Senato TV

Giovedì 29 Novembre 2012 alle ore 09:33

845ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea ha ripreso - e poi sospeso - l'esame del testo unificato dei ddl costituzionale nn. 2173, 2563, 3135, 3229, 3244, 3287, 3288, 3248, 3384, 3413, recante "Istituzione di una Commissione per la revisione dell'ordinamento della Repubblica".

I sen. Viespoli (CN) e Rutelli (ApI-FLI) si sono dimessi dal ruolo di relatori, rilevando che, dopo l'assunzione di un atteggiamento ostruzionistico da parte del PD, sono venute meno le condizioni politiche per proseguire l'iter del ddl. La proposta era nata dalla presa d'atto del fallimento dei tentativi fin qui esperiti per modernizzare le istituzioni repubblicane. Pur nella consapevolezza dell'impossibilità di approvare in via definitiva il provvedimento, i promotori del progetto intendevano consegnare alla prossima legislatura un percorso che prevedeva l'elezione di una Commissione costituente con funzione redigente e lo svolgimento contestuale di un referendum d'indirizzo sulla forma di governo.

La sen. Finocchiaro (PD) ha riconosciuto che sono venute meno le condizioni per approvare il ddl: in vista dello scioglimento anticipato delle Camere, è opportuno concentrate l'attività parlamentare su provvedimenti più urgenti. La sen. Sbarbati (UDC) e il sen. Valditara (ApI-FLI) hanno espresso rammarico per l'affossamento del ddl, il cui significato è stato frainteso o ingiustamente sminuito dai mezzi di informazione, e hanno biasimato il cedimento a pressioni demagogiche che vorrebbero negare un'indennità ai membri della Commissione costituente. Il sen. Fleres (CN) ha rivolto un appello affinché si costituisca un Comitato extraparlamentare per sostenere l'elezione di un'Assemblea costituente. Il sen. Cutrufo (PdL) si è rammaricato per l'occasione perduta, denunciando l'incomprensione da di una proposta che avrebbe potuto favorire il processo riformatore. Il sen. Bricolo (LNP) ha invece auspicato il rapido passaggio al punto successivo all'ordine del giorno e il sen. Pardi (IdV) ha espresso moderata soddisfazione per la sospensione di un provvedimento che sovverte la procedura di modifica disciplinata dall'articolo 138 della Costituzione.

La Presidenza ha sospeso la trattazione dell'argomento.

L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 3570 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, recante disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012", già approvato dalla Camera dei deputati.

I relatori, sen. Pegorer (PD) e Sarro (PdL), hanno illustrato i contenuti del ddl, dando conto delle rilevanti modifiche introdotte alla Camera e degli emendamenti approvati dalle Commissioni riunite affari costituzionali e bilancio.

Il ddl persegue, quali obiettivi prioritari, la riduzione dei costi della politica regionale e la trasparenza della gestione finanziaria. Nella prospettiva di garantire il rispetto dei vincoli europei e l'efficace coordinamento tra governo statale e regionale, si rafforzano i controlli della Corte dei conti sulla gestione delle Regioni, si ridisegna il sistema dei controlli interni degli enti locali, si precisano gli obblighi derivanti dal patto di stabilità interno e si disciplina l'attuazione del piano di riequilibrio sostanziale. Un emendamento dei relatori opera il necessario raccordo tra le disposizioni vigenti in materia di fabbisogni standard e le innovazioni introdotte dalla spending review. Presso l'altro ramo del Parlamento sono state introdotte norme a favore dei Comuni in stato di dissesto, che innalzano i limiti massimi delle anticipazioni di tesoreria e favoriscono il risanamento degli squilibri strutturali attraverso una nuova procedura che prevede l'istituzione di un apposito Fondo di rotazione. Alcune disposizioni estendono l'area dei comuni interessati dalle misure per fronteggiare gli eventi sismici verificatisi in Emilia lo scorso mese di maggio. Infine, la norma che chiarisce la disciplina dell'IMU applicabile agli immobili degli enti non commerciali viene incontro a rilievi del Consiglio di Stato e dell'Unione europea.

Nella discussione generale hanno preso la parola i sen. Divina, Vaccari (LNP), Tancredi, Giovanardi (PdL), Pardi (IdV), Astore (Misto), Bastico (PD).

La Lega Nord ha paventato un aumento del deficit e ha posto l'accento sulla necessità di rispettare le autonomie locali, di adottare misure più stringenti per ridurre i costi della politica e di non favorire Regioni dissestate. Il provvedimento, secondo l'Italia dei Valori, conferma i limiti della riforma del Titolo V della Costituzione e le norme sui controlli rischiano di ingolfare la Corte dei conti. I Gruppi PdL e Pd hanno espresso preoccupazione per il riaffiorare di tendenze centraliste, che segnano un regresso rispetto al federalismo, e hanno segnalato l'opportunità di aumentare le risorse per aiutare le popolazioni colpite dal sisma dell'Emilia.

Dopo la replica del Sottosegretario di Stato per l'interno Ruperto, che ha posto l'accento sulla solidarietà nei confronti delle popolazioni terremotate e sulla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale, i lavori sono stati sospesi.

Alle ore 14 il Ministro dell'ambiente ha reso un'informativa sui recenti sviluppi della situazione dell'Ilva di Taranto. Il sequestro e il blocco dell'area a freddo dello stabilimento - ha dichiarato il prof. Clini - è incompatibili con il risanamento del sito industriale, che presuppone l'attuazione del piano, presentato dall'azienda, per ottemperare alle prescrizioni della nuova autorizzazione integrata ambientale. Il Governo sta elaborando un decreto-legge per dare attuazione al piano che prevede l'adozione delle tecnologie più avanzate a tutela della salute e dell'ambiente. La chiusura dell'Ilva è un regalo ai competitori, anche europei, che sottostanno a vincoli meno stringenti.

Dopo la comunicazione del Ministro sono intervenuti i sen. Latorre (PD), che ha auspicato la realizzazione degli interventi di bonifica; Belisario (IdV), che ha sollecitato un intervento diretto dello Stato per bonificare e rilanciare la competitività dello stabilimento; Vallardi (LNP), che ha sottolineato l'inefficacia del precedente decreto-legge; Sacconi (PdL), che ha criticato l'azione della magistratura e ha invitato il Governo a garantire alle imprese italiane le stesse condizioni delle imprese europee. La sen. Poli Bortone (CN) ha auspicato il superamento del conflitto istituzionale tra Governo e magistratura; la sen. De Luca (ApI-FLI) ha posto l'accento sulla continuità produttiva; la sen. Sbarbati (UDC) ha espresso apprezzamento per l'iniziativa governativa a difesa di un'industria strategica.

Fine pagina

Vai a: