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Mercoledì 10 Ottobre 2012 alle ore 16:30

812ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea ha approvato, nel testo proposto dalla Commissione, il disegno di legge n. 3290, recante "Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali. Disposizioni in materia di pari opportunità nella composizione delle commissioni di concorso nelle pubbliche amministrazioni", già approvato dalla Camera dei deputati. Il testo torna quindi all'esame dell'altro ramo del Parlamento.

Nella seduta antimeridiana erano stati illustrati e discussi i contenuti del ddl che, all'articolo 1, rinvia agli statuti comunali e provinciali la definizione delle norme per la promozione delle pari opportunità che deve essere garantita e non semplicemente promossa. All'articolo 2 prevede il rispetto della parità di accesso alle cariche elettive e agli organi esecutivi di comuni e province attraverso meccanismi che abbiano superato il vaglio di costituzionalità, come la doppia preferenza per candidati di genere diverso adottata dalla Regione Campania.

Nel passaggio all'esame degli articoli, le relatrici, sen. Alberti Casellati (PdL) e Incostante (PD), hanno chiesto il ritiro degli emendamenti per favorire l'iter del provvedimento, mentre la Sottosegretario per il lavoro e le politiche sociali Guerra si è rimessa alla valutazione dell'Assemblea. Illustrando gli emendamenti, i sen. Benedetti Valentini, Malan e De Lillo (PdL) hanno criticato in modo particolare i primi due articoli, ritenendo che essi limitano la libertà dell'elettore, contrastano con il principio costituzionale dell'eguaglianza, ostacolano il funzionamento delle amministrazioni locali e favoriscono accordi fra coppie di candidati di sesso diverso. Una dichiarazione di voto contro il provvedimento è stata svolta dalla sen. Poli Bortone (CN) la quale, ritenendo imprescindibile una riforma preliminare della politica, ha criticato la mancanza di coraggio della legge. Il sen. Divina (LNP) ha annunciato l'astensione del Gruppo, ponendo l'accento sul contrasto tra il principio del merito e quello della garanzia dell'accesso. Dichiarando il voto favorevole del Gruppo ma annunciando la personale astensione, la sen. Sbarbati (UDC) ha criticato la pretesa di sostituire politiche culturali e sociali per favorire la rappresentanza femminile con norme giuridiche confuse e di difficile attuazione.

Dichiarazioni di voto favorevoli al ddl sono state svolte dalle sen. Carlino (IdV), Germontani (Terzo Polo), Finocchiaro (PD), Bonfrisco (PdL) le quali, con diverse sfumature, hanno sottolineato il valore democratico e progressivo di norme che, a causa dell'arretratezza del Paese, sono percepite erroneamente come una minaccia al potere costituito. In dissenso dal Gruppo, i sen. Malan, Giovanardi, De Lillo (PdL) hanno annunciato voto contrario a una normativa considerata paternalistica e antiliberale che ignora le preferenze elettorali delle stesse donne.

L'Assemblea ha quindi avviato l'esame del disegno di legge n. 2156-B, recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione", approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati.

I relatori, sen. Ceccanti (PD) e Balboni (PdL), hanno riferito sulle rilevanti modifiche apportate dalla Camera dei deputati che ha ampliato la disposizione relativa al piano nazionale anticorruzione e ha introdotto nuovi articoli sulla prevenzione della corruzione in regioni, enti locali e enti pubblici, sul collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, sul conferimento di deleghe al Governo per la trasparenza amministrativa, la definizione di illeciti, l'incompatibilità degli incarichi dirigenziali e l'incandidabilità a cariche elettive. Particolarmente significative le modifiche al codice penale e di procedura penale che allungano il minimo sanzionatorio per il reato di peculato; ridefiniscono il reato di concussione e di corruzione impropria; aumentano la pena della reclusione per corruzione; introducono le nuove fattispecie delittuose della concussione per induzione e del traffico di influenze illecite. Una modifica al codice civile, infine, sostituisce la fattispecie dell'infedeltà a seguito di dazione o promessa di utilità con quella di corruzione tra privati.

In apertura di seduta la Presidenza ha comunicato il nuovo calendario dei lavori fino al 18 ottobre: l'esame del disegno di legge anticorruzione proseguirà martedì prossimo.

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