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Mercoledì 31 Ottobre 2012 alle ore 09:34

826ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Con 181 voti favorevoli, 43 contrari e 23 astenuti l'Assemblea ha approvato la questione di fiducia posta dal Governo sull'articolo unico del ddl n. 3534 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute", nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati.

Composto di sedici articoli, alcuni dei quali introdotti dall'altro ramo del Parlamento, il provvedimento - definito "di manutenzione straordinaria" dal Ministro della salute Balduzzi - contiene norme per la razionalizzazione dell'attività assistenziale e sanitaria, misure per la riduzione dei rischi sanitari connessi all'alimentazione e alle emergenze sanitarie e disposizioni in materia di farmaci. In particolare, l'articolo 1 prevede che le Regioni provvedano al riordino dei servizi territoriali di assistenza primaria, mediante forme organizzative monoprofessionali e multiprofessionali che garantiscano maggiore continuità ed efficienza. L'articolo 2 prevede che le Regioni possano autorizzare l'esercizio dell'attività libero professionale intramuraria presso studi privati, ove non siano disponibili spazi nelle aziende sanitarie. L'articolo 3 esclude la responsabilità penale degli esercenti professioni sanitarie per i casi di colpa lieve, ove siano state seguite buone pratiche, e disciplina i profili dei contratti assicurativi contro la responsabilità civile. L'articolo 4 reca norme sulla dirigenza sanitaria e sul governo clinico. L'articolo 5 prevede un aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza sanitaria, mentre l'articolo 6 reca misure in materia di edilizia sanitaria. Altri articoli riguardano la razionalizzazione della spesa sanitaria, la revisione del prontuario farmaceutico, i medicinali omeopatici.

Nella discussione della questione di fiducia hanno preso la parola i sen. Biondelli, Granaiola (PD), Spadoni Urbani, Saccomanno (PdL), Gustavino (UDC). Gli attestati di stima per il Ministro della salute non hanno risparmiato al Governo critiche di metodo e di merito: il ricorso alla fiducia ha blindato un provvedimento che scade solo tra due settimane, vanificando così il lavoro della Commissione. Nel merito, la priorità del pareggio di bilancio e i conseguenti tagli alla spesa comprimono il diritto alla salute dei cittadini e svuotano il provvedimento di contenuti riformatori.

IdV, Lega Nord e senatori delle Autonomie hanno negato la fiducia al Governo. Il provvedimento, secondo l'Italia dei Valori, è in continuità con la politica dei tagli lineari, ignora la disomogeneità territoriale del Servizio sanitario nazionale, non contrasta i fenomeni di malasanità e contiene una proroga mascherata sull'attività libero professionale intramoenia. La Lega Nord ha posto l'accento sulla mancata applicazione dei costi standard e sui cedimenti alle lobby delle assicurazioni. Coesione Nazionale non ha partecipato al voto di fiducia per sottolineare che la riorganizzazione delle cure primarie non può avvenire senza investire risorse. Terzo Polo, UDC, PD e, con numerose astensioni, il PdL hanno rinnovato la fiducia al Governo. I Gruppi di maggioranza hanno indicato la necessità di difendere il welfare, messo a dura prova dalla crisi economica e dalla spending review, e hanno ricordato l'impegno del Ministro Balduzzi a sostenere il disegno di legge n. 2935 sulle professioni sanitarie.

Le dichiarazioni di voto in nome dei rispettivi Gruppi sono state svolte dai senatori: Mascitelli (IdV), Castiglione (CN), Astore (Misto), Baio (Terzo Polo), Fosson (UDC), Rizzi (LNP), Bassoli (PD), Tomassini (PdL). In dissenso, sono intervenuti i sen. Caruso, Calabrò, De Lillo, Lauro, Gramazio,Ciarrapico, Giovanardi, Scarpa Bonazza Buora, Bondi (PdL) e Tedesco (Misto), i quali hanno posto l'accento sul blocco del turn over, sul problema del precariato, sulla sottovalutazione della ludopatia. Il sen. Coronella (PdL) ha annunciato l'astensione per protestare contro l'espunzione dal calendario del condono edilizio per la Campania.

L'Assemblea ha quindi avviato l'esame del ddl n. 3271, recante "Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale".

I relatori Esposito (PdL)e Scanu (PD) hanno illustrato i contenuti del provvedimento che mira a ottimizzare l'impiego delle risorse e a razionalizzare l'assetto strutturale del Ministero della difesa, a ridefinire l'assetto organizzativo delle Forze armate, a ridurre le dotazioni organiche del personale civile e militare, a garantire alla Difesa stabilità programmatico finanziaria e flessibilità maggiore nella gestione del bilancio. Si prevedono modifiche nei rapporti di vertice delle Forze armate e una semplificazione delle procedure di nomina degli alti dirigenti militari.

L'esame del ddl riprenderà lunedì prossimo.

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