché nulla è previsto a favore di famiglie, lavoratori e piccole e medie imprese, vale a dire i soggetti più bisognosi a sostegno dei quali il Gruppo ha presentato numerosi ed importanti emendamenti, tutti bocciati da Governo e maggioranza, impegnati ad approvare in fretta una manovra spot per consentire al Senato di dedicarsi prima possibile al provvedimento sulla giustizia con cui si intende tagliare alcuni processi scomodi.

Voto contrario anche da parte del sen. Mascitelli (IdV) ad una manovra finanziaria fondata sul nulla, che delude ancora una volta il Mezzogiorno e il suo bisogno di politiche attive e che aumenta le promesse e taglia gli aiuti a famiglie ed imprese, facendo loro pagare l'immobilismo del Governo e l'incapacità di affrontare problemi incompatibili con i tempi lunghi cui l'Esecutivo si affida, dimostrando mancanza di coraggio e di senso di responsabilità.

Il sen. Massimo Garavaglia (LNP) ha invece dichiarato il voto favorevole del Gruppo ad una finanziaria di transizione verso la nuova legge di contabilità, in attesa che al Paese vengano assicurate le imprescindibili riforme in tema di federalismo fiscale, ordinamento delle autonomie locali, burocrazia e tasse, partendo però dalla soppressione del bicameralismo perfetto la cui crisi già oggi sposta all'altro ramo del Parlamento la trattazione di argomenti importanti come la cedolare sugli affitti e l'Irap, su cui peraltro sarebbe bene che il Governo assumesse proprie iniziative di sintesi piuttosto che accogliere eventuali emendamenti.

Il voto contrario del Gruppo è stato motivato dalla sen. Finocchiaro (PD) secondo cui l'esame degli emendamenti alla finanziaria ha dimostrato l'inconsistenza della politica economica di un Governo sempre più politicamente fragile e la capacità dell'opposizione di delineare politiche alternative positive per il Paese. Il Governo non riesce più a difendere neanche le sue caratteristiche identitarie, come attestano i continui tagli al comparto della sicurezza e le promesse clamorosamente disattese in tema di riduzione delle tasse. Nulla si prevede a sostegno delle famiglie e delle imprese, nessun intervento per fronteggiare la crisi e le sue nefaste conseguenze sull'occupazione, mentre si tolgono i finanziamenti per le missioni di pace all'estero e si privatizzano armamenti e beni delle Forze armate.

Infine, il sen. Azzollini (PdL) ha dichiarato il convinto voto favorevole del Gruppo ad una finanziaria che ormai si inscrive in un più ampio ventaglio di provvedimenti cui il Governo affida la propria politica economica, che sarà integrata dagli introiti dello scudo fiscale che saranno integralmente devoluti a sostegno dello sviluppo economico e per mitigare gli effetti della crisi su famiglie ed imprese. Intanto il Governo sta mantenendo la sua linea di rigore sui conti pubblici che ha già dimostrato la sua validità ponendo l'Italia in una posizione ideale per intercettare al meglio la ripresa economica; inoltre, con la manovra in esame ha dimostrato attenzione a settori come l'agricoltura, la pubblica sicurezza e la giustizia.

In precedenza l'Assemblea aveva approvato, con alcune modifiche, l'emendamento 2.3000, recante diverse disposizioni, tra le quali lo stanziamento di cento milioni di euro per il comparto sicurezza, l'incentivazione di progetti di ricerca in materia di tecnologie avanzate per l'efficienza energetica e la tutela ambientale, la proroga di agevolazioni contributive, il finanziamento di interventi a favore di produzioni agricole tipiche. Il presidente Schifani ha dichiarato inammissibili un comma dell'emendamento 2.3000 e l'intero emendamento aggiuntivo 2.0.3000, con cui si intendeva disciplinare la costituzione della cosiddetta Banca per il Sud, in quanto aventi per oggetto temi non affrontati nel corso dell'esame presso la Commissione bilancio.

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