Mercoledì 10 Giugno 2020 - 227ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:30)

In apertura di seduta i sen. Bagnai (L-SP), Zaffini (FdI) e Malan (FI) hanno richiamato l'attenzione sulla presentazione, a mezzo stampa, del piano Colao: non è costituzionalmente e politicamente ammissibile che un organo tecnico, nominato dal Presidente del Consiglio al di fuori del rapporto tra Governo e Parlamento e del circuito fiduciario, elabori proposte di utilizzo del patrimonio pubblico a garanzia di prestiti non ben precisati. Il sen. Perilli (M5S) ha richiamato l'attinenza agli argomenti all'ordine del giorno.

L'Assemblea ha approvato con modifiche il ddl n. 1800, conversione in legge del decreto-legge 10 maggio 2020, n. 30, recante misure urgenti in materia di studi epidemiologici e statistiche sul SARS-COV-2. Il testo passa alla Camera.

La relatrice, sen. Castellone (M5S), ha riferito sul provvedimento, che reca la disciplina dello svolgimento di un'indagine di sieroprevalenza (epidemiologica e statistica), condotta dal Ministero della salute e dall'ISTAT, concernente la diffusione nella popolazione italiana del virus SARS-COV-2 (noto anche come COVID-19). L'indagine si basa sull'esecuzione di analisi sierologiche, intese a rilevare la presenza di anticorpi specifici negli individui compresi nei campioni. Le finalità dell'indagine consistono: nell'acquisizione di un quadro di dati sullo "stato immunitario" della popolazione e sulla diffusione del virus, superando le difficoltà di valutazione relative alla quota di soggetti che abbiano contratto l'infezione senza sintomi o con scarsi sintomi; nella conseguente acquisizione di informazioni sulle caratteristiche epidemiologiche, cliniche e sierologiche del virus (ivi compreso il tasso di letalità); nella possibilità di adeguare, sulla base di tali cognizioni, le misure di profilassi e di contenimento e le decisioni strategiche nel settore sanitario e socio-sanitario. I profili della disciplina riguardano la protezione della riservatezza dei dati personali, l'organizzazione di una piattaforma tecnologica (presso il Ministero della salute), la definizione di uno o più campioni di individui e la relativa effettuazione delle analisi sierologiche, la conservazione dei campioni raccolti, gli studi relativi a questi ultimi e ad altri dati connessi, l'acquisizione di beni e servizi (anche informatici), il conferimento di incarichi di lavoro autonomo da parte dell'ISTAT, le norme finanziarie.

Alla discussione generale hanno partecipato i sen. Siclari, Paola Binetti (FI), Mautone, Elisa Pirro (M5S), Collina (PD) e Sonia Fregolent (L-SP). L'opposizione ha sollevato dubbi sull'utilità dell'indagine, rilevando che lo screening dovrebbe riguardare almeno il 10 per cento della popolazione; 150.000 test della Croce Rossa sono pochi e i cittadini non stanno rispondendo positivamente. In replica il Vice Ministro della salute Sileri ha ringraziato la Commissione sanità per il lavoro svolto e ha fornito garanzie sul funzionamento della banca dati. In fase di esame degli emendamenti, sono state approvate le proposte di modifica della Commissione 1.2, 1.6, 1.8, 1.10, 1.12 (testo 2), 1.13, 1.200, 1.17 (testo 2), 1.18, 1.100, 1.21, 1.22, 1.0.100.

Nelle dichiarazioni finali, hanno annunciato voto favorevole i sen. Annamaria Parente (IV-PSI), Errani (Misto-LeU), Paola Boldrini (PD), Pisani (m5S). Hanno annunciato voto contrario i sen. Zaffini (FdI), Laura Stabile (FI), Raffaella Marin (L-SP).

A conclusione delle comunicazioni del Ministro della salute, in base a quanto previsto dall'articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020, sull'attuazione delle misure per il contenimento del COVID-19, l'Assemblea ha approvato la proposta di risoluzione di maggioranza n. 1

