Senato TV

Mercoledì 23 Maggio 2012 alle ore 17:35

729ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha commemorato, a venti anni dalla strage di Capaci, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Rocco Di Cillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro. Il Presidente Schifani ha richiamato le eccezionali capacità investigative ed organizzative di Giovanni Falcone, capace di combattere il fenomeno mafioso con un innovativo metodo di lavoro basato su un'attività sinergica e un efficace coordinamento delle indagini nei procedimenti per reati di criminalità organizzata. Ne conseguirono il maxiprocesso del 1986, che per la prima volta rese manifesta la forza dello Stato e l'effettiva possibilità di estirpare il fenomeno mafioso, nonché nuovi ed efficaci strumenti di contrasto alla mafia, quali la Direzione investigativa antimafia, la Procura nazionale antimafia e le Direzioni distrettuali antimafia. Ancora oggi Falcone deve rappresentare un punto di riferimento per tutti coloro che scelgono di far rispettare i valori fondanti della comune convivenza, opponendosi all'illegalità e alla prevaricazione della malavita.

Nel corso del successivo dibattito, testimonianze e riflessioni sono state offerte dai sen. Pera (PdL), Li Gotti (IdV), Viespoli (CN:GS-SI-PID-IB-FI), Milana (Terzo Polo:API-FLI), Pistorio (Misto-MPA-AS), D'Alia (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), Maraventano (LNP) e D'Ambrosio (PD).

L'Assemblea ha quindi avviato l'esame del ddl n. 3249 recante disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita.

I relatori, sen. Castro (PdL) e Treu (PD), hanno espresso un giudizio positivo sulla riforma e sul lavoro svolto in Commissione, a testimonianza dell'utilità del Parlamento che peraltro ha implementato un testo già frutto di una mediazione politica alta assicurata dai partiti politici che sostengono il Governo. Si tratta di una riforma molto ampia che va giudicata nel suo complesso e non su singoli punti, a volte troppo enfatizzati come è capitato in merito all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Il testo risponde alle sfide poste dalla complessità della materia: la sfida istituzionale, con il Parlamento capace di corrispondere alle aspettative degli organismi politici internazionali; la sfida della competitività, con l'orientamento verso politiche fondate sulla qualità del prodotto e la centralità delle risorse umane; la sfida della complessità, nella consapevolezza che la risposta alle esigenze di regolazione del mercato del lavoro deve essere plurale per coniugare sviluppo e occupazione; la sfida politica, con la riappropriazione della capacità decisionale dei partiti senza supplenze da parte delle organizzazioni sindacali; la sfida civile, per dare risposte eticamente compatte ad una crisi in cui si riaffaccia anche il pericolo del terrorismo. La riforma razionalizza la regolazione per centrare l'equilibrio tra flessibilità e sicurezza del lavoro. La soluzione di compromesso di tenore europeo raggiunto sull'articolo 18 mantiene in vita un giusto grado di deterrenza ma amplia il novero dei rimedi praticabili, eliminando il possibile effetto incentivante del fenomeno del nanismo delle imprese.

La relatrice di minoranza, sen. Carlino (IdV), ha analiticamente affrontato tutti i punti della riforma che a suo giudizio risulta peggiorativa sui numerosi aspetti regolatori affrontati. La riforma appare frutto di scambio politico e comporta un netto arretramento delle tutele fino ad oggi previste, soprattutto in tema di mobilità in uscita, licenziamenti collettivi e ammortizzatori sociali. In sostanza, la riforma sarà inutile per la soluzione del dramma del precariato e devastante per i diritti dei lavoratori.

L'Assemblea ha infine respinto le questioni pregiudiziale e sospensiva proposte ed illustrate dai sen. Mazzatorta (LNP) e Li Gotti (IdV). A sostegno delle pregiudiziali si è dichiarato il sen. Vallardi (LNP). Respinta anche la richiesta del parere del CNEL avanzata dal sen. Belisario (IdV) e sostenuta dal sen. Mura (LNP). Incardinata la discussione generale, il seguito dell'esame è stato rinviato a domani.

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