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Martedì 24 Gennaio 2012 alle ore 15:02

662ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Ministro dell'interno Cancellieri ha reso un'informativa al Senato sul blocco dell'autotrasporto in Sicilia.

Il Governo ha aperto un tavolo di confronto sui temi della protesta degli autotrasportatori - la crisi del settore, gli aumenti dei prezzi dei carburanti, delle tariffe autostradali e dei premi assicurativi, le inadeguatezze infrastrutturali - e il Presidente del Consiglio incontrerà domani il Presidente della Regione Sicilia. Nato dal fermo decretato dalla sigla sindacale degli autotrasportatori ribelli, il cosiddetto movimento dei forconi siciliani si è esteso all'Italia continentale, coinvolgendo anche altre categorie, tra cui agricoltori e studenti, e ricorrendo a forme di protesta che, per violazione delle norme sullo sciopero e per il rischio di infiltrazioni malavitose, presentano profili penali. Assicurato che la situazione in Sicilia è in via di normalizzazione, anche se sussistono criticità in altre parti del territorio nazionale, il Ministro ha dato conto delle misure adottate per alleviare disagi e difficoltà nella mobilità, nell'approvvigionamento di beni di prima necessità e nella fornitura di servizi essenziali.

Nel dibattito conseguente all'informativa sono intervenuti: i sen. Pistorio (Misto-MPA-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud), Fleres (CN-Io Sud-FS), Di Nardo (IdV), Strano (Per il Terzo Polo: ApI-FLI) che hanno sottolineato le radici sociali della protesta, condannandone le forme estreme e auspicando un intervento del Ministro dello sviluppo, delle infrastrutture e dei trasporti. Il sen. Lumia (PD) ha invitato le autorità competenti a indagare su possibili infiltrazioni mafiose e a utilizzare meglio i fondi per le aree sottoutilizzate, mentre il sen. D'Alì (PdL) ha chiamato in causa le responsabilità del governo autonomo siciliano che ha tollerato situazioni di illegalità diffusa. Sottolineando che gran parte delle istanze degli autotrasportatori sono state accolte nel decreto sulle liberalizzazioni, il sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI) ha denunciato i danni economici provocati dal blocco autostradale e i rischi di strumentalizzazione della protesta. Completamente diversa la posizione del sen. Stiffoni (LNP), che ha espresso solidarietà ai lavoratori la cui protesta evidenzia che il Governo in carica è privo di consenso popolare.

L'Assemblea ha quindi ripreso l'esame dell'articolato , avviato nella seduta di giovedì 19 gennaio, del ddl n. 3074di conversione in legge del decreto-legge 22 dicembre 2011, n. 211, recante interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri. Noto come svuotacarceri, il decreto-legge accelera la convalida dell'arresto, introduce il divieto di conduzione dell'arrestato nella casa circondariale e prevede l'estensione a diciotto mesi del periodo di pena che può essere scontato agli arresti domiciliari. In attesa del parere della Commissione bilancio, è stato accantonato l'emendamento dei relatori 1.700/200 (testo 2), sulla custodia dell'arrestato. Rinviata anche la votazione dell'emendamento 3.0.4 (testo 2), sul superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, e degli emendamenti all'articolo 2. Respinti o ritirati gli emendamenti riferiti agli articoli 4 e 6. Il Presidente del Senato ha preannunciato l'intenzione di convocare domani una seduta notturna per concludere l'esame del provvedimento e garantire alla Camera dei deputati tempi adeguati per la conversione.

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