Il Ministro della salute Speranza, in uno spirito dicollaborazione istituzionale e di limpida dialettica tra maggioranza e opposizione, ha presentato delle linee guida aperte al confronto parlamentare, dopo aver ripercorso le tappe che hanno portato al blocco più severo (la scelta si è rivelata giusta, considerato il prezzo pagato dai paesi che hanno adottato un approccio più morbido) e alla graduale riapertura. Le misure adottate sono state proporzionali all'andamento della curva del contagio e il lavoro di monitoraggio della cabina di regia (fra Ministero della salute, Istituto di sanità e Regioni) è progressivamente migliorato. Sebbene una seconda ondata di contagi sia possibile, e bisogna essere pronti ad affrontarla, i dati sono al momento incoraggianti: aumentano i guariti e in molte Regioni i contagi sono prossimi allo zero. Le analisi rilevano però che l'epidemia non si è conclusa, il virus continua a circolare anche in forma asintomatica. Di qui la necessaria prudenza, che impone di mantenere le distanze, indossare le mascherine, osservare le prescrizioni della quarantena e i protocolli di sicurezza. Nel prossimo DPCM il Governo dovrà assumere decisioni sugli spostamenti internazionali da e verso i Paesi extra Schengen (il Ministro propende per la cautela); sulle competizioni sportive agonistiche; sulle richieste di riapertura di centri termali, rifugi alpini, eventi fieristici, attività congressuali; sull'apertura in sicurezza dei centri estivi, in particolare per i bambini di età tra zero e tre anni; sulla riapertura delle scuole a settembre, che rappresenta un'assoluta priorità. In sede europea l'Italia è stata protagonista di un'iniziativa per l'approvvigionamento del vaccino che deve essere un bene pubblico e un diritto per tutti, non un privilegio per pochi. La stagione dei tagli alla sanità, figli dell'austerità, va chiusa: il decreto rilancio ha stanziato 3 miliardi e 250 milioni per la sanità pubblica e ha avviato nuove politiche del personale che hanno già portato a nuove 25.000 assunzioni da parte delle Regioni. Consapevole di ciò che non ha funzionato nell'emergenza, ma orgoglioso del Servizio sanitario universale, il Ministro ha accennato anche ad una riforma e a un potenziamento della medicina territoriale.

Alla discussione hanno preso parte i sen. Pagano, Quagliarello, Floris, Maria Rizzotti (FI); Romeo, Michelina Lunesu (L-SP); Laura Garavini (IV-PSI); Maffoni (FdI); Elisa Pirro, Endrizzi, Maria Castellone (M5S); Paola Boldrini (PD). In sede di replica, il Ministro ha rilevato che nella proposta di risoluzione di opposizione ci sono punti importanti, condivisibili ma non strettamente legati ai contenuti del DPCM; ha quindi espresso parere favorevole alla proposta di risoluzione di maggioranza, che indica un indirizzo di riapertura graduale e prudente. Nelle dichiarazioni di voto, il sen. Laniece (Aut) ha condiviso la cautela del Ministro e ha posto l'accento sull'importanza della programmazione; il sen. Faraone (IV-PSI) ha sollecitato maggiore elasticità nelle prescrizioni; il sen. Zaffini (FdI) ha invece condiviso la prudenza e ha raccomandato chiarezza comunicativa in materia di test; il sen. Errani (Misto-LeU) ha proposto la costituzionalizzazione della leale collaborazione tra livelli istituzionali, criticando centralismo e federalismo fai da te e ribadendo il carattere nazionale dei sistemi sanitario e scolastico; il sen. Collina (PD) ha invitato a inserire il DPCM in un quadro più ampio che guardi alla nuova coesione europea; il sen. Causin (FI) ha definito moralmente sbagliato un metodo di governo che esautora il Parlamento, abusa di decreti-legge e questioni di fiducia; ha evidenziato che l'Esecutivo non può decidere da solo come utilizzare le risorse europee e deve spiegare perché le risorse erogate alle banche non affluiscono al credito. Il sen. Salvini (L-SP), riconoscendo la disponibilità del Ministro Speranza e rilevando che il lavoro è una questione di salute pubblica, ha rilevato che il decreto-legge rilancio è eccessivamente complesso, ha chiesto al Governo di mantenere le promesse in tema di cassa integrazione e di liquidità; ha invitato ad assumere e stabilizzare insegnanti di sostegno e a considerare le proposte della task force sul modello Genova, sulla liquidità alle imprese, sul taglio delle tasse per cittadini e imprese. Il sen. Licheri (M5S) ha rilevato che la cassa integrazione è stata erogata, sono ancora in attesa 420.000 che non hanno inviato il modulo. Ha ricordato che l'epidemia ha causato in Europa di 25 milioni di persone e ha auspicato un sostegno maggiore ad artigiani, commercianti e imprenditori.

(La seduta è terminata alle ore 21:05 )



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