Senato TV

Martedì 10 Luglio 2012 alle ore 16:33

761ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Nel corso della seduta odierna, il Presidente Schifani ha comunicato che, in risposta all'alto richiamo del Capo dello Stato che con la lettera inviata ieri ha auspicato che il Parlamento discuta con concretezza la riforma della legge elettorale, in sede di Conferenza dei Capigruppo si è concordato di invitare il Presidente della 1a Commissione permanente ad istituire tempestivamente un Comitato ristretto, rappresentativo di tutti i Gruppi, il quale nel termine di 10 giorni consenta al relatore di predisporre una bozza di testo unificato da presentare alla Commissione plenaria. Tale testo, auspicabilmente frutto di posizioni condivise, potrà peraltro evidenziare - per riprendere le parole del Capo dello Stato - quali punti non preventivamente concordati debbano rimanere «aperti ad un confronto conclusivo» in sede parlamentare.

Approvando in seconda lettura il ddl n. 3350, il Senato ha definitivamente convertito in legge, con modificazioni, il decreto-legge 12 maggio 2012, n. 57, recante disposizioni urgenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese.

Il relatore, sen. Nerozzi (PD), ha sottolineato, anche alla luce dell'elevato numero di incidenti sul lavoro che si registra nello specifico comparto, l'opportunità di intervenire per il necessario coordinamento del testo unico in materia di sicurezza del lavoro con la normativa speciale relativa alle attività lavorative a bordo delle navi e al settore portuale.

In sede di discussione generale e di dichiarazioni di voto finali, i sen. Pedica (IdV), Cristina De Luca (Terzo Polo:API-FLI), Viespoli (CN:GS-SI-PID-IB-FI), Fosson (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), Mazzatorta (LNP), Vincenzo De Luca (PD) e Bianchi (PdL) hanno tutti dichiarato il voto favorevole dei rispettivi Gruppi, valutando il provvedimento, che peraltro colma un vuoto normativo, un segnale positivo nei confronti dei lavoratori e delle imprese, nonché una risposta attenta all'esigenza imprescindibile di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

L'Assemblea ha quindi avviato la discussione del ddl n. 3372 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59, recante disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile.

Le relatrici, sen. Incostante (PD) e Gallone (PdL), hanno evidenziato l'accordo intercorso in Commissione di non procedere ad ulteriori modifiche al decreto-legge, già sostanzialmente emendato dalla Camera dei deputati. Il carattere saliente del provvedimento è quello di restituire la protezione civile all'originaria vocazione di struttura per l'intervento di emergenza, restituendo la fase successiva al verificarsi di gravi catastrofi naturali alle autonomie locali. L'altro elemento fondante è rappresentato dalla disciplina introdotta per garantire alla protezione civile un assetto finanziario il più possibile stabile e razionale, con specifico riguardo alle risorse occorrenti per fronteggiare le emergenze e gli stati di calamità che dovranno alimentare il fondo nazionale per la protezione civile, anche attraverso il reintegro del fondo di riserva per le spese impreviste di cui all'articolo 28 della legge n. 196 del 31 dicembre 2009.

La discussione generale, cui hanno preso parte i sen. Di Nardo, Pardi (IdV), Della Seta, Bastico, Legnini (PD), Astore (Misto-ParDem), Vallardi (LNP), Serra (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI) e Saltamartini (PdL), ha evidenziato il sostanziale consenso rispetto all'utilità della riforma e alla necessità di colmare la lacuna normativa conseguente ai recenti interventi della Corte costituzionale sulla normativa previgente. Alcuni degli intervenuti hanno tuttavia sottolineato la parzialità dell'intervento che fatica ad essere inquadrato come una vera riforma. Da segnalare anche come da parte di alcuni senatori sia stato fortemente stigmatizzato l'iter parlamentare di alcuni provvedimenti che vede il Senato, come nell'occasione odierna, posto nell'impossibilità di intervenire con modifiche migliorative sui provvedimenti in esame.

Il seguito della discussione, con le repliche delle relatrici e del Governo e con il passaggio all'esame dell'articolato, è stato rinviato a domani.

Fine pagina

Vai a: