Senato TV

Giovedì 12 Gennaio 2012 alle ore 09:34

655ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea del Senato ha avviato la discussione sulla costituzione in giudizio del Senato della Repubblica per resistere in un conflitto di attribuzione in relazione ad un procedimento penale riguardante il senatore Castelli. Nella seduta del 21 dicembre 2011, la Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari ha espresso, a maggioranza, parere favorevole alla costituzione in giudizio del Senato dinanzi alla Corte costituzionale per resistere nel citato conflitto. La votazione finale da parte dell'Assemblea è stata fissata dalla Conferenza dei Capigruppo per la seduta di martedì 17 gennaio.

I sen. Li Gotti (IdV) e Casson (PD) hanno ricordato i termini della vicenda, nata da un dibattito televisivo nel corso del quale, a fronte dell'evocazione di un comportamento messo in atto dall'allora Ministro Castelli, in particolare l'aver saltellato, nell'ambito di una manifestazione pubblica, cantando lo slogan "Chi non salta italiano è", rispondeva accusando l'interlocutore (l'ex Ministro della giustizia Diliberto) di collusione con il terrorismo. Ad avviso dei sen. Li Gotti e Casson non è possibile che il Senato, spendendo pubblico denaro in una fase di crisi che imporrebbe sobrietà, si costituisca in giudizio, scomodando prerogative tutelate dalla Costituzione per affermare temerariamente la ministerialità delle opinioni e delle azioni del senatore Castelli.

Costituirsi in giudizio è invece un diritto-dovere del Senato per i sen. Mazzatorta (LNP) e Compagna (PdL) che hanno sottolineato come in gioco non sia il merito della vicenda e delle dichiarazioni rese dal sen. Castelli, quanto piuttosto la dignità della funzione parlamentare in difesa della quale non si può che rivendicare l'insindacabile assegnazione al Parlamento, sancita da una norma di rango costituzionale, del diritto di ultima parola sulla ministerialità o meno di un atto o di un comportamento.

A conclusione del dibattito è intervenuto anche il sen. Castelli (LNP) rilevando come non sia importante la vicenda processuale in sé, nel corso della quale si è già registrato un giudizio di assoluzione in primo grado e che probabilmente si concluderà con la prescrizione, bensì la riaffermazione della centralità del Parlamento e la difesa del principio della separazione dei poteri.

Fine pagina

Vai a: