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Mercoledì 14 Marzo 2012 alle ore 09:31

691ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha approvato, in prima lettura, il ddl n. 3174 di conversione in legge del decreto-legge 27 febbraio 2012, n. 15, recante disposizioni urgenti per le elezioni amministrative del maggio 2012.

Il relatore, sen. Vizzini (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), ha spiegato come il decreto, a cui la Commissione di merito non ha ritenuto di proporre modifiche, abbia l'unico scopo di anticipare i termini di presentazione delle liste e delle candidature per le elezioni amministrative della primavera del 2012, fissate per domenica 6 maggio; ciò al fine di evitare che alcuni adempimenti a carico dei delegati di lista e dei componenti delle commissioni elettorali circondariali debbano essere svolti in coincidenza con le festività pasquali.

I sen. Pardi (IdV), Mauro Maria Marino, Adamo (PD), Saltamartini, Benedetti Valentini (PdL) e Mura (LNP), intervenuti in discussione generale e in sede di dichiarazioni di voto finali, hanno tutti convenuto sulla necessità e l'urgenza dell'intervento legislativo proposto. Approvato anche un ordine del giorno del relatore che chiede al Governo di assumere l'iniziativa per la nomina a commissari degli attuali presidenti di Provincia fino al rinnovo degli organi di governo dei rispettivi enti, e comunque non oltre il 31 dicembre 2012.

L'Assemblea ha quindi approvato, a scrutinio segreto, le conclusioni della Giunta per le elezioni e le immunità parlamentari volte a negare l'autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni telefoniche cui ha preso parte il senatore Carlo Vizzini nell'ambito di un procedimento penale (doc. IV, n. 13).

Il relatore, sen. Sarro (PdL), ha riferito come la Giunta, seppure non all'unanimità, abbia ritenuto che i fatti oggetto della richiesta di autorizzazione sono riconducibili alla normale attività di un parlamentare relativamente ad iniziative e fatti che hanno una rilevanza di carattere generale o che sono riferiti a un'attività di sostegno e promozione dei prodotti italiani all'estero.

Le ragioni alla base del voto contrario alle conclusione della Giunta da parte dei rispettivi Gruppi, legate essenzialmente alla natura casuale delle intercettazioni e all'assenza di fumus persecutionis ai danni del sen. Vizzini, sono state espresse dai sen. Leddi (PD), Li Gotti (IdV) e Mazzatorta (LNP), mentre a favore si sono dichiarati i sen Longo (PdL), Serra (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI) e Russo (Terzo Polo:API-FLI).

Il Senato ha quindi ripreso la discussione dei ddl nn. 850 e 2058 di ratifica ed esecuzione della Convenzione penale sulla corruzione, fatta a Strasburgo il 27 gennaio 1999, nel testo proposto dalle Commissioni riunite che fa salvi i primi due articoli di ratifica mentre sopprime i restanti articoli recanti norme di adeguamento dell'ordinamento interno.

Con gli interventi dei sen. Baio (Terzo Polo:API-FLI), Valentino, Mugnai, Malan (PdL) e Mazzatorta (LNP) si è conclusa la discussione generale; il sen. Quagliariello, ultimo degli intervenuti, ha illustrato un ordine del giorno con cui si impegna il Governo a tenere conto, nella fase di traduzione delle indicazioni contenute nella Convenzione, del corpus di norme già esistenti contro la corruzione che, avendo una sua efficacia e organicità, va salvaguardato come patrimonio positivo.

Nell'accogliere a nome del Governo tale richiesta, il Ministro della giustizia Severino ha sottolineato come la lotta alla corruzione sia una priorità per l'Italia, che già dispone di uno strumentario normativo estremamente importante e coincidente con larghe parti della Convenzione, che però opportunamente pone l'accento su due campi di intervento, relativi alla prevenzione e alla repressione del fenomeno, in ordine ai quali individua alcune fattispecie di reato che è necessario introdurre anche nell'ordinamento italiano. Da qui l'importanza della ratifica della Convenzione da parte del Parlamento.

Sull'ordine del giorno proposto dal sen. Calderoli (LNP), che nella versione riformulata invitava l'Esecutivo, nei limiti della propria competenza e nelle sedi in cui è chiamato ad esprimere il proprio orientamento, a non ostacolare iniziative finalizzate a rafforzare il procedimento di approvazione di atti internazionali che comportino limitazioni della sovranità nazionale, si è aperto un dibattito, cui hanno preso parte i sen. Finocchiaro, Legnini (PD), Bruno, Baldassarri (Terzo Polo:API-FLI), Li Gotti (IdV), Calderoli (LNP), Viespoli (GS:SI-PID-IB-FI) e D'Alia (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI). Al termine del dibattito, il Presidente del Senato Schifani ha dichiarato l'ordine del giorno improponibile per estraneità alla materia oggetto del ddl in esame, decisione che è stata fermamente contestata dai sen. Calderoli e Bricolo (LNP), mentre il sen. Quagliariello (PdL) ha difeso il carattere non politico della decisione del Presidente del Senato.

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