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Giovedì 26 Novembre 2009 alle ore 09:33

291ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha approvato in prima lettura e con modificazioni il ddl n. 1167, collegato alla manovra finanziaria, recante delega al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, nonché misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico, di controversie di lavoro e di ammortizzatori sociali.

In sede di esame e votazione dell'articolato, il Governo ha accolto ordini del giorno che lo impegnano a promuovere la messa in sicurezza degli edifici scolastici; a prevedere uno stanziamento per garantire continuità occupazionale nello svolgimento di servizi presso gli istituti scolastici agli ex lavoratori impegnati in attività socialmente utili; a monitorare le retribuzioni nell'ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con pubbliche amministrazioni e a riferire al Parlamento, entro sei mesi, tutti i casi di compensi che superino il trattamento annuo lordo spettante ai parlamentari; a sostenere i genitori con figli portatori di handicap; ad alleviare il disagio sociale in Liguria promuovendo un tavolo di lavoro fra parti sociali e INAIL. L'Assemblea ha approvato inoltre un ordine del giorno che impegna il Governo a valutare, in sede di rinnovo dei contratti del pubblico impiego, l'applicazione di un coefficiente territoriale.

In sede di dichiarazioni di voto finale sono intervenuti i sen. Carlino (IdV), Mauro (LNP), Treu (PD) e Giuliano (PdL).

Le opposizioni hanno motivato il voto contrario con rilievi di metodo e di merito: il provvedimento è disorganico, tardivo, incapace di affrontare l'emergenza occupazionale provocata dalla crisi economica. Le deleghe conferite al Governo sono eccessivamente generiche ed è particolarmente grave la decisione di differire l'urgente riforma in senso universalistico degli ammortizzatori sociali. Il PD ha sottolineato, in particolare, che la riforma del processo di lavoro va nella direzione opposta a quella dell'auspicata semplificazione e le norme sulla certificazione e l'arbitrato sono esposte a pronunce di illegittimità della Corte costituzionale. L'Italia dei Valori, invece, ha criticato un impianto complessivo che, valorizzando l'autonomia di parti sociali con differente forza contrattuale, sbilancia ulteriormente a favore della parte datoriale il rapporto di lavoro.

I Gruppi di maggioranza hanno argomentato il voto favorevole con diversi accenti. Il PdL ha sottolineato che la complessità del provvedimento, esito anche di un esame lungo e approfondito, rispecchia la situazione molto articolata del mondo del lavoro. Le disposizioni sul lavoro pubblico e privato si inquadrano in un disegno complessivo di modernizzazione del Paese che mira a rendere più efficiente ed efficace l'azione della pubblica amministrazione. Le norme sulla conciliazione e sull'arbitrato, in particolare, sono il frutto di una sintesi equilibrata tra l'esigenza di valorizzare l'autonomia delle parti e quella di stabilire per legge principi validi universalmente. La reintroduzione dello staff leasing costituisce, infine, un valido ausilio per le piccole e medie aziende.

La Lega Nord ha rivendicato alla propria iniziativa l'introduzione del principio di rappresentatività territoriale dei sindacati, la previsione di un monitoraggio sulle retribuzioni dei manager pubblici, il possibile inserimento in sede di contrattazione di un coefficiente territoriale per tenere conto del più alto costo della vita nelle Regioni settentrionali. Ha sottolineato, infine, che la norma sulla territorializzazione dei concorsi pubblici sarà approvata in altro provvedimento.

L'Assemblea ha quindi approvato in via definitiva il ddl 1500-B, recante ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo degli Emirati Arabi Uniti relativo alla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Dubai il 13 dicembre 2003. Nel corso della discussione i sen. Perduca (PD), Vita (PD) e Pedica (IdV) hanno espresso forti riserve sull'articolo 5 del trattato che riguarda l'individuazione dei materiali di armamento che possono essere oggetto di scambio fra le parti.

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