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Mercoledì 25 Gennaio 2012 alle ore 15:40

664ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea ha proseguito la discussione, iniziata nella seduta antimeridiana, delle mozioni e delle comunicazioni del Presidente del Consiglio sulla politica europea. Sono stati approvati diversi atti di indirizzo: le mozioni n. 529 (testo 2) della sen. Bonino (PD), sul rilancio del progetto federale europeo; n. 531 (testo 2) della sen. Poli Bortone (CN-Io Sud-FS), sulla fiscalità di vantaggio per le aree sottoutilizzate; n. 533 (testo3) del sen. Belisario (IdV), che avanza proposte in tema di politiche di coesione e sviluppo, investimenti infrastrutturali, Agenzia europea dei beni comuni e regole per la finanza. E' stato accolto anche l'ordine del giorno G1 del sen. Baldassarri (Per il Terzo Polo: ApI-FLI), che suggerisce di ridurre il debito tramite l'alienazione del patrimonio pubblico e di sostenere la crescita tramite tagli della spesa corrente, lotta alla corruzione, riforma del mercato del lavoro, privatizzazioni e liberalizzazioni. La mozione n. 534, presentata dai Capigruppo di PD, PdL, UDC, Terzo Polo e Coesione Nazionale, è stata approvata con emendamenti della Lega Nord che richiamano le radici giudaico-cristiane dei popoli europei, la difesa della sovranità nazionale e la qualità dell'azione di risanamento posta in essere dopo l'entrata in vigore del Trattato di Maastricht. Oltre alla mozione unitaria, che annovera tra i suoi obiettivi il rilancio del metodo comunitario e del ruolo dell'Italia nel processo di integrazione politica, la considerazione del ciclo economico, del sistema pensionistico, del risparmio privato nella riduzione del debito pubblico, il ruolo più attivo della Banca centrale europea, l'emissione di eurobond, la gestione comune dei debiti sovrani, la creazione di un'agenzia di rating europea, sono state accolte le risoluzioni nn. 2 e 23 che approvano le comunicazioni del Presidente del Consiglio. Rigettate le premesse della mozione n. 532 del sen. Bricolo (LNP), sono stati approvati per parti separate i singoli punti del dispositivo ad eccezione dei capoversi riguardanti l'ammorbidimento del piano di rientro dal debito. Sono state invece respinte, con l'astensione del PdL e il voto contrario del PD, che ha protestato per l'ammissione alla discussione di questioni estranee all'ordine del giorno, le proposte di risoluzione presentate dalla Lega Nord in tema di modifica della politica agricola comunitaria, gradualità nell'applicazione delle recenti misure previdenziali, estensione delle tutele dei lavoratori, freno ad ulteriori allargamenti dell'Unione europea, sostegno al settore ittico, scorporo delle spese di investimento dal Patto di stabilità, esenzione dall'IMU per pensionati, cassintegrati e disoccupati, subordinazione dei finanziamenti statali alle Regioni al rientro dal deficit sanitario, revisione della disciplina fiscale sugli immobili rurali, nuovo regime dei minimi, revisione del sistema impositivo sulle banche locali cooperative, lotta all'evasione fiscale, liberalizzazione del traffico aereo a Malpensa, controllo dei prezzi e trasparenza finanziaria, assegnazione degli appalti alle piccole e medie imprese, pronunciamento popolare sulla cessione di quote di sovranità.

Il Senato ha quindi approvato, con modificazioni, il ddl n. 3074di conversione in legge del decreto-legge 22 dicembre 2011, n. 211, recante interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri. Il testo passa ora all'esame della Camera. Hanno svolto dichiarazione di voto a favore del provvedimento il sen. Del Pennino (Misto), che ha paventato difficoltà applicative in mancanza di luoghi adeguati di trattenimento delle persone arrestate e ha auspicato una revisione della legge Bossi-Fini per favorire l'espiazione della pena nei Paesi di origine; il sen. Bruno (Per il Terzo polo ApI-FLI), il quale ha criticato una falsa informazione che spaccia per indulto una misura che aumenta in realtà il periodo residuo di pena da scontare agli arresti domiciliari, ha auspicato investimenti in nuove tecnologie e l'introduzione negli istituti di pena di lavori socialmente utili; il sen. Serra (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI) che, pur denunciando l'inidoneità delle celle di sicurezza e il rischio che le forze di polizia siano distolte da più urgenti compiti di sicurezza, ha sottolineato la necessità di intervenire rispetto ad un'emergenza che provoca un elevato numero di suicidi; la sen. Della Monica (PD) che, richiamando i principi costituzionali in tema di dignità della persona e finalità rieducativa della pena, ha sottolineato positivamente il dimezzamento dei tempi di convalida dell'arresto, l'introduzione di norme di garanzia per i detenuti, il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. Pur annunciando voto favorevole, il sen. Mugnai (PdL) ha posto l'accento sulla complessità del tema, sulla difficoltà di affrontarlo con la decretazione d'urgenza e sul carattere residuale della soluzione individuata per ridimensionare il fenomeno delle porte girevoli. Analoghe considerazioni ha espresso il sen. Centaro (CN-Io Sud-FS), che ha lamentato un difetto di concertazione, ha espresso il timore che il problema delle cosiddette porte girevoli - l'elevato numero di detenuti che transita nelle case circondariali per pochi giorni - rimanga irrisolto e ha auspicato maggiori investimenti nel settore della giustizia. In dissenso dal Gruppo di Coesione Nazionale, il sen. Fleres ha annunciato l'astensione.

Hanno svolto dichiarazione di voto contraria il sen. Li Gotti (IdV), che ha espresso perplessità sulle scelte del Governo che non ha tentato la strada della detenzione domiciliare rafforzata e della sperimentazione del braccialetto elettronico; e il sen. Mura (LNP), che ha accusato la maggioranza di sottovalutare l'impatto sociale dei reati minori, di varare un indulto mascherato, di licenziare misure inutili e dannose perché il problema del sovraffollamento può essere affrontato solo attraverso l'edilizia carceraria, gli accordi internazionali per lo sconto di pena nei Paesi di origine, l'introduzione negli istituti di pena di lavori di pubblica utilità.

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