Martedì 11 Ottobre 2016 - 696ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 11:02)

A conclusione della discussione di mozioni sulle campagne pubbliche in materia sanitaria (fertility day),l'Assemblea ha approvato la mozione di maggiornaza n. 644. Con votazioni per parti separate sono state approvate parzialmente e con modifiche le mozioni n. 626 di SI-Sel, n. 639 di M5S e n. 645 di CoR, con l'espunzione di molti paragrafi delle premesse e degli impegni a prendere le distanze dalle scelte della ministra Lorenzin e a cancellare definitivamente la campagna, verificando le risorse utilizzate. E' stata, inoltre, respinta la mozione n. 641 del Gruppo Misto.

La sen. De Petris (SI-Sel), illustrando la mozione n. 626, ha giudicato regressiva, ideologica e aggressiva la campagna pubblicitaria sul fertility day promossa dal Ministro della salute Lorenzin. Per affrontare in modo efficace il tema della denatalità, nel rispetto della libertà di scelta, occorre promuovere politiche attive per l'autonomia e un nuovo welfare con maggiori servizi socioeducativi. La mozione impegna il Governo a promuovere un piano di prevenzione della sterilità e tecniche di fecondazione assistita, un piano di sostegno al lavoro femminile e sgravi fiscali per la maternità, a valorizzazione il lavoro di cura, anche attraverso il riconoscimento di contributi previdenziali figurativi e integrativi, ad adoperarsi per l'esclusione dal patto di stabilità delle spese per il welfare.

La sen. Taverna (M5S), giudicando vergognosa, offensiva e razzista la campagna del Ministero della sanità, ha illustrato la mozione n. 639 che impegna il Governo a incentivare la cultura della prevenzione, ad adottare iniziative per conciliare i tempi di lavoro e famiglia, a promuovere politiche di prevenzione della sterilità, ad aumentare il congedo di paternità, a ridurre l'aliquota Iva sui priodotti di prima necessità per l'infanzia.

La sen. Simeoni (Misto) ha illustrato la mozione n. 641 che impegna il Governo a verificare i costi sostenuti per la campagna e a intraprendere azioni di rivalsa nei confronti dei responsabili di questo spreco di denaro pubblico.

La sen. De Biasi (PD) ha illustrato la mozione di maggioranza n. 644 che impegna a rinominare la giornata della fertilità "giornata di informazione sulla salute riproduttiva", a rafforzare il ruolo dei consultori e a garantire educazione nelle scuole, a promuovere un paino sulla salute riproduttiva delle donne, a monitorare l'applicazione della legge sull'interruzione della gravidanza e a rivedere la scelta sulla rimborsabilità della pillola contraccettiva, a finanziare un piano interministeriale per rimuovere gli ostacoli sociali alla scelta della genitorialità.

La sen. Bonfrisco (CoR),ponendo l'accento sull'inadeguatezza del Ministro,ha illustrato la mozione n. 645 che impegna il Governo a prendere le distanze dalla campagna sul fertility day, ad attuare politiche specifiche per la famiglia e per il contrasto della povertà, a rafforzare la tutela della maternità, a promuovere presso la UE politiche per contrastare la denatalità.

Nella discussione sono intervenuti i sen. Campanella (SI-Sel) e Falanga (AL-A), il quale ha chiesto di sottoscrivere la mozione n. 626 che prevede, tra gli impegni, l'accesso a farmaci innovativi per la cura dell'epatite C.

Il Sottosegretario di Stato per la salute De Filippo ha precisato che la giornata del 22 settembre è finalizzata ad aumentare la conoscenza sulla salute riproduttiva e ha evidenziato che il piano sanitario nazionale garantisce copertura all'endometriosi. Ha quindi accolto la mozione di maggioranza mentre ha respinto la mozione n. 641. Sulle mozioni n. 626 di SI-Sel, n. 639 di M5S e n. 645 di CoR ha chiesto di espungere molti paragrafi delle premesse e di modificare alcuni impegni dei dispositivi inserendo la formula "a valutare la possibilità".

Nelle dichiarazioni di voto, la sen. Bonfrisco (CoR) ha chiesto la votazione per parti separate; il sen. Barani (AL-A) ha annunciato voto favorevole a tutte le mozioni; le sen. Petraglia (SI-Sel) e Taverna (M5S) hanno chiesto al Ministro Lorenzin di dimettersi; secondo la sen. Bianconi (AP), al di là della cattiva comunicazione, il Ministro ha avuto il merito di affrontare il drammatico problema della denatalità; secondo il sen. Zuffada (FI-PdL), che ha annunciato voto favorevole alla mozione n. 645 e l'astensione sulle altre, il compito del Governo non è analizzare le cause della decrescita demografica bensì proporre soluzioni a sostegno della genitorialità e della famiglia. La sen. Dirindin (PD) ha annunciato voto favorevole alla mozione di maggioranza.

Al termine della seduta il sen. Napolitano (Aut) è intervenuto per fatto personale, ritenendo offensive alcune affermazioni dei sen. Calderoli (LN) e Centinaio (LN). Il sen. Centinaio (LN) ha ricordato le offese rivolte dall'ex Presidente della Repubblica e dal Presidente del Consiglio al Gruppo della Lega Nord. Il sen. Calderoli (LN) ha precisato che il suo intervento si riferiva all'indegnità della riforma costituzionale ed elettorale e alle modalità con cui il Governo sta gestendo la campagna referendaria. I sen. Gasparri (FI-PdL) e Compagna (CoR) hanno osservato che il tema del ruolo del Parlamento meriterebbe un dibattito specifico; la sen. De Petris (SI-Sel) e la sen. Bottici (M5S) hanno rilevato che la riforma costituzionale, sostenuta con forza dal sen. Napolitano, accentua il declino del Parlamento; i sen. Zeller (Aut) e Zanda (PD) hanno affermato che la mancata censura degli interventi della Lega è un segno del declino del Parlamento.

(La seduta è terminata alle ore 13:13 )



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