Venerdì 19 Giugno 2020 - 232ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:36)

In apertura di seduta, il sen. Di Nicola (M5S) ha definito grave quanto accaduto ieri: l'annullamento del voto di fiducia è un precedente pericoloso che lede l'immagine del Senato; anziché strumentalizzare la vicenda, l'opposizione dovrebbe farsi carico con responsabilità delle disfunzioni organizzative e tecnologiche.

Il Presidente del Senato Casellati si è detta amareggiata per l'errore informatico di ieri, che non è imputabile ad alcuno, non può essere definito un precedente pericoloso e nulla ha a che fare con la democrazia: alle ore 20.45 ha appreso che, durante la votazione di fiducia presieduta dalla Vicepresidente Taverna, nel tabulato prodotto dal sistema di calcolo automatico dei congedi non sono stati scomputati due senatori e, a seguito di verifica, il Senato non era in numero legale. La sen. Taverna (M5S) ha precisato di aver sostituito alla Presidenza il sen. La Russa (FdI); il Presidente Casellati ha ricordato che spetta alla maggioranza garantire il numero legale.

Approvata la modifica del processo verbale, richiesta dal sen. Taricco (PD) che, insieme ai sen. Mantovani, Coltorti, Pavanelli (M5S) e Cucca (IV-PSI), ha affermato di aver chiesto la parola nella seduta di ieri prima che il Presidente ponesse in votazione la proposta di non passaggio agli articoli, è stata nuovamente indetta la votazione fiduciaria.

Con 158 voti favorevoli l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando definitivamente il ddl n. 1845, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 20 aprile 2020, n. 26, recante disposizioni urgenti in materia di consultazioni elettorali per l'anno 2020.

Al termine della seduta il sen. la Russa (FdI) ha preso la parola per fatto personale e ha ricevuto le scuse della sen. Taverna (M5S). Il sen. Perilli (M5S) ha manifestato sdegno per le dichiarazioni rilasciate ieri in una trasmissione televisiva dal sen. Gasparri che ha parlato di imbroglio istituzionale; il sen. Gasparri (FI) ha chiesto le dimissioni della Vicepresidente Taverna che ieri ha proclamato un risultato di votazione errato. Il Presidente Casellati ha ribadito che nessuna responsabilità è attribuibile alla sen. Taverna che ha proclamato l'esito di un conteggio elettronico. La sen. Bernini (FI) ha chiarito la posizione di Forza Italia: nessuno mette in dubbio che si è trattato di un errore tecnico che, nelle attuali condizioni di lavoro in Aula, è possibile e non va imputato alla Presidenza; va però ribadito che la non partecipazione al voto è un legittimo strumento di opposizione politica. Il sen. Romeo (L-SP), riconoscendo che si è trattato di un errore e scusandosi con la Presidenza per la concitazione di ieri, ha evidenziato il dato politico della vicenda: in una votazione di fiducia è mancato il numero legale e la maggioranza oggi non raggiunge 160 voti. La sen. Rauti (FdI) ha ricordato che ieri l'opposizione non ha partecipato alla votazione per manifestare dissenso rispetto alla posizione di fiducia su un decreto blindato. Il sen. Ferrari (PD) ha ricordato che le condizioni di lavoro in Aula, a causa dell'emergenza sanitaria, sono difficili e anche l'opposizione dovrebbe farsi carico del numero legale. La sen. De Petris (Misto-LeU) ha evidenziato che il decreto è giunto in ritardo al Senato a causa dell'ostruzionismo messo in atto alla Camera; ha ricordato che, a causa dell'emergenza sanitaria, alcuni senatori siedono in tribuna e votano con i tablet, e ha invitato a un maggiore rispetto per il lavoro parlamentare. La sen. Rossomando (PD) ha apprezzato la distinzione tra dato politico e legittimità della votazione; ha difeso la Presidenza che ha tenuto aperto il Senato nonostante l'emergenza sanitaria e ha rivolto un appello a dosare le parole.

(La seduta è terminata alle ore 11:55 )



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