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Giovedì 5 Luglio 2012 alle ore 17:13

760ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

In apertura di seduta, il Presidente Schifani ha fornito, in risposta alla lettera inviatagli dai Capigruppo Finocchiaro (PD), D'Alia (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), Belisario (IdV) e Rutelli (Terzo Polo:API-FLI) e con spirito di reciproca lealtà, alcuni chiarimenti sul caso del senatore Paolo Amato, sostituito ieri in Commissione di vigilanza sulla Rai. Premesso che la decisione assunta nel caso di specie rientra tra quelle che la Presidenza del Senato assume inappellabilmente, il Presidente Schifani ha inteso comunque esporre lo svolgimento dei fatti, avviati lo scorso 12 giugno da una lettera ai Presidenti delle Camere e al Presidente della Commissione di vigilanza inviata dal Capogruppo di Coesione Nazionale Viespoli in cui veniva avanzata richiesta di inserimento di un rappresentante del Gruppo all'interno della Commissione stessa. Valutata la fondatezza della richiesta e recepita una lettera del Presidente Fini che, non essendo presente il Gruppo CN presso la Camera dei deputati, demandava la soluzione della questione alla Presidenza del Senato, quest'ultima si è attivata per ottenere l'indicazione del commissario eccedentario dal Presidente del Gruppo PdL, individuato in base alle norme regolamentari vigenti. A seguito della reiterazione della richiesta effettuata dal sen. Viespoli nel corso della seduta antimeridiana di ieri, la Presidenza ha di nuovo sollecitato per iscritto il Capogruppo PdL, che ha fornito il nominativo del senatore Amato, rendendo così possibile la nomina del sen. Viespoli quale membro della Commissione. Il sen. Viespoli ha quindi partecipato alla riunione odierna della Commissione avendone piena legittimità, in quanto le diverse votazioni succedutesi negli ultimi giorni hanno avuto luogo nell'ambito di sedute ogni volta a se stanti e quindi compiute anche ai fini delle modifiche nella composizione della Commissione.

I sen. Pardi (IdV), Rutelli (Terzo Polo:API-FLI), Zanda (PD) e D'Alia (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), pur apprezzando la rapidità della risposta del Presidente Schifani e la solennità con cui ha inteso trattare la questione, si sono tuttavia dichiarati insoddisfatti, considerando l'operato dello stesso Presidente una ingiustificata forzatura dalle conseguenze politiche serie. Dal punto di vista squisitamente politico, infatti, non è possibile negare che la Commissione di vigilanza sia stata modificata nella sua composizione nel momento in cui era di fatto costituita in seggio elettorale e che ciò sia avvenuto d'autorità, in assenza di dimissioni da parte del senatore Amato e senza che ricorresse alcuna delle altre condizioni codificate dal Regolamento della Commissione per poter procedere alla sostituzione di un commissario; per di più il tutto è avvenuto nel breve volgere di un'ora, a partire dal momento in cui il senatore Amato ha rilasciato una dichiarazione di voto non in linea con le direttive del suo Gruppo parlamentare. Pur considerando legittima la richiesta del Gruppo CN, appare evidente come la vicenda abbia radici politiche che mettono in discussione il dovere di terzietà cui il Presidente del Senato avrebbe dovuto conformarsi.

Per i sen. Mura (LNP), Villari (CN:GS-SI-PID-IB-FI) e Quagliariello (PdL) l'operato del Presidente del Senato, come confermato anche dallo stesso senatore Amato, è stato pienamente legittimo dal punto di vista regolamentare. Il Presidente del Senato deve quindi essere tenuto al di fuori di una vicenda in cui le parti politiche legittimamente si contrappongono ed assumono iniziative come quella proposta dal partito di cui è leader il Presidente della Camera finalizzata all'elezione di un esponente di riferimento all'interno del cda della Rai; anche perché il risalto dato alla vicenda stride con situazioni che continuano a non essere risolte, come ad esempio quella relativa alla Presidenza del COPASIR, risalto enfatizzato anche attraverso imprecise ricostruzioni di vicende passate, come quella che ha riguardato l'allora Presidente della Commissione di vigilanza Villari.

Per fatto personale, sono infine intervenuti il sen. Amato (PdL) che ha negato la sussistenza di complotti ed ha ribadito la legittimità formale dell'operato del Presidente del Senato, ma ha anche espresso amarezza per la sostanza politica di una vicenda che ha offeso il suo ruolo di senatore, il sen. Viespoli (CN:GS-SI-PID-IB-FI) che, a smentita di interpretazioni maliziose, ha precisato la tempistica delle sollecitazioni effettuate perché fosse assicurata la presenza di un rappresentante del Gruppo nella Commissione di vigilanza e, infine, il sen. De Angelis (Terzo Polo:API-FLI).

La restante parte della seduta è stata dedicata allo svolgimento di un'interpellanza e di interrogazioni.

E' stata svolta per prima l'interpellanza 2-00434, del sen. Lannutti (IdV), sull'importazione di macachi destinati alla sperimentazione animale, cui ha fornito risposta il Sottosegretario di Stato per la salute Cardinale, che ha quindi risposto anche all'interrogazione 3-02787, dei sen. Granaiola (PD) ed altri, su un episodio di malasanità in una struttura ospedaliera in Versilia.

Il Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Improta ha poi risposto all'interrogazione 3-02795, dei sen. Andria (PD) ed altri, sul raccordo autostradale Salerno-Avellino (RA2).

Le senatrici Pignedoli e Vittoria Franco (PD), presentatrici delle interrogazioni 3-02707 e 3-02930, hanno comunicato alla Presidenza la decisione di trasformarle in interrogazioni a risposta scritta, che assumeranno i nn. 4-07892 e 4-07893.

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