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Martedì 6 Novembre 2012 alle ore 16:34

829ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Con il solo voto contrario dell'Italia dei Valori, l'Assemblea ha approvato, con modifiche, il ddl n. 3271, recante "Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale". Il testo passa dunque all'esame della Camera dei deputati.

In una difficile congiuntura economica che impone risparmi in tutte le amministrazioni pubbliche, il provvedimento detta principi e criteri direttivi per la revisione dell'assetto strutturale e organizzativo del Ministero della difesa e per la riduzione a 150.000 unità, entro il 2024, delle dotazioni organiche complessive del personale civile e militare. Al fine di riequilibrare il bilancio della difesa a vantaggio degli investimenti, i risparmi conseguenti alla riduzione della spesa corrente saranno parzialmente impiegati per l'ammodernamento tecnologico.

Prima della votazione del provvedimento nel complesso, l'Assemblea ha approvato gli emendamenti 3.700 (testo 3), 3.702 (testo corretto) e 3.701 (testo 2) presentati dai relatori per accogliere proposte dei sen. Ramponi (PdL) e Caforio (IdV) in tema di assistenza a favore delle famiglie dei militari, semplificazione delle procedure per il riconoscimento delle cause di servizio e assegnazione di coniugi entrambi dipendenti del Ministero della difesa. Queste proposte erano state accantonate nella seduta antimeridiana per problemi di copertura finanziaria. La Presidenza ha dichiarato quindi inammissibile l'emendamento 4.3 dei sen. Perduca e Poretti (Radicali nel PD) che, riguardando il trattamento economico dei cappellani militari, tocca materia disciplinata dai Patti Lateranensi.

Le dichiarazioni di voto finali a favore del provvedimento sono state svolte dai sen. Carrara (Misto), Sbarbati (UDC), Torri (LNP), Pinotti (PD) e Ramponi (PdL). Il sen Caforio (IdV) ha svolto invece dichiarazione di voto contrario, esprimendo riserve di merito e di metodo sullo strumento normativo prescelto. I Gruppi di maggioranza hanno ricordato i mutamenti strategici intervenuti dopo la fine dell'assetto bipolare, che hanno comportato una ridefinizione del concetto di sicurezza e delle politiche di difesa. Hanno sottolineato inoltre i miglioramenti apportati in Commissione e in Aula, in particolare il controllo parlamentare sull'ammodernamento dei sistemi d'arma. La Lega Nord ha sollecitato invece modifiche presso l'altro ramo del Parlamento. In dissenso dal Gruppo, i sen. Perduca e Poretti (PD) si sono astenuti su un provvedimento che considerano elusivo.

L'Assemblea ha quindi esaminato documenti definiti dalla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari.

Dopo la relazione del sen. Sarro (PdL), con il voto contrario di Italia dei Valori, Lega Nord e Partito Democratico, annunciato dai sen. Li Gotti (IdV), Mura (LNP) e Sanna (PD), l'Assemblea ha approvato la proposta della Giunta di negare l'autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni telefoniche dell'onorevole Mario Clemente Mastella, senatore all'epoca dei fatti, richiesta dal Gip presso il Tribunale di Napoli nell'ambito di un procedimento penale (Doc. IV n. 11).

Dopo le relazioni dei sen. Leddi (PD) e Sarro (PdL), con distinte votazioni, l'Assemblea ha approvato le proposte della Giunta di negare l'autorizzazione all'utilizzazione delle intercettazioni di conversazioni telefoniche del sen. Paolo Tancredi e del sen. Fabrizio Di Stefano, richiesta nell'ambito di un procedimento penale dal Gip del Tribunale di Pescara (Doc. IV n. 16). La proposta relativa al sen. Di Stefano è stata votata a scrutinio segreto. Il sen. Li Gotti (IdV) ha dichiarato voto contrario a entrambe le proposte, il sen. Izzo (PdL) voto favorevole, mentre i sen. Mazzatorta (LNP) e Sanna (PD) hanno annunciato voto favorevole alla proposta concernente il sen. Tancredi e contrario alla proposta riguardante il sen. Di Stefano.

Dopo la relazione del sen. Sanna (PD), l'Assemblea ha approvato la proposta della Giunta di concedere l'autorizzazione all'esecuzione del decreto di sequestro preventivo di beni immobili, emesso nell'ambito di un procedimento penale nei confronti del sen. Sergio De Gregorio ai sensi dell'articolo 68, secondo comma, della Costituzione (Doc. IV n. 20).

Dopo la relazione del sen. Malan (PdL), l'Assemblea ha approvato la proposta della Giunta di deliberare, nell'ambito di un procedimento penale per diffamazione, che le dichiarazioni rese dall'on. Paolo Guzzanti, senatore all'epoca dei fatti, costituiscono opinioni espresse da un membro del Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni e ricadono perciò nell'ipotesi di cui all'articolo 68, prima comma, della Costituzione (Doc. IV-ter n. 24)

Dopo la relazione della sen. Leddi (PD), l'Assemblea ha approvato le conclusioni della Giunta, nel senso di non considerare insindacabili ai sensi dell'articolo 68 della Costituzione, le dichiarazioni del sen. Ciarrapico contenute in articoli pubblicati nel 2009 e nel 2010 (Doc.IV-ter n. 25).

Dopo la relazione del sen. Legnini (PD), con il voto contrario dell'Italia dei Valori, l'Assemblea ha approvato la proposta della Giunta di deliberare che le dichiarazioni rese dall'ex sen. Salerno costituiscono opinioni espresse da un membro del Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni (Doc. IV-ter n. 26).

Dopo la relazione del sen. Sanna (PD), con il voto contrario dell'Italia dei Valori, l'Assemblea ha approvato la proposta della Giunta di prendere atto che non vi è luogo a deliberare sulla parte della richiesta, nei confronti del sen. Maurizio Gasparri, relativa alla querela dell'on. Veltroni e di deliberare che le altre dichiarazioni rese dal sen. Gasparri costituiscono opinioni espresse da un membro del Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni (Doc. IV-ter n. 27).

Infine, dopo la relazione del sen. Sarro (PdL), con votazione a scrutinio segreto l'Assemblea ha approvato la proposta della Giunta di negare l'autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni telefoniche del sen. Cesare Cursi, richiesta dal Gip presso il Tribunale Firenze (Doc. IV n. 15).

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