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Mercoledì 21 Novembre 2012 alle ore 15:31

839ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Ministro dell'ambiente, prof. Clini, ha reso un'informativa sulle iniziative per la messa in sicurezza del territorio nazionale.

Gli eventi climatici estremi che accadono con frequenza sempre maggiore, provocando frane e alluvioni, evidenziano rischi diffusi di dissesto idrogeologico. Il Ministero dell'ambiente ha elaborato un piano per la messa in sicurezza del territorio che individua aree vulnerabili e tipologie di intervento, stimando il fabbisogno finanziario in 40 miliardi di euro per quindici anni. I finanziamenti dovrebbero venire per il sessanta per cento da enti pubblici, per il trenta per cento da imprese, per il dieci per cento da cooperative che gestiscono aree agricole abbandonate. Il Governo - ha precisato il prof. Clini - ritiene che gli interventi per la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio vadano considerati investimenti infrastrutturali, capaci di contribuire alla crescita, e non debbano, perciò, sottostare ai vincoli del patto di stabilità. Lo Stato, infine, è impegnato a definire con le Regioni procedure più snelle per spendere al meglio le risorse disponibili.

Nel conseguente dibattito hanno preso la parola un senatore per Gruppo. Il sen. Benedetti Valentini (PdL) ha espresso perplessità per la vaghezza del piano annunciato dal Ministro; il sen. Pardi (IdV) ha posto l'accento sulla necessità di innalzare gli argini e di curare la manutenzione dei versanti; il sen. Menardi (CN) ha sollecitato una maggiore sorveglianza sugli interventi dei comuni. Il sen. Molinari (ApI-FLI) ha invocato un intervento di manutenzione straordinaria e un inasprimento delle pene per i danni ambientali; il sen. Gustavino (UDC) ha individuato nell'urbanizzazione selvaggia e nello spopolamento delle campagne le cause principali dei danni conseguenti alle precipitazioni intense; il sen. Vallardi (LNP) ha lamentato la scarsità di risorse stanziate per il dissesto idrogeologico. Il sen. Ferrante (PD) ha sollecitato l'elaborazione di un piano nazionale per l'adattamento ai cambiamenti climatici, mentre il sen. D'Alì (PdL) ha auspicato che il piano annunciato dal Ministro Clini sia sostenuto dall'intero Governo.

L'Assemblea ha approvato all'unanimità, nel testo emendato, il Documento II, n. 35, recante "Modifica agli articoli 15 e 16 del Regolamento del Senato e introduzione dell'articolo 16-bis, in materia di statuto e contributi ai Gruppi parlamentari".

Il testo composto di quattro articoli, proposto dalla Giunta per il Regolamento, è volto a favorire la trasparenza e prevede l'approvazione da parte di ciascun Gruppo parlamentare di un regolamento che, trasmesso alla Presidenza del Senato e pubblicato su Internet, deve indicare gli organi interni responsabili della gestione amministrativa e della contabilità. I Gruppi possono destinare il contributo annuale, a carico del bilancio del Senato, esclusivamente a scopi istituzionali e si avvalgono di una società di revisione legale per approvare il rendiconto di esercizio annuale. E' previsto l'obbligo di restituire le somme non spese o non correttamente rendicontate.

L'Assemblea ha approvato l'emendamento 2.100 (testo 2) del relatore, che prevede un unico contributo annuale a carico del bilancio del Senato, e gli emendamenti 1.101 (testo 2) e 3.104 (testo 2) del sen. Ichino (PD) che obbligano ciascun Gruppo a dare conto analiticamente delle voci di spesa e a pubblicare on line ciascun mandato di pagamento, assegno o bonifico bancario. Approvato anche l'emendamento 3.106 proposto dai Radicali, che obbliga i Gruppi a pubblicare i rendiconti sui siti Internet. E' stata dichiarata inammissibile la proposta dell'Italia dei Valori di sottoporre i bilanci dei Gruppi al controllo della Corte dei Conti e sono stati respinti gli emendamenti del sen. Astore (Misto) tesi a ridurre il numero dei senatori segretari e a riconoscere diverse componenti politiche nell'ambito del Gruppo Misto.

Le dichiarazioni di voto finali a favore del documento sono state svolte dai sen. Belisario (IdV), Palmizio (CN), D'Alia (UDC), Mazzatorta (LNP), Mercatali (PD) e Quagliarello (PdL). In dissenso dal Gruppo, il sen. Fleres (CN) si è astenuto.

L'Assemblea ha ripreso infine l'esame del testo unificato dei ddl costituzionale nn. 2173, 2563, 3135, 3229, 3244, 3287, 3288, 3248, 3384, 3413, recante "Istituzione di una Commissione per la revisione dell'ordinamento della Repubblica".

Nella seduta n. 836 i relatori, sen Rutelli (ApI-FLI) e Viespoli (CN), avevano illustrato il contenuto del provvedimento che, per agevolare la riforma della seconda parte della Costituzione, prevede l'elezione a suffragio universale e diretto di una Commissione che avrà la funzione, nella prossima legislatura, di redigere un progetto da sottoporre alle Camere per il solo voto finale.

Nella discussione generale hanno preso la parola i sen. Del Pennino (Misto), Pastore, Lauro, D'Alì (PdL), Valditara (ApI-FLI), Fleres, Poli Bortone, Saia (CN), Adamo, Perduca (PD), Pardi (IdV), Divina (LNP).

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