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  • Luglio 2015

    • Lunedì 27

      Decreto-legge enti territoriali: avviato esame in Aula

      Il ddl n. 1977, di conversione del decreto-legge n. 78, in materia di enti territoriali (scade il 18 agosto), è stato incardinato in Aula il 27 luglio.
      Come sintetizzato nel comunicato di seduta, "le relatrici, sen. Zanoni (PD) e Chiavaroli (AP), hanno illustrato i contenuti del provvedimento che persegue i seguenti obiettivi: dare attuazione all'intesa sancita nella Conferenza Stato, città ed autonomie locali del 19 febbraio scorso, al fine di consentire agli enti locali, tramite la ridefinizione degli obiettivi del Patto di stabilità interno per l'anno 2015, di programmare l'attività finanziaria per l'anno in corso e di predisporre in tempi rapidi il bilancio di esercizio per l'anno 2015; prevedere l'attribuzione di spazi finanziari e l'anticipazione di risorse in favore degli enti locali in attesa della definizione del Fondo di solidarietà comunale e dei versamenti delle imposte locali, anche al fine di consentire spese per specifiche finalità e in particolare per interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici e del territorio; consentire a città metropolitane, province e comuni, la rinegoziazione dei mutui e la rimodulazione dei piani pluriennali di riequilibrio; specificare e assicurare il contributo alla finanza pubblica da parte degli enti territoriali come sancito nell'intesa raggiunta il 26 febbraio scorso in Conferenza Stato Regioni; proseguire negli interventi di pagamento dei debiti pregressi di Regioni ed enti locali maturati nei confronti delle imprese; affrontare e risolvere, seppure in via parziale, le problematiche relative al personale delle province in esubero e non essenziale per l'espletamento delle funzioni residuate e per superare il blocco delle assunzioni previsto per le amministrazioni pubbliche proprio per consentire una più agevole collocazione del personale delle province; proseguire negli interventi in favore delle aree territoriali colpite da eventi sismici nel 2009 (Abruzzo) e nel 2012 (Emilia-Romagna e Lombardia); superare la clausola di salvaguardia introdotta nella legge di stabilità 2015, che prevede l'incremento delle accise sui carburanti; favorire il funzionamento dell'Anagrafe nazionale della popolazione residente e per l'avvio della carta d'identità elettronica; prevedere misure finalizzate alla sostenibilità dell'avvio a regime dell'armonizzazione contabile; favorire il rafforzamento dei servizi per l'impiego. Sebbene alcune questioni siano rimaste fuori dal provvedimento (superamento del patto di stabilità, adeguamento delle risorse proprie per le città metropolitane, impostazione della local tax), la Commissione ha lavorato in modo costruttivo e ha condiviso alcune proposte di modifica: lo spostamento al 30 settembre della data di approvazione del bilancio di province e città metropolitane; l'utilizzo dell'avanzo primario in fase di previsione; la riduzione dal tre al due per cento delle sanzioni relative al patto di stabilità interno; la riscrittura dell'articolo 5, riguardante il transito nella polizia municipale del personale di polizia provinciale; la proroga dell'impiego delle Forze armate nell'operazione strade sicure; le misure per aumentare la trasparenza dei processi di ricostruzione in Abruzzo; lo stanziamento per l'istituzione di una zona franca a Olbia; le assunzioni straordinarie nelle Forze di polizia e nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco. La Commissione auspica infine una normativa organica per fronteggiare gli eventi calamitosi".

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