Senato TV

Lunedì 29 Ottobre 2012 alle ore 17:04

823ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea ha ripreso l'esame del disegno di legge n. 3491, recante "Modifiche alla legge 8 febbraio 1948, n. 47, al testo unico di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, e al codice penale in materia di diffamazione", e dei connessi ddl nn. 3492 e 3509. Nella seduta antimeridiana di giovedì 25 ottobre era iniziata la votazione degli emendamenti riferiti all'articolo 1.

Il provvedimento è giunto all'esame dell'Assemblea sull'onda della vicenda giudiziaria di Alessandro Sallusti, condannato a quattordici mesi di carcere per il reato di diffamazione a mezzo stampa. Nel tentativo di bilanciare la tutela dei valori costituzionali dell'onorabilità della persona e della libertà di stampa, il testo sostituisce la pena detentiva con la sanzione pecuniaria, conferisce centralità all'obbligo di rettifica rendendolo più stringente, gradua le multe in base alla gravità dell'offesa e alla diffusione dello stampato.

L'Assemblea ha inizialmente respinto la proposta della sen. Finocchiaro (PD) di rinviare il provvedimento in Commissione. Nel motivare la richiesta, la Capogruppo del Partito Democratico ha rilevato che l'equilibrio del testo licenziato dalla Commissione è stato compromesso dalla votazione in Aula di emendamenti che comportano l'estensione ai libri dell'obbligo di rettifica e la possibilità di rivalsa sui fondi per l'editoria. Contro la sospensiva si sono pronunciati, con diversi argomenti, i sen. Gasparri (PdL), che considera il testo in esame migliore della normativa vigente, Mazzatorta (LNP) e Viespoli (CN). A favore della proposta si sono espressi invece i sen. Serra (UdC), Li Gotti (IdV), che ha sottolineato l'opportunità di approfondire i profili relativi ai prodotti editoriali diffusi per via telematica, e Rutelli (Terzo Polo), che ha sollecitato un provvedimento di clemenza per il direttore Sallusti e una disciplina della diffamazione che tuteli adeguatamente la dignità delle persone.

Nel corso delle votazioni, sono stati approvati gli emendamenti che riducono da 100.000 a 50.000 euro la sanzione pecuniaria massima per la diffamazione a mezzo stampa; sopprimono il raddoppio di pena in caso di recidiva; riducono la pena fino a due terzi quando, a richiesta della persona offesa, la rettifica sia pubblicata tempestivamente, senza ulteriore commento e con adeguato rilievo. E' stato invece respinto un emendamento del sen. Bruno (Terzo Polo) che proponeva di introdurre la pena del lavoro di pubblica utilità in alternativa al carcere.

Per approfondire aspetti tecnici sono stati accantonati l'emendamento 1.700 (testo 2), volto a trasformare in pena accessoria non obbligatoria l'interdizione dalla professione giornalistica, e l'emendamento 1.238, che riguarda la competenza giudiziaria dei reati di diffamazione e ingiuria commessi attraverso internet. E' stata rinviata a domani la votazione dell'emendamento 1.800 dei relatori che sopprime la trasmissione all'ordine professionale dei giornalisti della richiesta di rinvio a giudizio. Il sen. Legnini (PD) ha chiesto alla Presidenza di rinviare l'articolo 1 e i relativi emendamenti in Commissione. Il sen. Rutelli (Terzo Polo) ha annunciato l'intenzione di ritirare la richiesta di scrutinio segreto per la votazione dell'articolo 1.

In apertura di seduta la Vice Presidente Mauro ha espresso cordoglio per la scomparsa del senatore Angelo Maria Cicolani e ha ricordato il caporalmaggiore Tiziano Chierotti, deceduto in Afghanistan lo scorso 25 ottobre.

Fine pagina

Vai a: