Senato TV

Mercoledì 4 Luglio 2012 alle ore 16:41

758ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

La seduta pomeridiana si è aperta con un dibattito innescato dalla sostituzione del sen. Amato (PdL) quale membro della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. I sen. Finocchiaro (PD), Belisario (IdV), D'Alia (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), Rutelli (Terzo Polo:API-FLI), Bonino (Radicali nel PD) e Tedesco (Misto-MSA) hanno protestato per le modalità con cui, ad urne aperte per il rinnovo del cda della Rai, nel breve arco temporale di un'ora nel primo pomeriggio di oggi e senza il consenso del diretto interessato, il Presidente del Senato ha provveduto a sostituire il sen. Amato (poco dopo la dichiarazione di quest'ultimo di non voler rispettare le indicazioni di voto date dal Gruppo PdL) con il sen. Viespoli (CN:GS-SI-PID-IB-FI) in rappresentanza del Gruppo finora assente nella Commissione di vigilanza. In particolare, senza mettere in discussione il buon diritto del Gruppo di Coesione Nazionale, rivendicato nel suo intervento dallo stesso sen. Viespoli, di ottenere rappresentanza in Commissione, è stato stigmatizzato l'operato non imparziale del Presidente Schifani e sono state paventate le conseguenze di un precedente che assegna al Capogruppo la facoltà di sostituire un membro di Commissione senza il consenso del parlamentare coinvolto. Di diverso tenore gli interventi del sen. Bricolo (LNP), che ha giudicato corretto e conforme al Regolamento l'operato del Presidente Schifani e che ha inquadrato la vicenda in un contesto spartitorio in cui le forze politiche che sostengono il Governo Monti non riescono a trovare un accordo, e del sen. Gasparri che ha citato le parole dello stesso sen. Amato a sostegno della tesi della correttezza delle decisioni assunte dalla Presidenza del Senato e che, in qualità di Capogruppo PdL, si è assunto la piena responsabilità della scelta del componente da sostituire per soddisfare la richiesta del Gruppo Coesione Nazionale.

L'Assemblea ha poi provveduto alla votazione finale del ddl n. 3349 di conversione in legge del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 73, recante disposizioni urgenti in materia di qualificazione delle imprese e di garanzia globale di esecuzione, esaminato in prima lettura ed approvato con modificazioni. Il provvedimento, finalizzato ad evitare il blocco delle gare per la realizzazione in particolare delle grandi opere, interviene sul codice dei contratti pubblici e proroga di un anno l'entrata in vigore delle disposizioni che disciplinano la qualificazione delle imprese esecutrici di lavori pubblici e la garanzia globale di esecuzione.

Successivamente il Senato ha definitivamente approvato, in terza lettura, il ddl n. 3284-B di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 maggio 2012, n. 52, recante disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica.

Il provvedimento, discusso senza la presenza di un relatore non avendo avuto la Commissione il tempo di valutare le numerose modifiche apportate dalla Camera dei deputati, mira a ridurre i costi per l'acquisizione di beni e servizi da parte della pubblica amministrazione e ad eliminare sprechi e inefficienze per scongiurare un ulteriore inasprimento della pressione fiscale. Il dibattito in Senato si è concentrato sulle parti modificate alla Camera, da molti senatori valutate come peggiorative, tanto che i Gruppi IdV e CN:GS-SI-PID-IB-FI hanno votato contro l'intero disegno di legge, mentre il Gruppo LNP ha annunciato voto di astensione. Favorevole invece il voto dei Gruppi UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI, PD e PdL che hanno evidenziato come il decreto si ponga in linea di continuità con l'azione di risanamento del Governo, in particolare introducendo l'importante norma che consentirà di affrontare e risolvere l'annoso problema dei ritardati pagamenti della pubblica amministrazione. In discussione generale e in sede di dichiarazioni di voto finali sono intervenuti i sen. Pardi, Mascitelli (IdV), Massimo Garavaglia, Divina, Vaccari (LNP), Fleres, Poli Bortone (CN:GS-SI-PID-IB-FI), Sbarbati (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), Morando (PD) e Azzollini (PdL).

L'Assemblea ha infine approvato, in prima lettura e con modificazioni, il ddl n. 3331 di conversione in legge del decreto-legge 30 maggio 2012, n. 67, recante disposizioni urgenti per il rinnovo dei Comitati e del Consiglio generale degli italiani all'estero.

Ottenuti i chiarimenti circa la destinazione dei risparmi di spesa derivanti dal rinvio delle elezioni per il rinnovo dei COMITES, l'Assemblea ha approvato un emendamento che ripartisce e destina tali risparmi in favore di interventi per il sostegno dei corsi di lingua e cultura italiana all'estero, per il rifinanziamento delle attività di assistenza, diretta e indiretta, degli italiani residenti all'estero in condizioni di indigenza, nonché per il funzionamento dei COMITES.

In dichiarazione di voto finale, in senso contrario al decreto si sono pronunciati i sen. Pedica (IdV) e, in dissenso dal Gruppo, Fantetti (PdL), mentre hanno dichiarato il voto favorevole dei rispettivi Gruppi, seppure con molte riserve, i sen. Contini (Terzo Polo:API-FLI), Giai (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), Livi Bacci (PD) e Bettamio (PdL). Astensione è la scelta motivata dal sen. Davico a nome del Gruppo LNP.

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