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Giovedì 8 Marzo 2012 alle ore 09:34

688ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha approvato a larga maggioranza una mozione unitaria sul riequilibrio della rappresentanza politica. La sen. Germontani (Terzo Polo:API-FLI) ha infatti ritirato la mozione di cui era prima firmataria per confluire nel nuovo testo della mozione firmata da rappresentanti di tutti i Gruppi. Unica voce dissonante quella della sen. Poretti (Radicali nel PD) che ha considerato degradante e fuorviante la richiesta al Governo di intervenire per risolvere un problema di riequilibrio di genere che è invece tutto interno ai partiti politici.

La mozione è stata illustrata dalla sen. Bianconi (PdL) che ha motivato le richieste che impegnano il Governo a sostenere, nel corso dell'esame dei disegni di legge di riforma del sistema elettorale, iniziative parlamentari finalizzate all'introduzione di un principio di non discriminazione che assicuri un'equilibrata rappresentanza di entrambi i generi e consenta il superamento di criteri improntati alla discrezionalità da parte dei partiti.

Il vice ministro del lavoro e delle politiche sociali Martone, premesso che in Italia le donne sono purtroppo ancora ben lontane dal raggiungere posizioni di parità rispetto agli uomini sia in ambito politico che economico, ha sottolineato la rilevanza del ddl attualmente all'esame del Parlamento che, proprio al fine di assicurare una maggiore partecipazione delle donne all'attività politica, introduce le quote di lista e la cosiddetta doppia preferenza di genere. Se approvato, il provvedimento sarà in grado di promuovere e assecondare un progressivo e naturale innalzamento della presenza femminile negli organi rappresentativi più vicini ai territori e alle popolazioni.

Nel corso della discussione e delle dichiarazioni di voto finali hanno preso parte i sen. Legnini, Vittoria Franco, Allegrini, Finocchiaro (PD), Ghigo, De Feo, Giovanardi, Malan (PdL), Pedica, Carlino (IdV), Viespoli, Poli Bortone (CN:GS-SI-PID-IB-FI) e Baio (Terzo Polo:API-FLI), Germontani (Terzo Polo:API-FLI), Sbarbati (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI). Il dibattito ha evidenziato come la presenza femminile nel Parlamento italiano e la partecipazione femminile in genere alla vita pubblica risultino ancora fortemente deficitarie rispetto a quelle di molti altri Paesi, così come ancora situazioni di discriminazione permangono nelle funzioni apicali all'interno delle aziende e nel mondo del lavoro in genere. Il tema è come indirizzare la forza e il protagonismo delle donne italiane affinché tali energie, attualmente sprecate come autorevolmente rilevato anche dal Capo dello Stato, possano essere utilizzate per la crescita democratica del Paese e per incrementare il livello di libertà ed equità. I diversi interventi hanno, tra l'altro, sottolineato come l'agenda donne debba essere nel cuore della strategia politica del Governo e si è evidenziato che il riequilibrio della rappresentanza è questione preliminare che deve influenzare la scelta del nuovo sistema elettorale. Al di fuori degli impegni contenuti nella mozione, sono inoltre state avanzate alcune proposte specifiche, come quelle di dotare di portafoglio il Ministero per le pari opportunità e di istituire una Commissione parlamentare dedicata al tema. In dissenso dal Gruppo, il sen. Baldassarri (Terzo Polo:API-FLI) ha dichiarato voto di astensione non ritenendo risolutivo il criterio delle quote, che non incide sui veri motivi di discriminazione ai danni della generalità delle donne.

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