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Martedì 24 Aprile 2012 alle ore 09:01

715ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Con 228 voti favorevoli, 29 contrari e 2 astenuti il Senato ha accordato la fiducia al Governo Monti, approvando in via definitiva il ddl n. 3184 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento.

Dopo l'intervento del presidente della Commissione bilancio, sen. Azzollini (PdL), che ha riferito sui profili di copertura finanziaria del testo licenziato dalla Camera, si è svolta la discussione sulla questione di fiducia, posta ieri dal Ministro per i rapporti con il Parlamento, alla quale hanno partecipato i sen. Belisario (IdV), Fleres (CN), Garavaglia Massimo (LNP) e Leddi (PD).

Nelle dichiarazioni di voto finale, sono intervenuti per negare la fiducia al Governo i sen. Mascitelli (IdV) e Franco Paolo (LNP). Le opposizioni hanno sottolineato il fallimento della politica economica del Governo Monti che non ha colto gli obiettivi dichiarati di equità, crescita e rigore. L'eccessivo aumento della pressione fiscale e la mancata riduzione della spesa hanno infatti prodotto effetti recessivi, con conseguenze negative anche sui conti pubblici: terminata l'iniezione di liquidità della BCE, lo spread tra titoli italiani e tedeschi è tornato a salire.

Hanno rinnovato la fiducia al Governo, con osservazioni critiche, i sen. Ferrara (CN) e Rutelli (Terzo Polo:API-FLI), i quali hanno lamentato il ricorso eccessivo alla questione di fiducia e lo scarso coraggio sul versante delle riforme strutturali. Hanno invece dichiarato la fiducia, evidenziando i miglioramenti introdotti in Parlamento, i sen. Sbarbati (UDC), Stradiotto (PD) e Latronico (PdL) i quali hanno ricordato le correzioni relative all'applicazione dell'IMU, la rateizzazione dei debiti fiscali, il potenziamento degli strumenti di accertamento e riscossione, la flessibilizzazione del patto di stabilità interno, la certificazione per la cessione dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione.

I sen. Belisario (IdV) e Zanda (PD) hanno chiesto alla vice presidente Mauro di rassegnare le dimissioni in relazione all'inchiesta della magistratura sulla Lega Nord. Alla richiesta si è associato il sen. Bricolo (LNP), il cui Gruppo ha espulso la sen. Mauro. La sen. Sbarbati (UDC), anche a nome di altre senatrici, si è dichiarata contraria alla richiesta, sottolineando che la vice presidente Mauro non è indagata. Il sen. Fleres (CN), e a titolo personale il sen. Lauro (PdL), hanno sottolineato l'inopportunità del dibattito, ritenuto invece legittimo dal sen Digilio (Terzo Polo:API-FLI). Secondo il sen. Rutelli (Terzo Polo:API-FLI) eventuali dimissioni sono rimesse esclusivamente alla decisione della sen. Mauro e del presidente Schifani. Anche per il sen. Pera (PdL) la vice presidente non è sfiduciabile in quanto esercita una funzione istituzionale su cui non vanno scaricati conflitti politici. Criticando la gestione della vicenda, il sen. Pistorio (Misto) ha dichiarato rispetto per le decisioni della vice presidente, che è bersaglio di un'aggressiva campagna di stampa e di un duro attacco politico. Il sen. Procacci (PD) ha chiesto, in nome del rispetto della persona, il rinvio di una discussione che non dovrebbe svolgersi mentre presiede la sen. Mauro, la quale è stata invitata dal sen. Li Gotti (IdV) a chiedere alla magistratura di essere iscritta nella lista degli indagati.

La vice presidente Mauro ha comunicato all'Assemblea di aver rimesso al presidente Schifani, per senso di responsabilità, le funzioni di vicario e di essere iscritta al Gruppo Misto.

Con la dichiarazione di voto favorevole del sen. Balboni (PdL) e contraria dei sen. Li Gotti (IdV) e Sanna (PD), l'Assemblea ha quindi deliberato la costituzione in giudizio del Senato della Repubblica per resistere in un conflitto di attribuzione sollevato dal Tribunale di Roma rispetto ad un procedimento riguardante l'ex senatore Storace.

In apertura e in chiusura di seduta i sen. Soliani (PD), Pardi (IdV), Allegrini (PdL) , Amato (PdL) e Perduca (PD) sono intervenuti sul processo di riconciliazione tra Armenia e Turchia.

L'Assemblea tornerà a riunirsi giovedì 26 aprile per esaminare il Documento di economia e finanza 2012.

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