Senato TV

Mercoledì 7 Marzo 2012 alle ore 16:38

687ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha approvato le mozioni e l'ordine del giorno presentati da diversi Gruppi sulla crisi del settore ippico.

I sen. Tomassini (PdL), Piscitelli (CN:GS-SI-PID-IB-FI), Mura (LNP), Di Nardo (IdV) e Legnini (PD) hanno illustrato gli strumenti con cui si chiede al Governo di impegnarsi per rivitalizzare un settore in lenta agonia. Si chiede, tra l'altro, di istruire immediatamente una sede di confronto con il mondo dell'ippica italiana presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali; di reperire le risorse necessarie a scongiurare la chiusura delle attività a partire dell'anno 2012; di prevedere i controlli necessari ad evitare che scuderie ed allevatori senza scrupoli si rendano complici di macellazioni clandestine; di tutelare l'occupazione dei lavoratori e operatori del settore; di prorogare le disposizioni legislative che attribuiscono al settore ippico quota parte delle entrate provenienti dai giochi e dalle scommesse pubbliche o, in alternativa, di individuare nuove fonti di finanziamento; di prevedere una diversa ripartizione della posta di gioco delle scommesse ippiche; di procedere ad una riduzione dei costi e alla razionalizzazione della struttura operativa dell'Assi; di intensificare i controlli per impedire infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, inasprendo le sanzioni per chi organizza o partecipa a corse clandestine e prevedendo il divieto di possedere cavalli, scuderie o attività inerenti all'ippica per i pregiudicati per reati a danno di animali, scommesse clandestine e gioco d'azzardo; di assicurare rigorosi controlli fiscali sulle attività di compravendita dei cavalli dismessi per prevenire il loro riutilizzo in corse clandestine o macellazioni abusive; di riconoscere ai cavalli lo status di animali d'affezione; di intensificare i controlli veterinari nell'ambito delle corse dei cavalli.

Il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Polillo ha espresso parere favorevole, con una richiesta di modifica, sulle mozioni e sull'ordine del giorno giacché il Governo è consapevole della specificità del settore dell'ippica e delle scommesse ad esso collegate, il cui appeal sta venendo meno rispetto ad altre forme di gioco, con conseguenze negative su un mondo che esprime valori importanti e che garantisce lavoro a numerosi addetti. Il Governo, che ha dato vita ad un apposito tavolo di lavoro presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, è peraltro già intervenuto con misure tampone, attraverso il decreto milleproroghe, per fronteggiare l'emergenza ed ha inserito nel provvedimento sulla semplificazione una serie di misure volte a razionalizzare e riorganizzare il comparto.

Le comuni preoccupazioni sul destino dell'ippica italiana e la convergenza sulle misure da adottare per fronteggiare la grave crisi che la attraversa sono chiaramente emerse nel corso della discussione e delle dichiarazioni di voto finali cui hanno preso parte i sen. Amati (PD), Thaler Ausserhofer, Pinzger (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), Andria, Vitali (PD), De Feo, Rizzotti (PdL), Di Nardo (IdV), Carrara (CN:GS-SI-PID-IB-FI), Strano (Terzo Polo:API-FLI) e Mura (LNP).

L'Assemblea ha quindi avviato la discussione di mozioni sulle accise sui carburanti nelle zone di confine, la cui votazione è stata rinviata alla prossima settimana su richiesta del Governo. Le mozioni sono state illustrate dai sen. Butti, Camber (PdL), Viespoli (CN:GS-SI-PID-IB-FI), Galioto, Pinzger (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), Divina (LNP), Li Gotti (IdV) e Pistorio (MPA-AS), i quali hanno sottolineato come l'aumento inarrestabile del prezzo dei carburanti, oltre a conseguenze nefaste su molti comparti economici e sui relativi livelli occupazionali, abbia reso ancora più eclatante il fenomeno del pendolarismo del pieno verso gli Stati confinanti, con una perdita per l'erario di oltre 500 milioni di euro. Alla luce dell'impegno recentemente assunto dal Governo in Parlamento, si attende che le richieste contenute nelle mozioni possano trovare accoglimento nel prossimo decreto fiscale.

Fine pagina

Vai a: