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Martedì 5 Giugno 2012 alle ore 16:36

736ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha avviato la discussione del ddl n. 3284 di conversione in legge del decreto-legge 7 maggio 2012, n. 52, recante disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica.

I relatori, sen. Sanna (PD) e Pichetto Fratin (PdL), hanno illustrato i contenuti del decreto, sottolineando il lavoro svolto in Commissione che ha consentito di individuare proposte migliorative del testo originario del Governo. Il decreto mira da una parte a ridurre i costi per l'acquisizione di beni e servizi da parte della pubblica amministrazione (con l'istituzione di un Comitato interministeriale e di un Commissario straordinario con il compito di indirizzare e coordinare la razionalizzazione della spesa), dall'altra ad eliminare sprechi e inefficienze per scongiurare un ulteriore inasprimento della pressione fiscale. Il provvedimento favorisce il ricorso a tecnologie informatiche, ad esempio per la selezione dei fornitori, e incrementa i poteri della CONSIP e dell'Osservatorio sugli appalti pubblici. Viene disposta inoltre la certificazione dei crediti delle aziende fornitrici della pubblica amministrazione, anche nel settore sanitario, consentendone la compensazione con i debiti.

In discussione generale sono intervenuti i sen. Bonfrisco, Ciarrapico, Saltamartini, Latronico (PdL), Morando, Incostante (PD), Lannutti, Pardi (IdV), De Angelis, Baldassarri (Terzo Polo:API-FLI), Massimo Garavaglia, Divina (LNP) e Fleres (CN:GS-SI-PID-IB-FI).

Trasversale è risultata la valutazione negativa del livello raggiunto dalla pressione fiscale; onde poterla limitare, gli intervenuti hanno riconosciuto l'assoluta necessità di procedere ad una revisione della spesa pubblica, considerata un passaggio obbligato anche per recuperare l'efficienza della pubblica amministrazione e per facilitare la crescita economica. Apprezzata la scelta di procedere a riduzioni mirate anziché a tagli lineari, i Gruppi che sostengono la maggioranza hanno fornito indicazioni sugli obiettivi e sulle modalità con cui procedere alla revisione integrale della spesa: prolungare il periodo di programmazione, definire un programma di ristrutturazione della pubblica amministrazione, fissare obiettivi di costo e risultato in base ai quali giudicare le performance degli uffici e dei dipendenti pubblici.

Dalle opposizioni, pur non manifestandosi una contrarietà pregiudiziale stante la necessità di molte delle misure previste, sono però giunte sottolineature circa le responsabilità dell'attuale Governo tecnico, accusato di colpire essenzialmente le fasce sociali più deboli senza che vengano toccate le grandi ricchezze. Fra i settori verso i quali indirizzare ulteriori interventi volti ad eliminare gli sprechi, sono stati segnalati incarichi fiduciari e consulenze esterne, società partecipate dagli enti locali, scorte, auto blu e spese militari, finanziamento del Consiglio generale degli italiani all'estero, spese di rappresentanza della pubblica amministrazione, affitto di immobili di prestigio. Inoltre, è stata sollecitata una più incisiva azione per combattere l'evasione fiscale, la corruzione e i conflitti di interesse.

Il seguito della discussione è stato rinviato a domani.

In apertura di seduta i sen. Belisario (IdV) e Perduca (Radicali nel PD) avevano chiesto il rinvio delle votazioni per la nomina dei componenti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e del Garante per la protezione dei dati personali, previste per domani. La Presidenza ha respinto la richiesta, precisando che la procedura per l'elezione dei membri delle Autorità è stata decisa dalla Conferenza dei Capigruppo ed è stata concordata con la Presidenza della Camera.

Il sen. Valditara (Terzo Polo:API-FLI) ha proposto di elargire,come si fece per l'Abruzzo, un contributo di mille euro per ogni senatore e deputato in favore delle aree e delle popolazioni colpite dal recente sisma verificatosi in Emilia.

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