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Mercoledì 1 Agosto 2012 alle ore 16:37

783ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha approvato i documenti recanti il rendiconto delle entrate e delle spese del Senato per l'anno finanziario 2011 (Doc. VIII, n. 9) e il progetto di bilancio interno del Senato per l'anno finanziario 2012 (Doc. VIII, n. 10).

Il relatore, sen. Azzollini (PdL), ha anzitutto espresso condivisione della scelta di rigore operata dai senatori Questori che ha condotto ad una rilevante riduzione della spesa, superiore al vincolo stabilito in sede di esame del bilancio dello scorso anno e in linea con la spending review avviata per lo Stato centrale e le sue articolazioni territoriali. Il trend di continue riduzioni della dotazione finanziaria derivante dal trasferimento dal bilancio dello Stato produrrà, nel triennio 2012-2014, un effetto positivo per il bilancio dello Stato di oltre 110 milioni di euro. L'obiettivo della riduzione della spesa è stato raggiunto per il contributo di tutta l'istituzione Senato, tanto nella componente rappresentativa quanto in quella amministrativa, oltre che per un contenimento dei costi dei servizi, in particolare grazie all'abbandono del criterio della spesa storica ed il passaggio a quello del bilancio a base zero unitamente all'attivazione di un ciclo di analisi e valutazione della spesa. I Presidenti delle Commissioni permanenti hanno auspicato una razionalizzazione dei lavori delle Commissioni parlamentari permanenti e di inchiesta ed hanno espresso un giudizio positivo sulle linee-guida dell'azione amministrativa elaborate dal Consiglio di Presidenza che prevedono interventi sulle risorse umane ed una loro riorganizzazione. E' stata inoltre richiamata l'esigenza che il Senato prosegua nelle politiche di risparmio energetico nonché nel potenziamento delle strutture di telecomunicazione per la più ampia diffusione e pubblicità dei lavori parlamentari.

I senatori Questori Paolo Franco (LNP) e Adragna (PD) hanno evidenziato un andamento positivo nel 2011 della gestione in termini di contenimento della spesa del Senato, dovuto agli interventi correttivi adottati sulla base dell'ordine del giorno G100 approvato dall'Assemblea del Senato lo scorso anno e che il Collegio dei senatori Questori, pur consapevole della difficoltà di darne attuazione, ha considerato de facto come linee guida fondamentali. Il 2011 è in tal senso un vero e proprio anno di svolta, che prelude ad un'inversione di segno di cui si trova riscontro nel bilancio di previsione per il 2012. Nel periodo corrente e futuro, infatti, si concretizzeranno effettive diminuzioni del totale della spesa. Il risparmio è andato ben oltre il vincolo posto dall'ordine del giorno G100 e si è deciso di trasferirne gli effetti anche sul bilancio dello Stato, con una riduzione dell'importo della dotazione finanziaria derivante da trasferimenti statali resa possibile grazie alla predisposizione di interventi di natura congiunturale e di necessarie e opportune misure strutturali che hanno per la prima volta toccato in modo incisivo la parte obbligatoria della spesa e che sono destinate a produrre effetti anche nel medio e lungo periodo. E' stato inoltre adottato un innovativo ed efficace sistema di controllo di gestione che, partendo da un più frequente monitoraggio degli andamenti della spesa, è in grado di tenerne sotto stretta osservazione la dinamica. In sostanza, nel corso del triennio 2012-2014 si otterranno risparmi effettivi per oltre 132 milioni di euro, di cui 76 milioni di euro circa verranno restituiti al bilancio dello Stato nella forma di una minore richiesta di dotazione finanziaria e 34,3 milioni di euro circa nella forma del riversamento diretto allo Stato. Tutto ciò grazie alla disponibilità dei senatori ma anche al concreto impegno finanziario dei dipendenti del Senato. I risultati del lavoro compiuto completano un percorso virtuoso di revisione della spesa che ha attraversato tutta la legislatura. Le decisioni assunte, illustrate nello specifico dal sen. Adragna, hanno riguardato tre macrosettori di intervento: il trattamento dei senatori in carica (ma anche quelli cessati da mandato), il trattamento del personale in servizio e in quiescenza, le spese di funzionamento.

Nel dibattito, molto ampio ed articolato, sono intervenuti i sen. Germontani, Molinari, Baldassarri (Terzo Polo:API-FLI), Pardi, Mascitelli (IdV), Astore (Misto-ParDem), Ichino, Zavoli, Stradiotto (PD), Lauro, Malan (PdL), Bonino (Radicali nel PD), Alberto Filippi (CN:GS-SI-PID-IB-FI) e Leoni (LNP). Oltre ad un generale apprezzamento per il lavoro svolto dal Collegio dei Questori, sono emerse alcune critiche rispetto alla trasparenza e alla fruibilità dei dati di bilancio. L'esame degli ordini del giorno ha consentito di sottolineare alcune aree di intervento sui cui si ritiene necessario porre mano. Alle richieste contenute negli ordini del giorno ha fornito risposta il senatore Questore Cicolani.

In sede di dichiarazioni di voto, i sen. Di Nardo (IdV), Baio (Terzo Polo:API-FLI), Mazzatorta (LNP), Mercatali (PD) e Malan (PdL) hanno espresso il consenso delle rispettive parti politiche; astenuto invece il sen. Astore (Misto-ParDem) che ha invocato una maggiore difesa della dignità dei parlamentari e una più forte trasparenza, mentre il Fleres (CN:GS-SI-PID-IB-FI), non convinto delle modalità con cui sono stati operati i tagli e per protestare per l'assenza del suo Gruppo dal Consiglio di Presidenza, ha dichiarato la non partecipazione al voto.

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