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Martedì 24 Novembre 2009 alle ore 16:34

288ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha avviato la discussione del ddl n. 1167 recante delega al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, nonché misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico, di controversie di lavoro e di ammortizzatori sociali. Il provvedimento, collegato alla manovra finanziaria e già approvato dalla Camera dei deputati, risulta dallo stralcio, deliberato il 5 agosto 2008, di una serie di articoli del disegno di legge d'iniziativa governativa n. 1441 in tema di sviluppo economico ed è esaminato dall'Assemblea nel testo proposto dalle Commissioni riunite 1a e 11a.

I relatori, sen. Castro e Saltamartini (PdL), hanno evidenziato i principali ambiti di intervento della delega. Anzitutto le norme sulla conciliazione e sull'arbitrato intesi come strumenti per la valorizzazione del ruolo e dell'autonomia delle parti contrattuali e delle parti sociali. Vi sono poi le misure in tema di riforma del processo del lavoro, al fine di allineare la strumentazione giudiziaria ai migliori standard internazionali. Viene inoltre reintrodotto lo staff leasing, che consente alta qualità di prestazione professionale a basso costo, e si interviene in materia previdenziale. Numerosi gli interventi in tema di riforma della pubblica amministrazione, a partire dalle misure tendenti a garantire il diritto allo studio nelle università, dove viene riconosciuto l'elettorato passivo per l'elezione degli organi statutari e collegiali anche ai professori di seconda fascia. Si introducono inoltre norme innovative in materia di mobilità del personale pubblico, si interviene sul conferimento di incarichi e l'attribuzione di funzioni dirigenziali e si prevede la possibilità per i pubblici dipendenti di chiedere un anno di aspettativa per avviare attività professionali e imprenditoriali. Viene inoltre riconosciuta la specificità delle Forze armate, delle Forze di Polizia e del Corpo dei vigili del fuoco onde equiparare, anche sul piano economico, normativo e funzionale, il personale statale in regime di diritto pubblico e quello in regime non delegificato. Si introducono norme di riordino dei congedi, delle aspettative e dei permessi, si interviene in materia di portatori di handicap e di misure relative al sostegno della paternità e della maternità, si modifica la concezione secondo cui il certificato di malattia debba contenere semplicemente l'attestazione della prognosi e non della diagnosi, si innova in tema di incarichi del personale del comparto sicurezza nella pubblica amministrazione, si omogeneizza l'istituto del comando delle forze militari presso altre pubbliche amministrazioni e si innova in materia di requisiti di accesso ai gruppi sportivi delle Forze armate e delle Forze dell'ordine, nonché in tema di ruoli tecnici della Polizia di Stato.

Le relatrici di minoranza, sen. Ghedini ed Incostante (PD), hanno invece espresso un giudizio negativo sul provvedimento, estremamente deludente, disomogeneo e incapace di offrire valide soluzioni alle questioni che attengono al lavoro, agli strumenti di tutela e valorizzazione del lavoro, alla promozione delle politiche di innovazione del mercato del lavoro e alla lotta al lavoro nero, tutte problematiche cruciali in un Paese che vede una crescita della disoccupazione, in particolare giovanile, molto più rapida rispetto ad altri Paesi e alla media OCSE. Il disegno di legge non riesce né a rendere più efficiente l'attuale carente sistema di stabilizzatori automatici dell'occupazione e della distribuzione del reddito né a modernizzare le politiche attive del lavoro. Particolarmente criticabili appaiono le misure in materia di contrasto al lavoro sommerso e di variazione dell'orario di lavoro; inoltre, la modifica in materia di certificazione dei contratti di lavoro e di conciliazione ed arbitrato risulta pesantemente squilibrata a favore della parte datoriale rispetto al diritto all'autotutela dei lavoratori. Positiva invece la soppressione della discriminatoria norma che prevedeva la territorializzazione dei concorsi.

Il Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali Viespoli ha sottolineato la rilevanza del disegno di legge che esalta con forza e determinazione il processo già avviato di ampliamento delle tutele e delle garanzie per i lavoratori subordinati e che si inserisce in un più vasto disegno riformatore che tiene conto anche delle esigenze degli inoccupati e dei disoccupati.

Dopo la reiezione di una pregiudiziale volta a non procedere all'esame del provvedimento, illustrata dal sen. Li Gotti (IdV), con interventi a favore del sen. Ichino (PD) e contro del sen. Giuliano (PdL), si è svolta la discussione generale cui hanno preso parte i sen. Spadoni Urbani, Pichetto Fratin (PdL), Lannutti, Pardi (IdV), Valli, Maraventano (LNP) e Nerozzi (PD). Esaurite le votazioni degli emendamenti riferiti agli articoli dall'1 al 4-ter il seguito dell'esame dell'articolato è stato rinviato alla seduta antimeridiana di domani.

In apertura di seduta, il Presidente Chiti aveva espresso il cordoglio del Senato per la tragedia verificatasi ieri nei pressi dell'aeroporto di Pisa, dove un aereo da trasporto dell'Aeronautica militare è precipitato in fase di addestramento causando la morte di tre ufficiali piloti e due sottufficiali. L'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio in segno di lutto. Alle espressioni della Presidenza si sono associati i sen. Pinotti (PD), Divina (LNP), Tofani (PdL) e Lannutti (IdV).

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