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Venerdì 3 Agosto 2012 alle ore 09:02

786ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Con 216 voti favorevoli, 33 contrari e 4 astenuti, il Senato ha accordato la fiducia al Governo Monti, con ciò definitivamente approvando il ddl n. 3426 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese.

La sen. Bugnano (IdV) ha dichiarato il voto contrario del Gruppo, anzitutto contestando l'eccessivo ricorso alla questione di fiducia in spregio alle prerogative del Parlamento. Il Governo, peraltro, non ha ancora predisposto il piano energetico nazionale e troppo timido è il sostegno alle fonti energetiche rinnovabili. Il decreto contiene per lo più norme manifesto che non potranno dispiegare effetti perché prive di copertura.

Il sen. Menardi (CN:GS-SI-PID-IB-FI) ha motivato il voto favorevole del Gruppo al decreto che contiene misure positive in materia di defiscalizzazione delle infrastrutture, di esternalizzazione dei lavori delle concessionarie autostradali, di crediti di imposta per la realizzazione di opere infrastrutturali, di IVA nel settore dell'edilizia residenziale, di autonomia fiscale dei porti. Tuttavia occorrono ulteriori misure per attrarre gli investitori, in particolare la possibilità di disporre di servizi a prezzi concorrenziali, a partire dal costo dell'energia.

Il sen. Rutelli (Terzo Polo:API-FLI) ha dichiarato il voto favorevole del Gruppo al decreto che contiene misure molto positive, come gli interventi per stimolare la ripresa della domanda, lo sportello unico per l'edilizia, l'apertura al mercato dei capitali, gli interventi nel settore energetico, la liquidazione dell'IVA secondo la contabilità di cassa, le norme a completamento della riforma del lavoro. Il voto di fiducia è peraltro l'occasione per esprimere l'apprezzamento per l'azione che il Presidente Monti sta svolgendo in ambito europeo e per l'operato del Ministro Passera, alle prese con un intreccio di vicende, specificità settoriali, problematiche incancrenite e scelte passate sbagliate, come quella di affidare alle Regioni la competenza sul turismo.

Favorevole anche il voto dichiarato dal sen. Musso (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI). Il decreto completa il percorso di interventi per l'emergenza gettando un doveroso sguardo al superamento della crisi, di cui la crescita è ingrediente essenziale; è indispensabile puntare sul sistema produttivo e metterlo in condizioni di ripartire, nella consapevolezza che ciò sarà possibile solo facendo conto sull'iniziativa privata. In tal senso i contenuti del decreto sono pienamente soddisfacenti, ma forse manca una visione di insieme, il coraggio di rivendicare la virtù di un'economia liberale e meritocratica che torni a creare mobilità sociale e opportunità per tutti.

Il sen. Castelli (LNP) ha negato la fiducia al Governo considerato che il bilancio della sua ormai sufficientemente lunga azione risulta deficitario secondo tutti i parametri socio-economici. Il decreto sviluppo, che presenta qualche misura positiva come quella dell'IVA per cassa ed altre vergognose come la chiusura della sede di Bergamo della Scuola superiore della magistratura, non sortirà alcun effetto ai fini della promozione dello sviluppo perché non incide sulla crisi dell'industria manifatturiera, sulle difficoltà di accesso al credito da parte delle imprese e sulla globalizzazione.

Il voto favorevole del Gruppo è stato invece espresso dal sen. Zanda (PD), secondo il quale le aspettative di sviluppo del Paese sono strettamente collegate alla fiducia al Governo Monti, che ha garantito all'Italia un ruolo in Europa oltre le aspettative e che ora dovrebbe completare il già importante lavoro svolto con il rapido varo della legge anticorruzione, indispensabile precondizione per lo sviluppo. Semmai è il Parlamento che non ha fatto la sua parte sul fronte delle riforme costituzionali, ormai naufragate, e che dovrebbe approvare presto e a larghissima maggioranza la nuova legge elettorale che l'intero Paese chiede.

Infine, il sen. Cursi (PdL) ha dichiarato il voto favorevole del Gruppo, valutando positivamente il decreto che costituisce un ulteriore tassello del mosaico che Governo e Parlamento stano costruendo insieme. Particolarmente efficaci saranno le misure adottate in materia di internazionalizzazione delle imprese, di promozione del turismo, di defiscalizzazione per le imprese che assumono giovani, di green economy, nonché il principio dell'IVA per cassa. In dissenso dal Gruppo PdL hanno espresso voto contrario i sen. Boldrini e Caruso.

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