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Martedì 7 Febbraio 2012 alle ore 16:10

670ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha approvato la Terza relazione intermedia sull'attività svolta dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette "morti bianche". (Doc. XXII-bis, n. 5)

Il relatore, sen. Tofani (PdL), ha osservato anzitutto che il sistema di tutela della salute e sicurezza sul lavoro è stato completato e occorre solo concludere l'emanazione di atti normativi secondari. Importante è avviare quanto prima il Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP) e incidere positivamente sul raccordo tra le istituzioni competenti. Il principale punto dolente è il funzionamento, ancora carente, dei comitati regionali di coordinamento, snodo essenziale per assicurare il necessario raccordo sia tra il livello decisionale statale e periferico, sia tra gli enti territoriali competenti. La Commissione intende inoltre portare avanti un'apposita proposta normativa mirante ad escludere dalle limitazioni del regime comunitario degli aiuti di Stato tutte le agevolazioni volte ad accrescere la sicurezza delle macchine e attrezzature da lavoro, di qualunque settore, al fine di favorirne un migliore utilizzo. Preoccupanti lacune emergono nella normativa del settore delle attività pirotecniche e, più in generale, non esiste ancora un'adeguata diffusione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e dei rappresentanti territoriali dei lavoratori per la sicurezza. La Commissione segue con attenzione anche gli aspetti della ricerca scientifica e dell'alta formazione in materia e sottolinea l'esigenza di perseguire una formazione intesa come processo educativo rivolto ai lavoratori e ai datori di lavoro. Va implementata la sicurezza degli edifici scolastici e l'adeguatezza degli edifici pubblici, anche mediante la reintroduzione del fascicolo del fabbricato. La commissione ribadisce infine che il settore degli appalti e dei subappalti resta uno dei più critici per il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

La discussione e le dichiarazioni di voto finali, cui hanno preso parte i sen. De Luca, Donaggio, Casson, Nerozzi (PD), Carlino, Bugnano (IdV), De Angelis (Terzo Polo:API-FLI), Maraventano, Castelli, Mazzatorta (LNP), Bianchi, Spadoni Urbani (PdL), Fosson (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), hanno evidenziato valutazioni positive sul lavoro svolto dalla Commissione di inchiesta e hanno offerto occasione per illustrare i contenuti delle risoluzioni presentate sugli argomenti oggetto dell'indagine.

La dichiarazione di inammissibilità per estraneità alla materia delle risoluzioni presentate dal Gruppo Lega Nord e dal Gruppo IdV, vertenti su alcuni aspetti del mercato del lavoro con particolare riferimento all'articolo 18 dello statuto dei lavoratori, ha dato luogo ad un dibattito nel quale i sen. Mazzatorta, Bricolo (LNP) e Belisario (IdV) hanno contestato la determinazione presidenziale rivendicando la correlazione tra la dimensione occupazionale e la sicurezza sui luoghi di lavoro, mentre il sen. Legnini (PD) ha manifestato un'opinione favorevole alla dichiarazione di inammissibilità.

Il Vice Ministro per il lavoro e le politiche sociali Martone ha espresso un parere favorevole, pur chiedendo ed ottenendo alcune modifiche, alle restanti proposte di risoluzione, presentate dai Gruppi PD, PdL e IdV, con cui sono stati tradotti in impegni per l'Esecutivo le principali indicazioni unanimemente concordate in Commissione. Le tre risoluzioni sono poi state approvate dall'Assemblea.

Il sen. Lauro (PdL) ha quindi motivato le ragioni della richiesta di dichiarazione d'urgenza, ai sensi dell'articolo 77 del Regolamento, in ordine al ddl n. 3104 recante norme antimafia, anti-illecito, antievasione e per la tutela della trasparenza, anche societaria, nel gioco d'azzardo.

A sostegno della richiesta, supportata da cento senatori, sono intervenuti i sen. Li Gotti (IdV), Vallardi (LNP), De Sena (PD) e Gramazio (PdL) che hanno sottolineato l'abnorme dimensione ormai raggiunta dal fenomeno del gioco d'azzardo, contro il quale non c'è un adeguato sistema normativo di contrasto, lacuna di cui stanno pagando le conseguenze in particolare le giovani generazioni e in generale un numero sempre più alto di italiani e di cui invece beneficiano le organizzazioni criminali e mafiose.

L'Assemblea ha quindi approvato all'unanimità la richiesta di dichiarazione d'urgenza, con il conseguente dimezzamento di tutti i termini procedurali che si estenderà anche ad altri ddl sulla stessa materia qualora la Commissione di merito ne decidesse l'accorpamento con il ddl n. 3104.

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