Martedì 14 Luglio 2020 - 239ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 10:04)

In apertura di seduta, il Presidente del Senato Casellati ha comunicato che i Gruppi hanno provveduto alle designazioni per il rinnovo delle Commissioni, la cui composizione è pubblicata in allegato al resoconto stenografico.

Con votazione a scrutinio segreto mediante schede, l'Assemblea ha eletto due componenti del collegio del Garante per la protezione dei dati personali (Agostino Ghiglia con 123 voti e Pasquale Stanzione con 121) e due componenti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Laura Aria con 123 voti e Elisa Giomi con 110).

A conclusione delle comunicazioni del Ministro della salute sul contenuto dei provvedimenti di attuazione delle misure di contenimento per evitare la diffusione del virus Covid-19, l'Assemblea ha approvato la proposta di risoluzione di maggioranza n. 3. Sono state invece respinte le proposte n. 1 della sen. Fregolent (L-SP), n. 2 del sen. Malan (FI) e n. 4 sottoscritta da tutta l'opposizione.

Il Ministro della salute Speranza ha affermato che, dal 31 maggio ad oggi, i contagiati nel mondo sono passati da 5 a 13 milioni (oltre 200.000 nuovi contagi al giorno) e i deceduti hanno superato il mezzo milione: l'aumento della diffusione del virus a livello internazionale, e la presenza nel Paese di focolai di cui è difficile individuare l'origine, indicano la necessità di rispettare le regole di protezione distanziamento fisico e igiene. Obbligo di indossare mascherine in luoghi chiusi, divieto di assembramenti, divieto di ingresso e transito da una lista di Paesi, quarantena di 14 giorni per chi arriva da Paesi extra europei, controlli degli aeroporti: il Governo adotterà un DPCM per prorogare queste misure fino al 31 luglio. Nessuna decisione è stata assunta sulla proroga dello stato di emergenza e il Parlamento dovrà essere protagonista. La democrazia è una forza non una debolezza: la curva dei contagi è stata piegata perché le misure restrittive hanno trovato rispondenza nel sentire comune e non sono state imposte secondo un paradigma securitario. Il Paese si trova ancora in una fase di emergenza - il virus continua a circolare, vi sono rischi legati al rientro di italiani da viaggi all'estero o all'arrivo di cittadini provenienti dall'estero - si tratta di capire quali siano gli strumenti formali più adeguati per gestirla e per essere tempestivi nelle procedure. I Paesi che hanno puntato sull'immunità di gregge sono ancora nella tempesta, l'Italia, pur non essendo ancora approdata a un porto sicuro, è sulla strada giusta e deve valorizzare il modo con cui ha affrontato una situazione assolutamente inedita. Il Governo è impegnato su quattro fronti: assicurare a tutti i cittadini il vaccino; realizzare ospedali Covid; aumentare il personale sanitario (29.000 nuove assunzioni più 9000 infermieri previsti nel decreto rilancio) e rafforzare i servizi domiciliari; garantire l'apertura in sicurezza della scuola.

Nella discussione, la sen. Binetti (FI) ha invitato il Governo a esplicitare le questioni sulle quali intende coinvolgere il Parlamento; il sen. Romeo (L-SP) ha rilevato che un piano aggiornato di prevenzione pandemica è più utile di una proroga formale dello stato di emergenza; il sen. Parrini (PD) ha condiviso l'impostazione del Ministro improntata alla prudenza; la sen. Maria Rizzotti (FI) ha chiesto al Ministro maggiore rigore nel controllo delle coste; la sen. Fragolent (L-SP) ha posto l'accento sulle priorità dell'azione di governo che non necessita in questa fase di strumenti straordinari; secondo la sen. Santanché (FdI) lo stato di emergenza è ingiustificato, il Governo italiano, unico in Europa, accentua la linea della massima prudenza per prolungare uno stato di soggezione e garantirsi consenso; secondo il sen. Nencini (IV), che ha raccomandato il coordinamento con le grandi città, lo stato d'emergenza va maneggiato con cura; la sen. Fattori (Misto) ha criticato l'idea di un vaccino sicuro e duraturo; secondo la sen. Boldrini (PD) l'azione del Governo è proporzionata ai rischi; il sen. Quagliarello (FI) ha ricordato che tutti i paesi europei hanno superato lo stato d'emergenza che non può essere la visione entro cui tenere insieme questione sanitaria e ripresa economica; secondo la sen. Cantù (L-SP) è necessario un coordinamento tra Stato e Regioni nell'ipotesi di una recrudescenza del virus; la sen. Pirro (M5S) ha riportato dati che confermano il protrarsi dell'emergenza sanitaria.

In replica il Ministro Speranza ha ribadito la preoccupazione per il quadro mondiale, ha richiamato le regole di prevenzione, ha manifestato orgoglio per l'impianto universalista del Servizio sanitario nazionale e per la presenza dell'Italia nel progetto di ricerca del vaccino. Espresso parere favorevole sulla proposta di risoluzione di maggioranza, non ha potuto accettare le risoluzioni dell'opposizione, che esulano dall'oggetto delle comunicazioni, ma si è dichiarato disponibile a discutere la proposta della Lega sul piano pandemico.

Nelle dichiarazioni di voto, il sen. Zaffini (FdI) ha osservato che occorre una legge per prorogare lo stato d'emergenza; ha invitato il Ministro a vigilare anche sui transiti nella UE; ha annunciato voto favorevole alla proposta di risoluzione dell'opposizione, contrario alla proposta di maggioranza, astensione sulle proposte di L-SP e FI. Il sen. Faraone (IV) ha posto l'accento sul mutamento di fase e priorità, ha auspicato un confronto con i Ministri economici e ha giudicato necessario il ricorso al Mes per migliorare le strutture sanitarie. Secondo il sen. Errani (Misto LeU) occorre contrastare l'idea che il problema epidemiologico sia risolto; il Parlamento può approntare uno strumento equilibrato per seguire l'evoluzione della pandemia. Il sen. Collina (PD) ha evidenziato la necessità di essere preparati ad affrontare una seconda ondata e di progettare la convergenza dei sistemi sanitari regionali. Il sen. Gasparri (FI) ha rilevato che il Governo, anziché spaventare operatori economici e turisti agitando la proroga dello stato di emergenza, dispone degli strumenti normativi per intervenire; ha poi criticato un'idea di lavoro agile che desertifica le città e mette in crisi le attività commerciali. Il sen. Salvini (L-SP) ha rilevato che la sola ipotesi di proroga dell'emergenza, non suffragata da dati scientifici, sta producendo danni enormi all'economia del Paese. Il sen. Toninelli (M5S) ha sottolineato le differenze tra la gestione responsabile del Presidente Conte e la gestione di Trump e di Bolsonaro; ha ricordato lo sforzo economico del Governo, la trattiva europea per i 170 miliardi all'Italia, gli errori della politica sanitaria della Lombardia che ha privatizzato i servizi.

L'esame del ddl n. 1874 (decreto rilancio) è stato rinviato alla seduta di domani, non essendo ancora concluso il lavoro in Commissione.

(La seduta è terminata alle ore 19:25 )



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