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Giovedì 2 Febbraio 2012 alle ore 09:35

669ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha approvato, in prima lettura e con modificazioni, il ddl n. 3075 di conversione in legge del decreto-legge 22 dicembre 2011, n. 212, recante disposizioni urgenti in materia di composizione delle crisi da sovraindebitamento e disciplina del processo civile.

La seduta è stata dedicata all'esame dell'articolo 1 del decreto, precedentemente accantonato insieme ai successivi fino all'articolo 11, in quanto l'intero capo I, recante disposizioni in materia di composizione delle crisi da sovraindebitamento del consumatore, ha formato oggetto di un emendamento governativo, successivamente modificato e sostituito con una riformulazione della Commissione di merito, interamente sostitutivo che ridisegna il citato capo I con 21 nuovi articoli che tengono conto della recente intervenuta approvazione di un disegno di legge vertente sulla stessa materia.

L'emendamento della Commissione introduce la possibilità per il consumatore di proporre un piano per porre rimedio a situazioni di sovraindebitamento, inteso come una situazione di definitiva incapacità della persona fisica di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni. Il testo individua i presupposti di ammissibilità della proposta e fissa il contenuto del piano. Vengono stabilite le regole per il deposito della proposta, viene normato il procedimento di omologazione di cui si individuano gli effetti, si inseriscono norme per l'esecuzione del piano omologato e si disciplinano revoca e cessazione degli effetti dell'omologazione. Altre misure riguardano la liquidazione del patrimonio, nonché gli strumenti e le procedure ad essa relativi. Un terzo gruppo di norme attiene agli organismi di composizione della crisi, all'esdebitazione e alle sanzioni.

L'andamento dell'esame dei numerosi subemendamenti presentati al testo della Commissione è stato caratterizzato dalla trasformazione in ordini del giorno di numerose proposte di modifica avanzate dal Gruppo PD. Approvato anche un emendamento aggiuntivo che modifica la legge n. 3 del 2012 recante diposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento.

In sede di dichiarazioni di voto finali, il voto favorevole dei rispettivi Gruppi è stato motivato dal sen. Centaro (CN:GS-SI-PID-IB) con l'opportunità di garantire il sostegno al percorso avviato dal Governo, che però dovrebbe evitare di abusare della decretazione d'urgenza e sfuggire ad eccessi di tecnicismo a danno di una visione politica complessiva; dal sen. Li Gotti (IdV), che ha evidenziato come l'applicazione ai privati cittadini delle procedure concorsuali già previste per le società consentirà di rendere meno drammatico il confronto tra il consumatore ed Equitalia; dal sen. Bruno (Terzo Polo:API-FLI), non solo con riferimento alle importanti novità contenute nel capo I, ma anche perché il decreto consentirà di deflazionare il contenzioso civile derivante dal recupero forzoso del credito; dal sen. Serra (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), secondo il quale il decreto elimina una discriminazione ai danni del consumatore nella gestione di situazioni di conflitto relativi al debito ed assicura maggiore efficienza e tempestività alla giustizia civile; dalla sen. Della Monica (PD) che ha illustrato i risultati che potranno essere conseguiti da un testo frutto di una piena e virtuosa collaborazione tra Parlamento e Governo, da considerare un primo passo verso una più articolata disciplina della materia; infine, dal sen. Benedetti Valentini (PdL), che ha però stigmatizzato l'abuso della decretazione d'urgenza finora fatto dal Governo, al quale ha rivolto l'invito a tenere concretamente conto delle indicazioni provenienti dal Parlamento.

Contrario invece il voto dichiarato dal sen. Divina (LNP) secondo cui, oltre a costituire un pericoloso precedente anche in termini di anomalie inserite nel procedimento legislativo, il decreto introduce misure tra loro contraddittorie e che vanno nella direzione opposta rispetto alla semplificazione da tutti auspicata. In dissenso dai rispettivi Gruppo, hanno dichiarato voto contrario i sen. Caruso (PdL) e Lannutti (IdV).

In apertura di seduta, il sen. Lauro (PdL) ha chiesto la dichiarazione d'urgenza in ordine al ddl n. 3104 recante norme antimafia, antillecito, antievasione e per la tutela della trasparenza, anche societaria, nel gioco d'azzardo.

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