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Mercoledì 3 Ottobre 2012 alle ore 09:32

806ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea ha approvato definitivamente il disegno di legge n. 3463 di conversione del decreto-legge 7 agosto 2012, n. 129, recante "Disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto", già approvato dalla Camera dei deputati. Al fine di impedire il blocco della produzione nello stabilimento dell'Ilva, il provvedimento accelera la bonifica rendendo disponibili risorse per avviare gli interventi di risanamento ambientale individuati nel Protocollo d'intesa, firmato il 26 luglio scorso dal Governo, dalla regione Puglia, dal comune di Taranto.

Più dettagliatamente, l'articolo 1 affida a un Commissario straordinario, nominato dal Presidente del Consiglio, il compito di assicurare l'attuazione degli interventi previsti dal Protocollo (compresi quelli che fanno riferimento alle delibere CIPE del 3 agosto), per un importo pari a 110.167.413 euro a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione della regione Puglia. Ulteriori risorse, destinate a trasferimenti alle Regioni per interventi contro il rischio idrogeologico, sono disponibili, nel limite di 20 milioni di euro, allo stato di previsione del Ministero dell'ambiente. Il Commissario straordinario è chiamato inoltre a impiegare, con gli strumenti della programmazione negoziata, 30 milioni di euro del programma operativo nazionale ricerca e competitività e 14 milioni del programma operativo nazionale reti e mobilità per la realizzazione della nuova diga di protezione del porto di Taranto. Sono previsti anche finanziamenti a tasso agevolato a valere sul fondo Kyoto. L'articolo 2 riconosce l'area di Taranto quale area in situazione di crisi industriale complessa, consentendo così al Ministero per lo sviluppo economico di individuare progetti di riconversione industriale per fronteggiare perdite rilevanti dal punto di vista occupazionale.

Respinti tutti gli emendamenti, il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico De Vincenti ha accolto l'ordine del giorno G142, a firma del senatore Calderoli (LNP), che impegna il Governo, alla luce della ricognizione degli incentivi già avviata, a sopprimere finanziamenti e contributi erogati per liberare risorse da destinare alla riduzione della pressione fiscale sulle piccole e medie imprese.

Tutti i Gruppi hanno votato a favore della conversione del decreto-legge, ad eccezione della Lega Nord che ha votato contro un provvedimento che favorisce il Mezzogiorno a scapito di altri siti di interesse nazionale. Secondo il senatore Cagnin (LNP) il decreto-legge non risolve i problemi di Ilva e storna risorse dai fondi regionali per la tutela ambientale.

Nelle dichiarazioni di voto finale, i Gruppi dell'Italia dei Valori e di Coesione Nazionale hanno ribadito le perplessità già espresse in discussione generale. La senatrice Bugnano (IdV) ha ricordato che la sicurezza dei lavoratori è un obbligo giuridico: non è quindi accettabile che in nome del profitto, e sotto il ricatto della precarietà e della crisi, sia negato il diritto alla salute e alla tutela ambientale. La senatrice Poli Bortone (CN) ha espresso riserve sull'attuazione di un Protocollo d'intesa che ricalca impegni già sottoscritti nel 2003 e ha sottolineato le inadempienze della regione Puglia. Ha annunciato infine la presentazione di un disegno di legge per istituire una zona franca nel territorio di Taranto. I senatori Molinari (Terzo Polo) e Musso (UDC) hanno invece elogiato il decreto-legge che cerca di contemperare la tutela dell'occupazione con il risanamento ambientale. Il senatore De Luca (PD) ha posto l'accento sulla garanzia della continuità produttiva, ma ha sollecitato politiche industriali ispirate al principio della sostenibilità. Il senatore Quagliarello (PdL) ha rilevato che l'eventuale chiusura dello stabilimento comprometterebbe il risanamento dell'area; ha criticato il Gip del tribunale di Taranto per la bocciatura del piano di interventi proposto da Ilva e ha invitato il Governo a nominare rapidamente il commissario straordinario.

L'Assemblea ha quindi approvato all'unanimità le mozioni nn. 479 (testo 3), dei senatori Rutelli (Terzo Polo), Possa (PdL), Rusconi (PD) e altri, e 642 (testo 2), a prima firma del senatore Pittoni (LNP), sull'insegnamento della storia dell'arte. Gli atti d'indirizzo, il cui esame era iniziato nella seduta antimeridiana del 12 aprile, impegnano il Governo a confermare l'insegnamento della storia dell'arte nella scuola primaria, a potenziarlo nella scuola secondaria e a valorizzare il patrimonio storico-artistico attraverso circuiti extrascolastici. La Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, professoressa Ugolini, non ha accolto invece la mozione n. 612, a prima firma del senatore Pardi (IdV). Nella discussione e nelle dichiarazioni di voto sono intervenuti i senatori: Procacci (PD), Pardi (IdV), Villari (CN), Rutelli (Terzo Polo), Gustavino (UDC), Leoni (LNP), Marcucci (PD) e Possa (PdL).

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